Buongiorno
Fuss o ... zu Fuss
Sollecitato da una e-mail (in allegato) che ho ricevuto da Paolo Dongilli gioco un pò con le parole per mettervi al corrente della situazione del progetto Fuss (Free Upgrade in SouthTyrol's Schools) http://www.fuss.bz.it/ che ormai è ... a piedi.
Vi mando le mie osservazioni, perchè credo sia il momento che qualcuno presenti la situazione software libero nelle scuole, come la vive una persona che ci ha lavorato per dieci anni.
E' un mio punto di vista, spero che qualcuno mi dica che sono pessimista.
Forse è bene chiarire che il progetto FUSS non esiste più o almeno nelle forme in cui era nato.
La Ripartizione 9 della Provincia di Bz è subentrata a giugno 2015 al gruppo Fuss e, dato che il personale della Rip. non era formato per la gestione dei server con sistema GNU/linux debian e dei client con ubuntu 12.04, tre di noi sono stati cooptati "ob torto collo" per supportare le scuole non coperte dalla Rip. 9 .
Ovviamente questo la rip 9 non lo ammetterà mai.
Forse si potrebbe chiederle come mai solo ora hanno messo in piedi in tutta fretta un corso di aggiornamento presso la Formazione professionale di via Santa Gertrude a Bz per i loro tecnici ignari di linux.
La maggiore responsabilità ricade però sull' Intendenza italiana che non ha capito la nostra funziona di cerniera fra il tecnico informatico e il docente, che era ed è, la maggiore barriera allo sviluppo delle tecnologie in campo didattico, per le note difficoltà di comunicazione fra questi due settori.
Perciò in pratica il servizio FUSS (8 persone fra docenti e tecnici) non esiste più, quello che rimane verrà fatto lentamente morire senza molto clamore.
Io spero che il LUGBZ e tutti coloro che hanno a cuore il software libero non solo come appassionati ma come sopratutto cittadini, "costringano" le istituzioni che di open source e formati aperti parlano molto, ma realizzano poco, a mantenere almeno nelle scuole questa scelta di campo.
Ricordo che dieci anni fa il progetto nato dalla Formazione professionale in lingua italiana di Bz, dall'Intendenza scolastica in lingua italiana, da un partner privato di consulenza (Trulite s.r.l) e finanziato da FSE era la vera innovazione per le dimensioni, dato che riguardava la gestione di più di 80 server e circa 2500 computer sparsi nelle scuole, oltre a fornire supporto didattico-tecnico ai docenti.
Il progetto doveva essere allargato alle scuole in lingua tedesca e all'amministrazione provinciale.
Cosa ne è stato?
Dopo dieci anni siamo arrivati alla proposta di libreoffice negli uffici provinciali e al progetto di cui Paolo Dongilli ci informa!
Il prossimo anno sarà il mio ultimo anno di insegnamento, ma nonostante tutto sono ostinato e farò di tutto perchè quello che ho affermato non si avveri.
Ho lavorato per il software libero come tutti miei colleghi FUSS, con l' obiettivo di portare innovazione in luoghi come la scuola che sono fondamentali per la formazione dei nuovi cittadini che devono possedere competenze digitali da utilizzare poi nel mondo del lavoro e non solo.
Vi chiedo quindi di vigilare e attivarvi in modo che almeno il software libero rimanga nella scuola, al di là delle persone che lo porteranno avanti.
Ciao a tutti Ezio Monastero
Io vorrei tanto far partire qualcosa di simile in Trentino, ciò servirebbe sia al FUSS che a noi.
Purtroppo credo che il FUSS abbia fatto tantissimo per il funzionamento stesso del FUSS e pochissimo a livello di "marketing". Non ho mai capito in che modo sarebbe stato possibile partecipare. Mi sono iscritto, poi dis-iscritto, poi reiscritto alla ml devel del fuss senza sostanzialmente essere stato in grado di stabilire un contatto con nessuno. La mailing list è praticamente deserta.
http://www.fuss.bz.it/pipermail/fuss-devel/
Ero pure venuto ad una riunione indetta dal FUSS dove non c'era venuto mi pare quasi nessuno del gruppo del FUSS, per cui ho fatto la bella statuina e poi me ne sono tornato a Trento.
Mi è sembrato che mancasse totalmente qualcuno che si occupasse di "public relation" e, se si vuole bene ad un progetto, bisogna anche curarsene da punto di vista "politico" oltre che tecnico.
Potrei completamente sbagliare ma queste sono state le mie impressioni.
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
+------------------------+ | GNU/Linux User #78271 | | FSFE fellow #364 | +------------------------+
On Thu, Dec 03, 2015 at 06:07:06PM +0100, Marco Ciampa wrote:
Io vorrei tanto far partire qualcosa di simile in Trentino, ciò servirebbe sia al FUSS che a noi.
Purtroppo credo che il FUSS abbia fatto tantissimo per il funzionamento stesso del FUSS e pochissimo a livello di "marketing". Non ho mai capito in che modo sarebbe stato possibile partecipare. Mi sono iscritto, poi dis-iscritto, poi reiscritto alla ml devel del fuss senza sostanzialmente essere stato in grado di stabilire un contatto con nessuno. La mailing list è praticamente deserta.
http://www.fuss.bz.it/pipermail/fuss-devel/
Ero pure venuto ad una riunione indetta dal FUSS dove non c'era venuto mi pare quasi nessuno del gruppo del FUSS, per cui ho fatto la bella statuina e poi me ne sono tornato a Trento.
Mi è sembrato che mancasse totalmente qualcuno che si occupasse di "public relation" e, se si vuole bene ad un progetto, bisogna anche curarsene da punto di vista "politico" oltre che tecnico.
Potrei completamente sbagliare ma queste sono state le mie impressioni.
Aggiungo io _voglio_ sbagliare e avrei voluto che qualcuno mi avesse risposto dicendo qualcosa come: "no guarda Marco, sbagli, ti sei perso in un bicchier d'acqua, guarda questo sito, questa mailimg list, questo forum, non è vero che c'è un problema di comunicazione, visibilità ecc."
Quindi ribadisco: mi contraddite per favore? E se no, sono solo io che vedo un problema qui? Io, ribadisco, vorrei che il FUSS diventasse:
1) più diffuso 2) meno "provinciale" (perdendo una "F") 3) lo vorrei anche a Trento
Sogno?
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
+------------------------+ | GNU/Linux User #78271 | | FSFE fellow #364 | +------------------------+
Rispondo sempre a titolo personale Si, sono d'accordo con quello che dici e mi dispiace che hai perso del tempo. Ciao Ezio Monastero
On Thu, Dec 03, 2015 at 06:07:06PM +0100, Marco Ciampa wrote:
Io vorrei tanto far partire qualcosa di simile in Trentino, ciò servirebbe sia al FUSS che a noi.
Purtroppo credo che il FUSS abbia fatto tantissimo per il funzionamento stesso del FUSS e pochissimo a livello di "marketing". Non ho mai capito in che modo sarebbe stato possibile partecipare. Mi sono iscritto, poi dis-iscritto, poi reiscritto alla ml devel del fuss senza sostanzialmente essere stato in grado di stabilire un contatto con nessuno. La mailing list è praticamente deserta.
http://www.fuss.bz.it/pipermail/fuss-devel/
Ero pure venuto ad una riunione indetta dal FUSS dove non c'era venuto mi pare quasi nessuno del gruppo del FUSS, per cui ho fatto la bella statuina e poi me ne sono tornato a Trento.
Mi è sembrato che mancasse totalmente qualcuno che si occupasse di "public relation" e, se si vuole bene ad un progetto, bisogna anche curarsene da punto di vista "politico" oltre che tecnico.
Potrei completamente sbagliare ma queste sono state le mie impressioni.
Aggiungo io _voglio_ sbagliare e avrei voluto che qualcuno mi avesse risposto dicendo qualcosa come: "no guarda Marco, sbagli, ti sei perso in un bicchier d'acqua, guarda questo sito, questa mailimg list, questo forum, non è vero che c'è un problema di comunicazione, visibilità ecc."
Quindi ribadisco: mi contraddite per favore? E se no, sono solo io che vedo un problema qui? Io, ribadisco, vorrei che il FUSS diventasse:
- più diffuso
- meno "provinciale" (perdendo una "F")
- lo vorrei anche a Trento
Sogno?
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
+------------------------+ | GNU/Linux User #78271 | | FSFE fellow #364 | +------------------------+ _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
prof. Ezio Monastero
Ringrazio Ezio per la chiara sintesi fornita su FUSS. È tempo che LugBZ faccia nuovamente sentire la propria voce, attendo i commenti dei membri e degli iscritti alla lista.
diego
On 03/12/2015 15:15, emonastero@fuss.bz.it wrote:
Buongiorno
Fuss o ... zu Fuss
Sollecitato da una e-mail (in allegato) che ho ricevuto da Paolo Dongilli gioco un pò con le parole per mettervi al corrente della situazione del progetto Fuss (Free Upgrade in SouthTyrol's Schools) http://www.fuss.bz.it/ che ormai è ... a piedi.
Vi mando le mie osservazioni, perchè credo sia il momento che qualcuno presenti la situazione software libero nelle scuole, come la vive una persona che ci ha lavorato per dieci anni.
E' un mio punto di vista, spero che qualcuno mi dica che sono pessimista.
Forse è bene chiarire che il progetto FUSS non esiste più o almeno nelle forme in cui era nato.
La Ripartizione 9 della Provincia di Bz è subentrata a giugno 2015 al gruppo Fuss e, dato che il personale della Rip. non era formato per la gestione dei server con sistema GNU/linux debian e dei client con ubuntu 12.04, tre di noi sono stati cooptati "ob torto collo" per supportare le scuole non coperte dalla Rip. 9 .
