Buongiorno,
vi ringrazio per l'appassionante dibattito e per le conoscenze che condividete su questa lista. In tema di privacy mi trovo a volte "disarmato" e stupito di fronte all'affermazione "io non ho niente da nascondere" portata avanti da alcune persone con cui mi trovo a confrontarmi. Il punto di vista mi pare talmente incredibile da dovermi documentare bene per replicare. Vorrei sapere se qualcuno mi può suggerire delle letture o link che analizzino la questione dal punto di vista etico e/o legale.
Grazie! Enrico
In tema di privacy mi trovo a volte "disarmato" e stupito di fronte all'affermazione "io non ho niente da nascondere" portata avanti da alcune persone con cui mi trovo a confrontarmi. Il punto di vista mi pare talmente incredibile da dovermi documentare bene per replicare. Vorrei sapere se qualcuno mi può suggerire delle letture o link che analizzino la questione dal punto di vista etico e/o legale.
Ciao,
la rivista c't - ben nota e vista nell'area di lingua tedesca - aveva un editoriale forte proprio su questo tema qualche anno fa:
https://www.heise.de/ct/ausgabe/2015-17-Editorial-Nichts-zu-verbergen-275548...
L'ho tenuto sempre in memoria e lo tiro fuori nei momenti del "nichts zu verbergen".
Spero che il tedesco non sia una barriera troppo forte. Per come e` scritto, immagino sia un po` difficile da tradurre col ML...
Bye, Chris.
Un passaggio senza intervento alcuno in https://www.deepl.com/translator -- Amsterdam è sempre stata considerata un ottimo esempio di pianificazione urbana di successo. Già nel 1851 la città ha iniziato a raccogliere sistematicamente dati sulla sua popolazione per distribuire in modo ottimale le sue risorse. Per il "registro della popolazione", gli abitanti hanno indicato volentieri il loro stato di parentela, la loro professione e la loro affiliazione religiosa. Nel 1936 la città passò addirittura alla raccolta dati con un sistema di schede perforate all'avanguardia. Nel 1939 un censimento aggiornò nuovamente il registro cittadino.
Nel maggio del 1940, le forze di occupazione tedesche invasori si impadronirono del registro e utilizzarono questi dati per identificare quasi tutti gli ebrei residenti nel giro di pochi giorni. Gran parte dei circa 100.000 ebrei di Amsterdam furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Da un giorno all'altro, un indicatore nel Big Data Pool ha deciso sulla vita e sulla morte. Per 90 anni, nessuno ha avuto nulla da nascondere - in fondo, la registrazione è servita al bene di tutti.
E oggi? Oggi siamo monitorati in ogni momento da agenzie governative, come la NSA e i suoi partner come la BND tedesca. Accettiamo questo attacco quasi senza resistenza, perché si suppone che ci protegga dagli attacchi terroristici dei jihadisti islamici. Obbedientemente ignoriamo il fatto che tutto ciò che si può trovare su di noi nei giganteschi e mai dimenticati database può un giorno essere usato contro di noi.
A parte questo, chi pensa che i servizi di intelligence che succhiano dati siano monolitici, si sbaglia. Dopotutto, conosciamo l'entità degli sforzi di sorveglianza solo da quando un singolo dipendente della NSA, Edward Snowden, che si suppone sia stato ben schermato, ha cambiato la sua posizione politica. Ci sono migliaia di persone in carne e ossa che lavorano per NSA, GCHQ e BND. Snowden ha documentato pubblicamente quali dati ha attinto. Quanti colpi accadono nel buio, nessuno lo sa.
Un dipendente potrebbe essere sull'orlo della rovina finanziaria, essere suscettibile di ricatti e filtrare tutte le case di persone super ricche in vacanza. Un altro potrebbe essere uno stalker patologico che controlla i movimenti dei suoi cari per trovare il momento giusto per accedere ai dati. Nel caso della BND, un neonazista non identificato potrebbe essere seduto al terminale XKeyscore dell'NSA proprio in questo momento, a fare da bersaglio per gli attacchi incendi dolosi contro i rifugi per rifugiati.