Ovviamente questo la rip 9 non lo ammetterà mai.
Forse si potrebbe chiederle come mai solo ora hanno messo in piedi in tutta fretta un corso di aggiornamento presso la Formazione professionale di via Santa Gertrude a Bz per i loro tecnici ignari di linux.
La maggiore responsabilità ricade però sull' Intendenza italiana che non ha capito la nostra funziona di cerniera fra il tecnico informatico e il docente, che era ed è, la maggiore barriera allo sviluppo delle tecnologie in campo didattico, per le note difficoltà di comunicazione fra questi due settori.
Perciò in pratica il servizio FUSS (8 persone fra docenti e tecnici) non esiste più, quello che rimane verrà fatto lentamente morire senza molto clamore.
Io spero che il LUGBZ e tutti coloro che hanno a cuore il software libero non solo come appassionati ma come sopratutto cittadini, "costringano" le istituzioni che di open source e formati aperti parlano molto, ma realizzano poco, a mantenere almeno nelle scuole questa scelta di campo.
Ricordo che dieci anni fa il progetto nato dalla Formazione professionale in lingua italiana di Bz, dall'Intendenza scolastica in lingua italiana, da un partner privato di consulenza (Trulite s.r.l) e finanziato da FSE era la vera innovazione per le dimensioni, dato che riguardava la gestione di più di 80 server e circa 2500 computer sparsi nelle scuole, oltre a fornire supporto didattico-tecnico ai docenti.
Il progetto doveva essere allargato alle scuole in lingua tedesca e all'amministrazione provinciale.
Cosa ne è stato?
Dopo dieci anni siamo arrivati alla proposta di libreoffice negli uffici provinciali e al progetto di cui Paolo Dongilli ci informa!
Il prossimo anno sarà il mio ultimo anno di insegnamento, ma nonostante tutto sono ostinato e farò di tutto perchè quello che ho affermato non si avveri.
Ho lavorato per il software libero come tutti miei colleghi FUSS, con l' obiettivo di portare innovazione in luoghi come la scuola che sono fondamentali per la formazione dei nuovi cittadini che devono possedere competenze digitali da utilizzare poi nel mondo del lavoro e non solo.
Vi chiedo quindi di vigilare e attivarvi in modo che almeno il software libero rimanga nella scuola, al di là delle persone che lo porteranno avanti.
Ciao a tutti Ezio Monastero
Ringrazio Ezio per la chiara sintesi fornita su FUSS. È tempo che LugBZ faccia nuovamente sentire la propria voce, attendo i commenti dei membri e degli iscritti alla lista.
L'unico commento che ho e` che questa (di Ezio) e` una storia triste :|
Bye, Chris.
2015-12-04 0:09 GMT+01:00 Chris Mair chris@1006.org:
Ringrazio Ezio per la chiara sintesi fornita su FUSS. È tempo che LugBZ faccia nuovamente sentire la propria voce, attendo i commenti dei membri e degli iscritti alla lista.
L'unico commento che ho e` che questa (di Ezio) e` una storia triste :|
Bye, Chris.
Ciao a tutti,
Sono convinto che possiamo fare qualcosa di più che rattristarci e basta ;-) Come membri del LUGBZ e della comunità del SW Libero locale dovremmo fare proposte concrete su come evitare che FUSS si trasformi in un episodio durato solo 10 anni. Se così accadesse dovremmo sentirci tutti complici, nessuno escluso.
Vi racconto cos'è per me FUSS. Circa sei mesi fa una coppia di amici mi chiama dicendomi che il loro laptop (1 anno di vita) era stato infestato da un virus. Dopo aver chiarito che non sono un installatore di Windows e mai lo sarò, ho spiegato loro l'importanza di avere a casa lo stesso sistema operativo (GNU/Linux) e gli applicativi che i figli usano a scuola. Hanno acconsentito immediatamente all'installazione di Edubuntu. Ad installazione avvenuta la figlia maggiore (2a media) si è avvicinata dicendo "ma questo ce l'abbiamo a scuola". Le ho detto: "siediti e spiega a mamma e papà come si usa e quali programmi usate in classe". Questo è il risultato che mi aspetto da FUSS.
Servono insegnanti che siano informati e convinti dell'importanza di avere SW Libero a scuola (COMUNICAZIONE!)
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
Serve che le scuolte creino momenti di incontro con i genitori per mostrare che gli strumenti che gli studenti usano a scuola possono essere usati parimenti anche a casa senza aggravi per le famiglie.
Serve che la comunità del software libero locale si adoperi a titolo volontario per dare sostegno tecnico e non alla precedente iniziativa.
Riprendo nuovamente il messaggio che l'assessore Tommasini aveva mandato al LUGBZ in risposta alla prima lettera aperta:
--------------------------------------------- From: "Christian Tommasini" To: "LUGBZ Board" Sent: Wednesday, October 9, 2013 7:23:58 AM Subject: Re: [Board] [LUGBZ] Offener Brief an die Assessoren - Lettera aperta agli Assessori
Gentile Presidente, La ringrazio per la sua presa di posizione e per il vostro sostegno. Confermo il nostro impegno in questa direzione. Quanto sperimentato e attuato nella scuola italiana attraverso il Fuss e' certamente una esperienza importante da prendere a base ed estendere presto.
Cordiali saluti Christian Tommasini --------------------------------------------
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità, proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Confido che anche qualche amico del LinuxTrent (dai Marco! dai Matteo!) e dell'associazione LibreItalia saranno disponibili ad aiutarci.
Buona serata, Paolo.
Ringrazio Paolo Dongilli,
ed offro la mia disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola.
Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS,
cordiali saluti Massimo Previdi Insegnante di laboratorio tecnologico Istituto Galilei Bozen
Ciao a tutti,
Sono convinto che possiamo fare qualcosa di più che rattristarci e basta ;-) Come membri del LUGBZ e della comunità del SW Libero locale dovremmo fare proposte concrete su come evitare che FUSS si trasformi in un episodio durato solo 10 anni. Se così accadesse dovremmo sentirci tutti complici, nessuno escluso.
Vi racconto cos'è per me FUSS. Circa sei mesi fa una coppia di amici mi chiama dicendomi che il loro laptop (1 anno di vita) era stato infestato da un virus. Dopo aver chiarito che non sono un installatore di Windows e mai lo sarò, ho spiegato loro l'importanza di avere a casa lo stesso sistema operativo (GNU/Linux) e gli applicativi che i figli usano a scuola. Hanno acconsentito immediatamente all'installazione di Edubuntu. Ad installazione avvenuta la figlia maggiore (2a media) si è avvicinata dicendo "ma questo ce l'abbiamo a scuola". Le ho detto: "siediti e spiega a mamma e papà come si usa e quali programmi usate in classe". Questo è il risultato che mi aspetto da FUSS.
Servono insegnanti che siano informati e convinti dell'importanza di avere SW Libero a scuola (COMUNICAZIONE!)
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
Serve che le scuolte creino momenti di incontro con i genitori per mostrare che gli strumenti che gli studenti usano a scuola possono essere usati parimenti anche a casa senza aggravi per le famiglie.
Serve che la comunità del software libero locale si adoperi a titolo volontario per dare sostegno tecnico e non alla precedente iniziativa.
Riprendo nuovamente il messaggio che l'assessore Tommasini aveva mandato al LUGBZ in risposta alla prima lettera aperta:
From: "Christian Tommasini" To: "LUGBZ Board" Sent: Wednesday, October 9, 2013 7:23:58 AM Subject: Re: [Board] [LUGBZ] Offener Brief an die Assessoren - Lettera aperta agli Assessori
Gentile Presidente, La ringrazio per la sua presa di posizione e per il vostro sostegno. Confermo il nostro impegno in questa direzione. Quanto sperimentato e attuato nella scuola italiana attraverso il Fuss e' certamente una esperienza importante da prendere a base ed estendere presto.
Cordiali saluti Christian Tommasini
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità , proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Confido che anche qualche amico del LinuxTrent (dai Marco! dai Matteo!) e dell'associazione LibreItalia saranno disponibili ad aiutarci.
Buona serata, Paolo. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Buongiorno a tutti, ringrazio Ezio e Massimo per quanto detto e scritto. Lavoro alle medie Ada Negri di Bolzano e mi sono occupato per 6 anni, insieme a Massimo, della rete didattica e della sperimentazione delle varie distro ubuntu come docente, funzione obiettivo, referente e installatore della rete didattica dell'icbolzano2..
Offro la mia disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola.
Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS,
Cordiali saluti Di Mauro Michele icbolzano2-DonBosco Bolzano
________________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Massimo Previdi mprevidi@fuss.bz.it Inviato: venerdì 4 dicembre 2015 09.25 A: Linux User Group Bozen-Bolzano-Bulsan Oggetto: Re: [Lugbz-list] Fwd: FUSS alla Coalizione per le competenze digitali - URGENTE
Ringrazio Paolo Dongilli,
ed offro la mia disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola.
Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS,
cordiali saluti Massimo Previdi Insegnante di laboratorio tecnologico Istituto Galilei Bozen
Ciao a tutti,
Sono convinto che possiamo fare qualcosa di più che rattristarci e basta ;-) Come membri del LUGBZ e della comunità del SW Libero locale dovremmo fare proposte concrete su come evitare che FUSS si trasformi in un episodio durato solo 10 anni. Se così accadesse dovremmo sentirci tutti complici, nessuno escluso.
Vi racconto cos'è per me FUSS. Circa sei mesi fa una coppia di amici mi chiama dicendomi che il loro laptop (1 anno di vita) era stato infestato da un virus. Dopo aver chiarito che non sono un installatore di Windows e mai lo sarò, ho spiegato loro l'importanza di avere a casa lo stesso sistema operativo (GNU/Linux) e gli applicativi che i figli usano a scuola. Hanno acconsentito immediatamente all'installazione di Edubuntu. Ad installazione avvenuta la figlia maggiore (2a media) si è avvicinata dicendo "ma questo ce l'abbiamo a scuola". Le ho detto: "siediti e spiega a mamma e papà come si usa e quali programmi usate in classe". Questo è il risultato che mi aspetto da FUSS.
Servono insegnanti che siano informati e convinti dell'importanza di avere SW Libero a scuola (COMUNICAZIONE!)
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
Serve che le scuolte creino momenti di incontro con i genitori per mostrare che gli strumenti che gli studenti usano a scuola possono essere usati parimenti anche a casa senza aggravi per le famiglie.
Serve che la comunità del software libero locale si adoperi a titolo volontario per dare sostegno tecnico e non alla precedente iniziativa.
Riprendo nuovamente il messaggio che l'assessore Tommasini aveva mandato al LUGBZ in risposta alla prima lettera aperta:
From: "Christian Tommasini" To: "LUGBZ Board" Sent: Wednesday, October 9, 2013 7:23:58 AM Subject: Re: [Board] [LUGBZ] Offener Brief an die Assessoren - Lettera aperta agli Assessori
Gentile Presidente, La ringrazio per la sua presa di posizione e per il vostro sostegno. Confermo il nostro impegno in questa direzione. Quanto sperimentato e attuato nella scuola italiana attraverso il Fuss e' certamente una esperienza importante da prendere a base ed estendere presto.
Cordiali saluti Christian Tommasini
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità , proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Confido che anche qualche amico del LinuxTrent (dai Marco! dai Matteo!) e dell'associazione LibreItalia saranno disponibili ad aiutarci.
Buona serata, Paolo. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
_______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
E per le esigenze immediate di FUSS nelle scuole? Maggio 2016 è lontano assai. Invito, come membro LugBz e membro LibreItalia, tutti gli interessati a scaricarsi la distro di FUSS per vedere cosa contiene ed essere quindi pronti a "dare una mano". Invito Ezio a dirci dove reperire l'ultima versione assieme ai consigli del caso. diego On Dec 4, 2015 10:08 AM, "Di Mauro, Michele" < Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.it> wrote:
Buongiorno a tutti, ringrazio Ezio e Massimo per quanto detto e scritto. Lavoro alle medie Ada Negri di Bolzano e mi sono occupato per 6 anni, insieme a Massimo, della rete didattica e della sperimentazione delle varie distro ubuntu come docente, funzione obiettivo, referente e installatore della rete didattica dell'icbolzano2..
Offro la mia disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola.
Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS,
Cordiali saluti Di Mauro Michele icbolzano2-DonBosco Bolzano
Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Massimo Previdi mprevidi@fuss.bz.it Inviato: venerdì 4 dicembre 2015 09.25 A: Linux User Group Bozen-Bolzano-Bulsan Oggetto: Re: [Lugbz-list] Fwd: FUSS alla Coalizione per le competenze digitali - URGENTE
Ringrazio Paolo Dongilli,
ed offro la mia disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola.
Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS,
cordiali saluti Massimo Previdi Insegnante di laboratorio tecnologico Istituto Galilei Bozen
Ciao a tutti,
Sono convinto che possiamo fare qualcosa di più che rattristarci e basta ;-) Come membri del LUGBZ e della comunità del SW Libero locale dovremmo fare proposte concrete su come evitare che FUSS si trasformi in un episodio durato solo 10 anni. Se così accadesse dovremmo sentirci tutti complici, nessuno escluso.
Vi racconto cos'è per me FUSS. Circa sei mesi fa una coppia di amici mi chiama dicendomi che il loro laptop (1 anno di vita) era stato infestato da un virus. Dopo aver chiarito che non sono un installatore di Windows e mai lo sarò, ho spiegato loro l'importanza di avere a casa lo stesso sistema operativo (GNU/Linux) e gli applicativi che i figli usano a scuola. Hanno acconsentito immediatamente all'installazione di Edubuntu. Ad installazione avvenuta la figlia maggiore (2a media) si è avvicinata dicendo "ma questo ce l'abbiamo a scuola". Le ho detto: "siediti e spiega a mamma e papà come si usa e quali programmi usate in classe". Questo è il risultato che mi aspetto da FUSS.
Servono insegnanti che siano informati e convinti dell'importanza di avere SW Libero a scuola (COMUNICAZIONE!)
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
Serve che le scuolte creino momenti di incontro con i genitori per mostrare che gli strumenti che gli studenti usano a scuola possono essere usati parimenti anche a casa senza aggravi per le famiglie.
Serve che la comunità del software libero locale si adoperi a titolo volontario per dare sostegno tecnico e non alla precedente iniziativa.
Riprendo nuovamente il messaggio che l'assessore Tommasini aveva mandato al LUGBZ in risposta alla prima lettera aperta:
From: "Christian Tommasini" To: "LUGBZ Board" Sent: Wednesday, October 9, 2013 7:23:58 AM Subject: Re: [Board] [LUGBZ] Offener Brief an die Assessoren - Lettera aperta agli Assessori
Gentile Presidente, La ringrazio per la sua presa di posizione e per il vostro sostegno. Confermo il nostro impegno in questa direzione. Quanto sperimentato e attuato nella scuola italiana attraverso il Fuss e' certamente una esperienza importante da prendere a base ed estendere presto.
Cordiali saluti Christian Tommasini
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità , proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Confido che anche qualche amico del LinuxTrent (dai Marco! dai Matteo!) e dell'associazione LibreItalia saranno disponibili ad aiutarci.
Buona serata, Paolo. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità, proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Ciao,
per un eventuale SFSSchool il mio aiuto e` certamente disponibile :)
Come commento posso dire ben poco su FUSS in specifico, che non ho molto seguito. Posso dare un parere generico, che tu cmq. conosci gia`... ;)
IMHO il discorso:
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
non e` la strada giusta.
Un gruppo di tecnici (abbastanza consistente) della scuola in lingua DE ha fatto un breve (troppo breve) corso Linux con me docente anni fa.
L'impressione che ho avuto allora, e` che almeno l'80 percento delle persone non e` veramente interessata a capire come funzionano le cose. Vedono 200 utenti ciascuno che li rompono le scatole e cercano solo un modo il least effort possibile per zittirli. Non hanno ne il tempo ne la voglia, ne il background informatico per risolvere i problemi alla radice.
Non parlo ovviamente dei tecnici FUSS che imagino sono piu` bravi.
Lo so che tu (e neanche io) ragioniamo cosi`, ma mettiti un po` nei loro panni...
Ai tempi avevo spinto l'idea di fare delle aule "thin-client", spingendo la cosa sul "e` molto meno lavoro per voi" (notare il punto, importante, piu` importante di costi di licenza e etica IMHO).
So che alcune scuole DE hanno delle aule fatte cosi` (con LTSP). Sono piu` o meno aule che ufficialmente non esistono, purtroppo, solo gestiti da docenti piu` o meno nel loro tempo libero (applauso p.e. a Helmuth, che ci legge in lista). Questo a testimonianza che ai vertici ancora non frega niente (poi ritorno su questo punto).
IMHO esattamente li` dobbiamo fare leva!
Non e` facile e non ho le risorse per farlo e ammetto che al momento sono abbastanza pessimista. Ma sono convinto che SE c'e` un punto dove si puo` vincere questa battaglia, e` li`.
Concretizzo su tre topic che mi vengono in mente:
- Nelle scuole si stanno moltiplicando i MS Sharepoint ( http://www.snets.it/default.aspx ) - non e` possibile che non riusciamo a vincere li` - IMHO e` uno dei prodotto piu` weak della MS e uno dove Linux e` oggettivamente molto piu` forte
possibile che 10 anni fa noi avevamo tutte queste piattaforme elearning e di collaborazione e ora MS arriva e ci frega con un prodotto debole e in ritardissimo come share point?
- LTSP & Co! Di nuovo: "vuoi gestire un aula intera con due click": guarda qui!
Mi pare che FUSS abbia dei componenti server per gestire aule (era octofuss, no?) Bene: li` bisogna investire. Se fossi nella posizione di fare lobbying per FUSS andrei a chiedere soldi per portare avanti quella parte (e/o soluzioni LTSP e/o soluzioni che non conosco)
- Azure: quello che ora sono i server sharepoint in casa, domani (o stasera ;) sono i server su Azure. Non mi venire citando leggi! Non funziona cosi`. MS fara` un deal con Aruba o chissacchi` che hostera` un pezzo della tecnologia Azure nei propri data center e allora la cosa sara` ufficialmente italiana e l'attacco per vie legali non funziona piu` (mark my words)
Sappiamo che Linux (ancora) riesce a fare meglio. Sappiamo che c'e` concorrenza commerciale che si basa su stack liberi sia per IaaS che PaaS che per hybrid cloud (AWS, OpenShift, Redhat, altri ...).
Di nuovo, se vogliamo fare lobbying facciamo vedere che queste soluzioni battono Azure (perche` ancora lo battano) per evitare che tra altri 10 anni tutta la PA girera` su Azure (che nel mio pessimismo e` un po` quello che temo...).
Cioe`: bisogna puntare al server, non al desktop e bisogna puntare ai vertici, non ai tecnici!