Nessuno lo sa. In generale, impariamo troppo poco su tutti coloro che fanno snorkeling, valutano e memorizzano i dati per periodi di tempo sconosciuti. Per non parlare della questione di chi potrebbe avere accesso a questi dati in futuro. Pertanto, il mantra di ogni cittadino dovrebbe essere: "Ho molto da nascondere! Edward Snowden ha fatto luce sull'apparato di sorveglianza globale. Ciò offre la possibilità di comprendere i metodi attualmente in uso. Nei prossimi numeri di c't li risolveremo e li renderemo comprensibili, affinché voi, cari lettori, ne sappiate di più - e possiate difendervi.
Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)
--------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
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On Tue, 31 Mar 2020 at 12:22, Chris Mair chris@1006.org wrote:
In tema di privacy mi trovo a volte "disarmato" e stupito di fronte all'affermazione "io non ho niente da nascondere" portata avanti da alcune persone con cui mi trovo a confrontarmi. Il punto di vista mi pare talmente incredibile da dovermi documentare bene per replicare. Vorrei sapere se qualcuno mi può suggerire delle letture o link che analizzino la questione dal punto di vista etico e/o legale.
Ciao,
la rivista c't - ben nota e vista nell'area di lingua tedesca - aveva un editoriale forte proprio su questo tema qualche anno fa:
https://www.heise.de/ct/ausgabe/2015-17-Editorial-Nichts-zu-verbergen-275548...
L'ho tenuto sempre in memoria e lo tiro fuori nei momenti del "nichts zu verbergen".
Spero che il tedesco non sia una barriera troppo forte. Per come e` scritto, immagino sia un po` difficile da tradurre col ML...
Bye, Chris.
On Tue, Mar 31, 2020 at 12:11:19PM +0200, Enrico Fabris wrote:
Buongiorno,
vi ringrazio per l'appassionante dibattito e per le conoscenze che condividete su questa lista. In tema di privacy mi trovo a volte "disarmato" e stupito di fronte all'affermazione "io non ho niente da nascondere" portata avanti da alcune persone con cui mi trovo a confrontarmi. Il punto di vista mi pare talmente incredibile da dovermi documentare bene per replicare. Vorrei sapere se qualcuno mi può suggerire delle letture o link che analizzino la questione dal punto di vista etico e/o legale.
Come hanno fatto notare in modo più prosaico, completo e puntuale altri io alla domanda: "E tu hai qualcosa da nascondere?" rispondo semplicemente "Questa domanda l'ho già sentita, è stata fatta tanto tempo fa..." al che segue la domanda automatica: "Da chi?" risposta "Dai Nazisti e dai Fascisti" e li mando a documentarsi bene sul perché per esempio per raccogliere dati sulle persone in una democrazia servono:
1) prove che questa persona abbia fatto qualcosa di illegale 2) l'ordine di un tribunale
ricordando che le prove raccolte senza l'ordine di un tribunale non possono neanche essere usate in un processo ma sono molto utili per esempio per ricattare le persone o seguirne gli spostamenti per derubarle meglio o molte altre azioni illegali tra cui scegliere...
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Saluton, Marco Ciampa
“Affermare che la privacy non ci interessa perché non abbiamo nulla da nascondere è un po’ come affermare che la libertà di parola non ci interessa perché non abbiamo nulla da dire. Il fatto che oggi non ci importi di questa o quella libertà non significa che non possa interessarci domani.” Edward Snowden
Ciao, Andrea
vi ringrazio per l'appassionante dibattito e per le conoscenze che condividete su questa lista. In tema di privacy mi trovo a volte "disarmato" e stupito di fronte all'affermazione "io non ho niente da nascondere" portata avanti da alcune persone con cui mi trovo a confrontarmi. Il punto di vista mi pare talmente incredibile da dovermi documentare bene per replicare. Vorrei sapere se qualcuno mi può suggerire delle letture o link che analizzino la questione dal punto di vista etico e/o legale.
Grazie per i contributu ed i suggerimenti! Enrico