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado o non ha il tempo a partire da un CD Ubuntu creare un architettura che effettivamente li risparmia lavoro (ripeto: un elearning/CMS libero al posto di sharepoint, LTSP al posto di aule con N installazioni Win + Active Directory, virtualizzazione xen/kvm con RedHat al posto di HyperV se in house, hosting su OpenShift o AWS al posto di Azure se outsourced).
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado di farlo neanche dopo aver partecipato a un corso Linux. Un corso Linux non rimpiazza una laurea in ingegneria informatica.
Puntiamo ai vertici: facciamo vedere ai capi che con software libero si riesce a creare le architetture di cui sopra che il tecnico non dovra` capire o essere in grado di replicare da solo, ma che potra` controllare con facilita` e che risparmia sopratutto in manodopera da tecnico.
Ripeto, io nel mio piccolissimo posso aiutare, ma il sentimento e` piu` tristezza e rassegnazione. Non so se ce la faremo. Ma almeno sono convinto che ce la possiamo fare soltanto se agiamo su quei punti.
To`, ho scritto un altro papiro :)
Bye, Chris.
PS: qualcuno sa lo stato di octofuss (o cmq. la componente per gestire aule, in che stato e`)?
On Fri, Dec 04, 2015 at 11:06:26AM +0100, Chris Mair wrote: [...]
IMHO il discorso:
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
non e` la strada giusta.
Un gruppo di tecnici (abbastanza consistente) della scuola in lingua DE ha fatto un breve (troppo breve) corso Linux con me docente anni fa.
L'impressione che ho avuto allora, e` che almeno l'80 percento delle persone non e` veramente interessata a capire come funzionano le cose. Vedono 200 utenti ciascuno che li rompono le scatole e cercano solo un modo il least effort possibile per zittirli. Non hanno ne il tempo ne la voglia, ne il background informatico per risolvere i problemi alla radice.
Non parlo ovviamente dei tecnici FUSS che imagino sono piu` bravi.
Lo so che tu (e neanche io) ragioniamo cosi`, ma mettiti un po` nei loro panni...
[...]
Cioe`: bisogna puntare al server, non al desktop e bisogna puntare ai vertici, non ai tecnici!
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado o non ha il tempo a partire da un CD Ubuntu creare un architettura che effettivamente li risparmia lavoro (ripeto: un elearning/CMS libero al posto di sharepoint, LTSP al posto di aule con N installazioni Win
- Active Directory, virtualizzazione xen/kvm con RedHat al posto di
HyperV se in house, hosting su OpenShift o AWS al posto di Azure se outsourced).
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado di farlo neanche dopo aver partecipato a un corso Linux. Un corso Linux non rimpiazza una laurea in ingegneria informatica.
Posso dire che su Linux non sono proprio l'ultimo arrivato?
Neanche Linus Tornvald in persona ci riuscirebbe.
Credetemi: io lavoro a scuola da anni.
Da _soli_ ___È IMPOSSIBILE__
senza un aiuto di qualche genere sopra di te.
L'unica scuola che conosco convertita a Linux al 100% nel Trentino aveva un dirigente che credeva nel progetto e aveva soprattutto il fegato di imporlo (insieme al tecnico). Cambiato il dirigente stanno pensando di tornare a Windows nonostante il tecnico sia contrario.
Puntiamo ai vertici: facciamo vedere ai capi che con software libero si riesce a creare le architetture di cui sopra che il tecnico non dovra` capire o essere in grado di replicare da solo, ma che potra` controllare con facilita` e che risparmia sopratutto in manodopera da tecnico.
Quoto al 10.000%
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
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2015-12-04 11:06 GMT+01:00 Chris Mair chris@1006.org:
Ciao,
per un eventuale SFSSchool il mio aiuto e` certamente disponibile :)
Molto bene!
Come commento posso dire ben poco su FUSS in specifico, che non ho molto seguito. Posso dare un parere generico, che tu cmq. conosci gia`... ;)
IMHO il discorso:
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
non e` la strada giusta.
Un gruppo di tecnici (abbastanza consistente) della scuola in lingua DE ha fatto un breve (troppo breve) corso Linux con me docente anni fa.
L'impressione che ho avuto allora, e` che almeno l'80 percento delle persone non e` veramente interessata a capire come funzionano le cose. Vedono 200 utenti ciascuno che li rompono le scatole e cercano solo un modo il least effort possibile per zittirli. Non hanno ne il tempo ne la voglia, ne il background informatico per risolvere i problemi alla radice.
Ma guarda caso sono loro le persone deputate all'assistenza. Quindi se non le formiamo adeguatamente, chi formiamo - ad oggi? I tecnici sono 35 e sono quelli dei Servicezentren 9.0.x. che trovi elencati qui: http://www.provinz.bz.it/informatik/verwaltung/aemter-mitarbeiter.asp
Qui tu stai ponendo un problema sulle capacità e la buona volontà (voglia) delle persone ... quindi vedo due possibilità: o si cambiano o si formano. Ma questo non lo decidiamo né tu, né io.
Non parlo ovviamente dei tecnici FUSS che imagino sono piu` bravi.
Lo so che tu (e neanche io) ragioniamo cosi`, ma mettiti un po` nei loro panni...
Ma l'utente Windows non necessariamente è un utente meno problematico di un utente Linux. Quindi a parità di conoscenza dei due sistemi operativi da parte di un tecnico (che io do per scontata, un prerequisito per ciascuno dei 35 tecnici), il carico di lavoro a parità di ticket aperti sarà lo stesso.
Ai tempi avevo spinto l'idea di fare delle aule "thin-client", spingendo la cosa sul "e` molto meno lavoro per voi" (notare il punto, importante, piu` importante di costi di licenza e etica IMHO).
So che alcune scuole DE hanno delle aule fatte cosi` (con LTSP). Sono piu` o meno aule che ufficialmente non esistono, purtroppo, solo gestiti da docenti piu` o meno nel loro tempo libero (applauso p.e. a Helmuth, che ci legge in lista). Questo a testimonianza che ai vertici ancora non frega niente (poi ritorno su questo punto).
IMHO esattamente li` dobbiamo fare leva!
Non e` facile e non ho le risorse per farlo e ammetto che al momento sono abbastanza pessimista. Ma sono convinto che SE c'e` un punto dove si puo` vincere questa battaglia, e` li`.
D'accordo, ma non sull'essere pessimista - non giova. Se è una battaglia quella che dobbiamo affrontare, meglio andarci con l'idea di vincerla.
Concretizzo su tre topic che mi vengono in mente:
Nelle scuole si stanno moltiplicando i MS Sharepoint ( http://www.snets.it/default.aspx ) - non e` possibile che non riusciamo a vincere li` - IMHO e` uno dei prodotto piu` weak della MS e uno dove Linux e` oggettivamente molto piu` forte
possibile che 10 anni fa noi avevamo tutte queste piattaforme elearning e di collaborazione e ora MS arriva e ci frega con un prodotto debole e in ritardissimo come share point?
E aggiungo: dove magari ti chiedono anche di pagare le licenze di Office Web Apps (https://technet.microsoft.com/it-it/library/ff431682.aspx), suite strettamente legata a SharePoint che va bannata da chi ha deciso di migrare a ODF e LibreOffice in quanto tra le altre cose non riesce manco ad assicurarti un round-trip LibreOffice --> Office Web Apps --> LibreOffice senza spaccarti il documento. Sotto questo aspetto è meglio WebODF (http://webodf.org/) che ti assicura un lossless round-trip.
LTSP & Co! Di nuovo: "vuoi gestire un aula intera con due click": guarda qui!
Mi pare che FUSS abbia dei componenti server per gestire aule (era octofuss, no?) Bene: li` bisogna investire. Se fossi nella posizione di fare lobbying per FUSS andrei a chiedere soldi per portare avanti quella parte (e/o soluzioni LTSP e/o soluzioni che non conosco)
D'accordo.
[...]
Cioe`: bisogna puntare al server, non al desktop e bisogna puntare ai vertici, non ai tecnici!
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado o non ha il tempo a partire da un CD Ubuntu creare un architettura che effettivamente li risparmia lavoro (ripeto: un elearning/CMS libero al posto di sharepoint, LTSP al posto di aule con N installazioni Win
- Active Directory, virtualizzazione xen/kvm con RedHat al posto di
HyperV se in house, hosting su OpenShift o AWS al posto di Azure se outsourced).
In questo oltre alla Gewerbeoberschule Max Valier anche l'UNIBZ (Facoltà di Informatica) può aiutare per come hanno gestito i laboratori.
Rassegniamoci al fatto che il tecnico medio non sara` in grado di farlo neanche dopo aver partecipato a un corso Linux. Un corso Linux non rimpiazza una laurea in ingegneria informatica.
Puntiamo ai vertici: facciamo vedere ai capi che con software libero si riesce a creare le architetture di cui sopra che il tecnico non dovra` capire o essere in grado di replicare da solo, ma che potra` controllare con facilita` e che risparmia sopratutto in manodopera da tecnico.
Ripeto, io nel mio piccolissimo posso aiutare, ma il sentimento e` piu` tristezza e rassegnazione. Non so se ce la faremo. Ma almeno sono convinto che ce la possiamo fare soltanto se agiamo su quei punti.
Grazie Christian per le tue proposte concrete (non per il pessimismo/tristezza/rassegnazione ed il papiro ;-).
Ciao, Paolo.
L'impressione che ho avuto allora, e` che almeno l'80 percento delle persone non e` veramente interessata a capire come funzionano le cose. Vedono 200 utenti ciascuno che li rompono le scatole e cercano solo un modo il least effort possibile per zittirli. Non hanno ne il tempo ne la voglia, ne il background informatico per risolvere i problemi alla radice.
Ma guarda caso sono loro le persone deputate all'assistenza. Quindi se non le formiamo adeguatamente, chi formiamo - ad oggi? I tecnici sono 35 e sono quelli dei Servicezentren 9.0.x. che trovi elencati qui: http://www.provinz.bz.it/informatik/verwaltung/aemter-mitarbeiter.asp
Qui tu stai ponendo un problema sulle capacità e la buona volontà (voglia) delle persone ... quindi vedo due possibilità: o si cambiano o si formano. Ma questo non lo decidiamo né tu, né io.
Ma come li formi? Facendoli fare un corso introduttivo a Debian? E poi cosa fanno?
Molte di quelle persone sono diplomati che sanno dove devono cliccare quando l'utente dice di aver cancellato l'internet.
Non sono ingegneri.
Li devi formare si`, ma a un altro livello. Se io fossi il capo di questa famosa ripartizione 9 investirei in un sistema come quello che imagino sia Octofuss (che non consosco, lo prendo come archetipo per un sistema di automatizzazione aula, bisognerebbe fare una ricerca di mercato per capire se effettivamente puo` essere Octofuss o un altro) e poi farei una formazione su quello!
Cosi` se 'utente ha cancellato l'internet sanno dove cliccare (in Octofuss & Co).
E` molto piu` realistico di pensare di ottenere 35 piccoli guru smanettoni con dei CD Ubuntu in mano che sappiano resistere a migliaia di insegnanti inferociti ;)
Ma l'utente Windows non necessariamente è un utente meno problematico di un utente Linux. Quindi a parità di conoscenza dei due sistemi operativi da parte di un tecnico (che io do per scontata, un prerequisito per ciascuno dei 35 tecnici), il carico di lavoro a parità di ticket aperti sarà lo stesso.
Dipende. Se installi 200 volte Ubuntu a 200 utenti a cui dai root, si`.
Ma se invece cominci a usare una strategia thin client, no.
Perche` un aula di untenti non informatici che vogliono usare un Office (qualsiasi) deve avere 20 installazioni di Ubuntu (o Windows for that matter)?
E - piu` aggiornato al 2015 - perche` un aula di untenti non informatici che vogliono usare un Office, serve qualsiasi elemento di OS oltre un browser?
Cosi` abbassi i ticket...
In questo oltre alla Gewerbeoberschule Max Valier anche l'UNIBZ (Facoltà di Informatica) può aiutare per come hanno gestito i laboratori.
D'accordo. Un attivita` in termini di "awareness" potrebbe essere quella di andare a parlare con le persone che hanno effettivamente delle aule cosi` in piedi. Oltre ovviamente FUSS e gli esempi che citi, ci sono anche altre scuole che hanno aule LTSP (Hi Helmuth ;).
In questa direzione potrebbe essere spinta un eventuale programma per la SFEDUCON o com'era la sigla. L'importante e` che si parli di *server* e gestione automizzazione e non delle icone che vede l'utente!
Grazie Christian per le tue proposte concrete (non per il pessimismo/tristezza/rassegnazione ed il papiro ;-).
Ok :)
Bye, Chris.
Buonasera lista, e' molto che "manco" dalle discussioni ma questo argomento mi preoccupa parecchio, soprattutto leggendo i numeri dell'assistenza e dell'utenza. Ammetto che del progetto FUSS in dettaglio conosco pochissimo; non ho chiara l'organizzazione che negli anni si e' andata sviluppando, soprattutto a livello di hardware, servizi ed utilizzo degli applicativi.
Certo che 35 tecnici (presumo che non siano dedicati solo a questo) mi sembrano un numero assai elevato (di quante utenze stiamo parlando?) Almeno in parte una formazione LPI sarebbe ottima come base; il tempo degli "smanettoni" penso sia finito anche in campo opensource. Con questo non dico che non ci debbano essere ma la formazione deve essere costante su progetti di questo tipo.
Poi una buona organizzazione delle installazioni, degli accessi centralizzati, degli aggiornamenti centralizzati (ex : Spacewalk) dell'assistenza remota (vnc o similari) in modo che all'utente si possa far vedere cosa deve fare. Ripeto, forse sono troppo digiuno sul progetto e sto dicendo cose ovvie; mi piacerebbe entrare pu' in dettaglio e , nel mio piccolo, poter contribuire al mantenimento in vita di un progetto che considero ammirevole.
Saluti
Andy
Ciao lista,
sono Helmuth Gasser, insegnante presso il liceo scientifico A. Einstein di Merano.
In questo oltre alla Gewerbeoberschule Max Valier anche l'UNIBZ (Facoltà di Informatica) può aiutare per come hanno gestito i laboratori.
D'accordo. Un attivita` in termini di "awareness" potrebbe essere quella di andare a parlare con le persone che hanno effettivamente delle aule cosi` in piedi. Oltre ovviamente FUSS e gli esempi che citi, ci sono anche altre scuole che hanno aule LTSP (Hi Helmuth ;).
Sì, è vero, abbiamo due aule LTSP con 26 e 27 clients rispettivamente.
Originariamente si è trattato di un progetto di due studenti (Stefan Raffeiner e Thomas Menegotto) e un docente (Alex Trojer). Loro hanno fatto la prima istallazione circa quattro anni fa'. Nel frattempo i due studenti hanno lasciato la nostra scuola. Da marzo di quest'anno delle due aule LTSP me ne occupo io.
Il nostro sistema LTSP è molto, molto, molto semplice:
Sui client usiamo autologin. C'è un utente per ogni client. Per l'accesso all'internet usiamo il server proxy della scuola, cioè lo stesso server che viene anche usato dalle aule Windows. Quindi gli studenti si autentificano con il nome utente e la password della rete Windows.
Inoltre nella rete LTSP non ci sono stampanti, ecc. ecc. ecc…
Tanti saluti, Helmuth
2015-12-04 16:08 GMT+01:00 Chris Mair chris@1006.org:
L'impressione che ho avuto allora, e` che almeno l'80 percento delle persone non e` veramente interessata a capire come funzionano le cose. Vedono 200 utenti ciascuno che li rompono le scatole e cercano solo un modo il least effort possibile per zittirli. Non hanno ne il tempo ne la voglia, ne il background informatico per risolvere i problemi alla radice.
Ma guarda caso sono loro le persone deputate all'assistenza. Quindi se non le formiamo adeguatamente, chi formiamo - ad oggi? I tecnici sono 35 e sono quelli dei Servicezentren 9.0.x. che trovi elencati qui: http://www.provinz.bz.it/informatik/verwaltung/aemter-mitarbeiter.asp
Qui tu stai ponendo un problema sulle capacità e la buona volontà (voglia) delle persone ... quindi vedo due possibilità: o si cambiano o si formano. Ma questo non lo decidiamo né tu, né io.
Ma come li formi? Facendoli fare un corso introduttivo a Debian?
Tu lo dici.
E poi cosa fanno?
Molte di quelle persone sono diplomati che sanno dove devono cliccare quando l'utente dice di aver cancellato l'internet.
Non li conosco e non li giudico. Mi correggo, ne conosco solo quattro e li reputo molto in gamba. Uno è pure uno dei fondatori del LUGBZ.
Non sono ingegneri.
E fortunatamente neanche fisici ;-)
Li devi formare si`, ma a un altro livello. Se io fossi il capo di questa famosa ripartizione 9 investirei in un sistema come quello che imagino sia Octofuss (che non consosco, lo prendo come archetipo per un sistema di automatizzazione aula, bisognerebbe fare una ricerca di mercato per capire se effettivamente p uo` essere Octofuss o un altro) e poi farei una formazione su quello!
Allora partecipa al prossimo concorso di direttore.
D'accordo. Un attivita` in termini di "awareness" potrebbe essere quella di andare a parlare con le persone che hanno effettivamente delle aule cosi` in piedi. Oltre ovviamente FUSS e gli esempi che citi, ci sono anche altre scuole che hanno aule LTSP (Hi Helmuth ;).
Qui ci troviamo d'accordo. Si possono trovare numerosi esempi da cui prendere spunto e con i quali confrontarci.
Il BgLUG ha presentato recentemente alla Conferenza LibreItalia di Terni la propria esperienza nelle scuole del Bergamasco con due approcci:
- uno simile a FUSS con infrastruttura client/server;! domain controller basato su NethServer 6,6 e client Edubuntu 14.04 LTS ( https://github.com/bglug-it/server-config)
- l'altro con terminal server basato su LTSP e thin client con PC di recupero, RPi oppure Odroid.
In questa direzione potrebbe essere spinta un eventuale programma per la SFEDUCON o com'era la sigla. L'importante e` che si parli di *server* e gestione automizzazione e non delle icone che vede l'utente!
SFSchool.
Ci vedrei bene almeno tre sessioni principali parallele: una dedicata ai tecnici, una agli insegnanti ed una agli studenti.
Buona domenica, Paolo.
E poi cosa fanno?
Molte di quelle persone sono diplomati che sanno dove devono cliccare quando l'utente dice di aver cancellato l'internet.
Non li conosco e non li giudico. Mi correggo, ne conosco solo quattro e li reputo molto in gamba. Uno è pure uno dei fondatori del LUGBZ.
So di chi parli.
Ed e` assolutamente in gamba! Fa parte dell 20% che *sono* interessati a capire come funzionano le cose. E fa parte pure del 5% che e` in grado di fare qualsiasi cosa con Linux.
Ma non puo`, da solo, risolvere tutti i problemi, se manca una strategia "dall'alto" come smbra(va?) dal post di Ezio.
E in particolare - e questa era la mia critica - non puoi fare un corso al CTS all'altro 95% e sperare di ottenere 35 persone come lui. Non funziona cosi` un corso al CTS (o alla LBS o a tutte le altre, prima che rischio di offendere qualcuno).
E di piu`: anche se fosse per assurdo possibile formare 35 piccoli Torvalds, ci sarebbe solo caos se i Torvalds li metti nel ruolo di tecnico che risponde ai problemi degli utenti mentre manca una strategia dall'alto con una buona architettura basata su server e automatismi.
Piuttosto, la persona a cui ci riferiamo potrebbe essere messa nel team che disegna (oppure riprende in mano, da FUSS) quest'architettura.
Non sono ingegneri.
E fortunatamente neanche fisici ;-)
Certo. Altrimenti avremo solo prototipi in giro :)
http://www.eso.org/public/images/ann13071c/
Li devi formare si`, ma a un altro livello. Se io fossi il capo di questa famosa ripartizione 9 investirei in un sistema come quello che imagino sia Octofuss (che non consosco, lo prendo come archetipo per un sistema di automatizzazione aula, bisognerebbe fare una ricerca di mercato per capire se effettivamente p uo` essere Octofuss o un altro) e poi farei una formazione su quello!
Allora partecipa al prossimo concorso di direttore.
Partecipa tu :)
D'accordo. Un attivita` in termini di "awareness" potrebbe essere quella di andare a parlare con le persone che hanno effettivamente delle aule cosi` in piedi. Oltre ovviamente FUSS e gli esempi che citi, ci sono anche altre scuole che hanno aule LTSP (Hi Helmuth ;).
Qui ci troviamo d'accordo. Si possono trovare numerosi esempi da cui prendere spunto e con i quali confrontarci.
Il BgLUG ha presentato recentemente alla Conferenza LibreItalia di Terni la propria esperienza nelle scuole del Bergamasco con due approcci:
uno simile a FUSS con infrastruttura client/server;! domain controller basato su NethServer 6,6 e client Edubuntu 14.04 LTS (https://github.com/bglug-it/server-config)
l'altro con terminal server basato su LTSP e thin client con PC di recupero, RPi oppure Odroid.
In questa direzione potrebbe essere spinta un eventuale programma per la SFEDUCON o com'era la sigla. L'importante e` che si parli di *server* e gestione automizzazione e non delle icone che vede l'utente!
SFSchool.
Ci vedrei bene almeno tre sessioni principali parallele: una dedicata ai tecnici, una agli insegnanti ed una agli studenti.
Manca il target group piu` importante e alla fine l'unico che conta: i capi.
Il sogno sarebbe di fare veder ai capi di quei tecnici che si puo` fare cose come FUSS o il progetto BgLug che citi o chissacche` risparmiando tempo e denaro e mano d'opera con i tecnici che attualmente ci sono. Ma con un'architettura concreta e con formazione su quell'architettura concreta.
Bye, Chris.
On Dec 6, 2015 10:41 AM, "Chris Mair" chris@1006.org wrote:
Mi sa che con questo thread in quanto a lungjezza battiamo i nostri cugini del LinuxTrent :-)
E in particolare - e questa era la mia critica - non puoi fare un corso al CTS all'altro 95% e sperare di ottenere 35 persone come lui.
Credo
1) nella condivisione del sapere 2) nella differenziazione del percorso formativo a seconda del livello di partenza
... che insieme dovrebbero portare ad un discreto allineamento delle competenze.
E di piu`: anche se fosse per assurdo possibile formare 35 piccoli
Torvalds,
ci sarebbe solo caos se i Torvalds li metti nel ruolo di tecnico che
risponde
ai problemi degli utenti mentre manca una strategia dall'alto con una
buona
architettura basata su server e automatismi.
Questo è un altro paio di maniche e concordo.
Piuttosto, la persona a cui ci riferiamo potrebbe essere messa nel team che disegna (oppure riprende in mano, da FUSS) quest'architettura.
Certo!
Non sono ingegneri.
E fortunatamente neanche fisici ;-)
Certo. Altrimenti avremo solo prototipi in giro :)
:-)))
Manca il target group piu` importante e alla fine l'unico che conta: i
capi.
L'assessore Tommasini, che crede molto nel progetto FUSS e l'assessora Deeg all'informatica verranno invitati ad aprire la giornata. Verranno invitati anche gli assessori Achhammer e Mussner affinché possano vedere tutte le eccellenze (in termini di uso di Software Libero) che vi sono anche nelle scuole in lingua tedesca e ladina.
Il sogno sarebbe di fare veder ai capi di quei tecnici che si puo` fare
cose
come FUSS o il progetto BgLug che citi o chissacche` risparmiando tempo e
denaro
e mano d'opera con i tecnici che attualmente ci sono. Ma con
un'architettura
concreta e con formazione su quell'architettura concreta.
+1
Ciao, Paolo
Il 06 dicembre 2015 15:15:57 CET, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com ha scritto:
L'assessore Tommasini, che crede molto nel progetto FUSS e l'assessora Deeg all'informatica verranno invitati ad aprire la giornata. Verranno invitati anche gli assessori Achhammer e Mussner affinché possano vedere tutte le eccellenze (in termini di uso di Software Libero) che vi sono anche nelle scuole in lingua tedesca e ladina.
Scusate se chiedo una cosa forse ovvia, ma mi sembra di perdere pezzi della conversazione:
l'evento sembra avere già un nome, una serie di invitati, uno schema di organizzazione delle "tracks", chi si rende disponibile per una data di massima ...
Tutto questo sta nascendo in questo thread oppure si tratta di una cosa già pianificata?
Ciao, Daniele
--
On Sun, Dec 06, 2015 at 03:46:21PM +0100, Daniele Gobbetti wrote:
Il 06 dicembre 2015 15:15:57 CET, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com ha scritto:
L'assessore Tommasini, che crede molto nel progetto FUSS e l'assessora Deeg all'informatica verranno invitati ad aprire la giornata. Verranno invitati anche gli assessori Achhammer e Mussner affinché possano vedere tutte le eccellenze (in termini di uso di Software Libero) che vi sono anche nelle scuole in lingua tedesca e ladina.
Scusate se chiedo una cosa forse ovvia, ma mi sembra di perdere pezzi della conversazione:
l'evento sembra avere già un nome, una serie di invitati, uno schema di organizzazione delle "tracks", chi si rende disponibile per una data di massima ...
Tutto questo sta nascendo in questo thread oppure si tratta di una cosa già pianificata?
Se fosse:
potete per favore aprire l'evento alle province limitrofe, io sarei contento di partecipare, anche solo come spettatore, e sarei contento se fossero invitati anche i responsabili del Servizio Istruzione della Provincia di Trento.
Troppa carne al fuoco? Non direi... se volete altra carne al fuoco non c'è che da chiedere: non sarebbe mica male un LibreOffice in Ladino, no?
--
Marco Ciampa
I know a joke about UDP, but you might not get it.
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On Dec 6, 2015 4:04 PM, "Marco Ciampa" ciampix@libero.it wrote:
potete per favore aprire l'evento alle province limitrofe, io sarei contento di partecipare, anche solo come spettatore, e sarei contento se fossero invitati anche i responsabili del Servizio Istruzione della Provincia di Trento.
Minimo.
Troppa carne al fuoco? Non direi... se volete altra carne al fuoco non c'è che da chiedere: non sarebbe mica male un LibreOffice in Ladino, no?
Ci sono già le 2 estensioni per il ladino della Val Gardena e Badia (correttore ortografico)sviluppate dal Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige e dall'Istituto Micrura de Rü. Mancherebbe l'estensione per il Fassano.
Ciao, Paolo.
On Sun, Dec 06, 2015 at 05:17:33PM +0100, Paolo Dongilli wrote:
Ci sono già le 2 estensioni per il ladino della Val Gardena e Badia (correttore ortografico)sviluppate dal Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige e dall'Istituto Micrura de Rü. Mancherebbe l'estensione per il Fassano.
Interessante, ho parlato senza neanche cercare. Visto, bene, bravi!
LO Ladino: correggo Paolo ;)
- Attualmente abbiamo solo i dizionari Ladino/ValGardena e Ladino/ValBadia come extension ma mutualmente esclusive (se ne puì installare una sola delle due, poichè per ora non si sono differenziati i codici linguistici. - Mancano i correttori ortografici, per problemi di una qualche esclusiva data molto tempo fa dall'istituto di cultura ladino che ha fornito il materiale di base. - Manca una comunity che si prenda in carico la traduzione dell'interfaccia (una possibile partenza potrebbe essere nella versione Svizzera/Romancia, lingua parente stretta del Ladino).
Quindi: qualcosa è stato fatto da un volenteroso, molto resta da fare specie in termini di comunity.
diego
On 06/12/2015 17:17, Paolo Dongilli wrote:
On Dec 6, 2015 4:04 PM, "Marco Ciampa" <ciampix@libero.it mailto:ciampix@libero.it> wrote:
potete per favore aprire l'evento alle province limitrofe, io sarei contento di partecipare, anche solo come spettatore, e sarei contento se fossero invitati anche i responsabili del Servizio Istruzione della Provincia di Trento.
Minimo.
Troppa carne al fuoco? Non direi... se volete altra carne al fuoco non c'è che da chiedere: non sarebbe mica male un LibreOffice in Ladino, no?
Ci sono già le 2 estensioni per il ladino della Val Gardena e Badia (correttore ortografico)sviluppate dal Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige e dall'Istituto Micrura de Rü. Mancherebbe l'estensione per il Fassano.
Ciao, Paolo.
Io mi sono perso del tutto, serve un resume del thread, altrimenti è tempo sprecato.
Sorry, diego
On 06/12/2015 17:17, Paolo Dongilli wrote:
On Dec 6, 2015 4:04 PM, "Marco Ciampa" <ciampix@libero.it mailto:ciampix@libero.it> wrote:
potete per favore aprire l'evento alle province limitrofe, io sarei contento di partecipare, anche solo come spettatore, e sarei contento se fossero invitati anche i responsabili del Servizio Istruzione della Provincia di Trento.
Minimo.
Troppa carne al fuoco? Non direi... se volete altra carne al fuoco non c'è che da chiedere: non sarebbe mica male un LibreOffice in Ladino, no?
Ci sono già le 2 estensioni per il ladino della Val Gardena e Badia (correttore ortografico)sviluppate dal Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige e dall'Istituto Micrura de Rü. Mancherebbe l'estensione per il Fassano.
Ciao, Paolo.
On Dec 6, 2015 3:47 PM, "Daniele Gobbetti" daniele@gobbetti.name wrote:
Il 06 dicembre 2015 15:15:57 CET, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com
ha scritto:
L'assessore Tommasini, che crede molto nel progetto FUSS e l'assessora Deeg all'informatica verranno invitati ad aprire la giornata. Verranno invitati anche gli assessori Achhammer e Mussner affinché possano vedere tutte le eccellenze (in termini di uso di Software Libero) che vi sono anche nelle scuole in lingua tedesca e ladina.
Scusate se chiedo una cosa forse ovvia, ma mi sembra di perdere pezzi
della conversazione:
l'evento sembra avere già un nome, una serie di invitati, uno schema di
organizzazione delle "tracks", chi si rende disponibile per una data di massima ...
Tutto questo sta nascendo in questo thread oppure si tratta di una cosa
già pianificata?
Nato da questo thread.
Paolo.
Rispondo alla e-mail di Paolo Dongilli e cercando di rispondere in qualche modo a tutti quelli che sono intervenuti.
Non ho mai parlato di progetto FUSS "morto", ma di un progetto "a piedi".
Significa che ha bisogno di evolversi e di aprirsi per sopravvivere, esattamente come Paolo Dongilli propone con i suoi quattro ... Serve... che soottoscrivo pienamente.
Ogni componente può contribuire con le sue competenze, ma la direzione che il progetto ha preso, secondo me, non va in questa direzione o comunque non permette a docenti e tecnici di lavorare in sintonia e sinergia per permettere un migliore utilizzo delle tecnologie con lo scopo di rinnovare e migliorare la didattica.
Ultima cosa, vorrei precisare, perchè non era il mio intento, che ho la massima stima di tutti quelli che lavorano nelle scuole come tecnici, segnalavo solo il problema che forse sono stati gettati nell'arena (non tutti) senza una adeguata formazione.
Ciao Ezio Monastero
2015-12-04 0:09 GMT+01:00 Chris Mair chris@1006.org:
Ringrazio Ezio per la chiara sintesi fornita su FUSS. Ã tempo che LugBZ faccia nuovamente sentire la propria voce, attendo i commenti dei membri e degli iscritti alla lista.
L'unico commento che ho e` che questa (di Ezio) e` una storia triste :|
Bye, Chris.
Ciao a tutti,
Sono convinto che possiamo fare qualcosa di più che rattristarci e basta ;-) Come membri del LUGBZ e della comunità del SW Libero locale dovremmo fare proposte concrete su come evitare che FUSS si trasformi in un episodio durato solo 10 anni. Se così accadesse dovremmo sentirci tutti complici, nessuno escluso.
Vi racconto cos'è per me FUSS. Circa sei mesi fa una coppia di amici mi chiama dicendomi che il loro laptop (1 anno di vita) era stato infestato da un virus. Dopo aver chiarito che non sono un installatore di Windows e mai lo sarò, ho spiegato loro l'importanza di avere a casa lo stesso sistema operativo (GNU/Linux) e gli applicativi che i figli usano a scuola. Hanno acconsentito immediatamente all'installazione di Edubuntu. Ad installazione avvenuta la figlia maggiore (2a media) si è avvicinata dicendo "ma questo ce l'abbiamo a scuola". Le ho detto: "siediti e spiega a mamma e papà come si usa e quali programmi usate in classe". Questo è il risultato che mi aspetto da FUSS.
Servono insegnanti che siano informati e convinti dell'importanza di avere SW Libero a scuola (COMUNICAZIONE!)
Serve una squadra di tecnici (lato Ripartizione Informatica) che siano ugualmente formati (e se possibile certificati) ad intervenire su macchine GNU/Linux al pari di quanto fanno per l'altro sistema operativo.
Serve che le scuolte creino momenti di incontro con i genitori per mostrare che gli strumenti che gli studenti usano a scuola possono essere usati parimenti anche a casa senza aggravi per le famiglie.
Serve che la comunità del software libero locale si adoperi a titolo volontario per dare sostegno tecnico e non alla precedente iniziativa.
Riprendo nuovamente il messaggio che l'assessore Tommasini aveva mandato al LUGBZ in risposta alla prima lettera aperta:
From: "Christian Tommasini" To: "LUGBZ Board" Sent: Wednesday, October 9, 2013 7:23:58 AM Subject: Re: [Board] [LUGBZ] Offener Brief an die Assessoren - Lettera aperta agli Assessori
Gentile Presidente, La ringrazio per la sua presa di posizione e per il vostro sostegno. Confermo il nostro impegno in questa direzione. Quanto sperimentato e attuato nella scuola italiana attraverso il Fuss e' certamente una esperienza importante da prendere a base ed estendere presto.
Cordiali saluti Christian Tommasini
Convinto della sincerità di questo messaggio, propongo alla lista, agli insegnanti motivati come Ezio ed Andrea ed altri insegnanti sul territorio, al Free Software Center del TIS, ai tecnici delle scuole, agli studenti, a chiunque pensiate voglia e possa aiutare, di dare la propria disponibilità a partecipare all'organizzazione di un evento per la primavera 2016 (maggio?), una SFSchool 2015 dedicata al Software Libero ed alla scuola. Questa sarà anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di presenza di SW Libero nella didattica delle scuole grazie a FUSS.
Rinnovo l'invito a postare commenti, dichiarazioni di disponibilità , proposte di interventi/tematiche/attività da affrontare durante la conferenza.
Confido che anche qualche amico del LinuxTrent (dai Marco! dai Matteo!) e dell'associazione LibreItalia saranno disponibili ad aiutarci.
Buona serata, Paolo. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
prof. Ezio Monastero
Una storia di incompetenza, prepotenza, mala gestione, ignoranza e arroganza.
Una storia sbagliata (cit. De André).
:( #pasquale
Am 04.12.2015 um 00:09 schrieb Chris Mair:
Ringrazio Ezio per la chiara sintesi fornita su FUSS. È tempo che LugBZ faccia nuovamente sentire la propria voce, attendo i commenti dei membri e degli iscritti alla lista.
L'unico commento che ho e` che questa (di Ezio) e` una storia triste :|
Bye, Chris.
Buongiorno Ezio, ciao lista,
mi fa piacere che si torni a parlare di FUSS, software libero e scuola. E grazie per il tuo prezioso punto di vista sulla successione degli eventi, che hai vissuto più da vicino di quasi tutti noi, certamente più di me.
La mia percezione dell'evoluzione del progetto FUSS è molto vicina a quanto descritto da Marco nella sua risposta: anche quando il progetto era nel pieno dello slancio l'interazione con il mondo del software libero al di fuori della scuola non è stato il suo punto di forza. Ho provato a fare una ricerca negli archivi di questa stessa mailing list, per le occorrenze di FUSS, e questi sono i risultati: 5 ./2005-November.txt 1 ./2005-October.txt 46 ./2005-September.txt 2 ./2006-April.txt 5 ./2006-February.txt 3 ./2006-January.txt 1 ./2006-July.txt 55 ./2006-March.txt 4 ./2006-May.txt 17 ./2007-April.txt 1 ./2007-February.txt 3 ./2008-April.txt 11 ./2008-June.txt 1 ./2008-November.txt 8 ./2009-August.txt 1 ./2009-February.txt 1 ./2009-October.txt 3 ./2010-June.txt 6 ./2011-February.txt 13 ./2013-October.txt 17 ./2013-September.txt 6 ./2014-December.txt 2 ./2014-January.txt 1 ./2014-July.txt 57 ./2015-December.txt
Non ho filtrato per i doppioni e effettuato nessun raffinamento (il comando che ho usato sul server è `find /var/lib/mailman/archives/public/lugbz-list/ -name "*.txt" -exec grep -H FUSS {} ; | cut -d ":" -f 1 |sort | uniq -c` per gli interessati).
In sostanza in quattro giorni di questo mese abbiamo parlato più di FUSS che in ogni altro intero mese del passato, e non lo faccio notare per dire che adesso ne stiamo parlando troppo :)
Il punto da cui mi piacerebbe partire sarebbe un'analisi onesta di tutto quello che è successo - nel bene e nel male - con il progetto, e mi piacerebbe che si affrontassero tutti gli aspetti (sistemistico, interazioni con l'intendenza/provincia/politica, con gli insegnanti, con gli studenti, con il mondo esterno (LUGBZ incluso)) per identificarne i punti forti e le criticità.
Tu dici che il progetto nei fatti è morto ed assumo che sia vero vista la tua vicinanza ad esso, questo non toglie che si possano identificare delle parti che continueranno nel tempo, e delle azioni correttive che potrebbero salvarne altre, se c'è la volontà.
Ciao, Daniele
--
Il 03 dicembre 2015 15:15:10 CET, emonastero@fuss.bz.it ha scritto:
Buongiorno
Fuss o ... zu Fuss
Sollecitato da una e-mail (in allegato) che ho ricevuto da Paolo Dongilli gioco un pò con le parole per mettervi al corrente della situazione del progetto Fuss (Free Upgrade in SouthTyrol's Schools) http://www.fuss.bz.it/ che ormai è ... a piedi.
Vi mando le mie osservazioni, perchè credo sia il momento che qualcuno presenti la situazione software libero nelle scuole, come la vive una persona che ci ha lavorato per dieci anni.
E' un mio punto di vista, spero che qualcuno mi dica che sono pessimista.
Forse è bene chiarire che il progetto FUSS non esiste più o almeno nelle forme in cui era nato.
La Ripartizione 9 della Provincia di Bz è subentrata a giugno 2015 al gruppo Fuss e, dato che il personale della Rip. non era formato per la gestione dei server con sistema GNU/linux debian e dei client con ubuntu 12.04, tre di noi sono stati cooptati "ob torto collo" per supportare le scuole non coperte dalla Rip. 9 .
Ovviamente questo la rip 9 non lo ammetterà mai.
Forse si potrebbe chiederle come mai solo ora hanno messo in piedi in tutta fretta un corso di aggiornamento presso la Formazione professionale di via Santa Gertrude a Bz per i loro tecnici ignari di linux.
La maggiore responsabilità ricade però sull' Intendenza italiana che non ha capito la nostra funziona di cerniera fra il tecnico informatico e il docente, che era ed è, la maggiore barriera allo sviluppo delle tecnologie in campo didattico, per le note difficoltà di comunicazione fra questi due settori.
Perciò in pratica il servizio FUSS (8 persone fra docenti e tecnici) non esiste più, quello che rimane verrà fatto lentamente morire senza molto clamore.
Io spero che il LUGBZ e tutti coloro che hanno a cuore il software libero non solo come appassionati ma come sopratutto cittadini, "costringano" le istituzioni che di open source e formati aperti parlano molto, ma realizzano poco, a mantenere almeno nelle scuole questa scelta di campo.
Ricordo che dieci anni fa il progetto nato dalla Formazione professionale in lingua italiana di Bz, dall'Intendenza scolastica in lingua italiana, da un partner privato di consulenza (Trulite s.r.l) e finanziato da FSE era la vera innovazione per le dimensioni, dato che riguardava la gestione di più di 80 server e circa 2500 computer sparsi nelle scuole, oltre a fornire supporto didattico-tecnico ai docenti.
Il progetto doveva essere allargato alle scuole in lingua tedesca e all'amministrazione provinciale.
Cosa ne è stato?
Dopo dieci anni siamo arrivati alla proposta di libreoffice negli uffici provinciali e al progetto di cui Paolo Dongilli ci informa!
Il prossimo anno sarà il mio ultimo anno di insegnamento, ma nonostante tutto sono ostinato e farò di tutto perchè quello che ho affermato non si avveri.
Ho lavorato per il software libero come tutti miei colleghi FUSS, con l' obiettivo di portare innovazione in luoghi come la scuola che sono fondamentali per la formazione dei nuovi cittadini che devono possedere competenze digitali da utilizzare poi nel mondo del lavoro e non solo.
Vi chiedo quindi di vigilare e attivarvi in modo che almeno il software libero rimanga nella scuola, al di là delle persone che lo porteranno avanti.
Ciao a tutti Ezio Monastero
--
Salve a tutti, sono Andrea Bonani e negli ultimi 5 anni ho avuto il piacere di coordinare il progetto FUSS presso l'Intendenza.
Desideravo chiarire alcune cose scritte da Ezio, perche temo che alcune parti del suo messaggio possano essere fraintese.
Prima cosa, il progetto FUSS non e' morto. Esiste e prosegue nelle scuole in lingua italiana come avvenuto negli ultimi 10 anni.
Da questo settembre e' stato chiuso il gruppo FUSS (il gruppo di docenti che fornivano supporto tecnico/didattico ai docenti e alle scuole stesse) La Ripartizione 9, in accordo con l'Intendenza scolastica, ha preso in carico l'assistenza tecnica in quasi tutte le scuole in lingua italiana.
Un'azione normale, visto che lo stesso tipo di assistenza la Ripartiozne 9 lo offre alle scuole in lingua tedesca. La Ripartizione 9 si e' quinid adoperata (nei tempi che lei ha ritenuto opportuno avere) per effettuare una prima formazione ad alcuni suoi tecnici, e io personalmente confido che alcuni abbiano iniziato ad avvicinarsi con un certo interesse a questo sistema e quindi proseguire in questo loro percorso formativo. Alcuni tecnici inoltre sono in realta' gia adeguatamente formati per la gestione di ambienti GNU/Linux
Non e' quindi morto il progetto, ne lo sviluppo dei tools ad esso associati.
Infatti per la prossima tarda primavera e' prevista la realizzazione della nuova release per i client e soprattutto quella per i server (con aggiornmenot dei tools quali octofuss). E su queste nuove release ovviamente ci sara un confronto con la Ripartiozne 9 per sviluppare nella direzione migliore gli strumenti gia' esistenti inoltre le scuole usufruiscono ancora di una serie di servizi web (quali ad esempio piattafomre di e-learning molto utilizzate) messe i piedi all'interno del progetto FUSS.
Questo non vuol dire che il progetto non abbia bisogno di una certa risonanza e che qualunque aiuto in questa direzine e' sempre ben accetto. Dal lato "marketing" purtroppo siamo stati carenti in quanto tutte le risorse erano concentrate nel promuovere e far funzionare il progetto all'interno delle scuole. E quinid purtroppo non rimaneva tempo per fare dell'altro, anche se mi rendo perfettaemnte conto che sarebbe, e sarebbe stato, necessario seguire anche questo aspetto.
Buona giornata a tutti
Andrea
Il giorno 4 dicembre 2015 12:23, Daniele Gobbetti daniele@gobbetti.name ha scritto:
Buongiorno Ezio, ciao lista,
mi fa piacere che si torni a parlare di FUSS, software libero e scuola. E grazie per il tuo prezioso punto di vista sulla successione degli eventi, che hai vissuto più da vicino di quasi tutti noi, certamente più di me.
La mia percezione dell'evoluzione del progetto FUSS è molto vicina a quanto descritto da Marco nella sua risposta: anche quando il progetto era nel pieno dello slancio l'interazione con il mondo del software libero al di fuori della scuola non è stato il suo punto di forza. Ho provato a fare una ricerca negli archivi di questa stessa mailing list, per le occorrenze di FUSS, e questi sono i risultati: 5 ./2005-November.txt 1 ./2005-October.txt 46 ./2005-September.txt 2 ./2006-April.txt 5 ./2006-February.txt 3 ./2006-January.txt 1 ./2006-July.txt 55 ./2006-March.txt 4 ./2006-May.txt 17 ./2007-April.txt 1 ./2007-February.txt 3 ./2008-April.txt 11 ./2008-June.txt 1 ./2008-November.txt 8 ./2009-August.txt 1 ./2009-February.txt 1 ./2009-October.txt 3 ./2010-June.txt 6 ./2011-February.txt 13 ./2013-October.txt 17 ./2013-September.txt 6 ./2014-December.txt 2 ./2014-January.txt 1 ./2014-July.txt 57 ./2015-December.txt
Non ho filtrato per i doppioni e effettuato nessun raffinamento (il comando che ho usato sul server è `find /var/lib/mailman/archives/public/lugbz-list/ -name "*.txt" -exec grep -H FUSS {} ; | cut -d ":" -f 1 |sort | uniq -c` per gli interessati).
In sostanza in quattro giorni di questo mese abbiamo parlato più di FUSS che in ogni altro intero mese del passato, e non lo faccio notare per dire che adesso ne stiamo parlando troppo :)
Il punto da cui mi piacerebbe partire sarebbe un'analisi onesta di tutto quello che è successo - nel bene e nel male - con il progetto, e mi piacerebbe che si affrontassero tutti gli aspetti (sistemistico, interazioni con l'intendenza/provincia/politica, con gli insegnanti, con gli studenti, con il mondo esterno (LUGBZ incluso)) per identificarne i punti forti e le criticità.
Tu dici che il progetto nei fatti è morto ed assumo che sia vero vista la tua vicinanza ad esso, questo non toglie che si possano identificare delle parti che continueranno nel tempo, e delle azioni correttive che potrebbero salvarne altre, se c'è la volontà.
Ciao, Daniele
--
Il 03 dicembre 2015 15:15:10 CET, emonastero@fuss.bz.it ha scritto:
Buongiorno
Fuss o ... zu Fuss
Sollecitato da una e-mail (in allegato) che ho ricevuto da Paolo Dongilli gioco un pò con le parole per mettervi al corrente della situazione del progetto Fuss (Free Upgrade in SouthTyrol's Schools) http://www.fuss.bz.it/ che ormai è ... a piedi.
Vi mando le mie osservazioni, perchè credo sia il momento che qualcuno presenti la situazione software libero nelle scuole, come la vive una persona che ci ha lavorato per dieci anni.
E' un mio punto di vista, spero che qualcuno mi dica che sono pessimista.
Forse è bene chiarire che il progetto FUSS non esiste più o almeno nelle forme in cui era nato.
La Ripartizione 9 della Provincia di Bz è subentrata a giugno 2015 al gruppo Fuss e, dato che il personale della Rip. non era formato per la gestione dei server con sistema GNU/linux debian e dei client con ubuntu 12.04, tre di noi sono stati cooptati "ob torto collo" per supportare le scuole non coperte dalla Rip. 9 .
Ovviamente questo la rip 9 non lo ammetterà mai.
Forse si potrebbe chiederle come mai solo ora hanno messo in piedi in tutta fretta un corso di aggiornamento presso la Formazione professionale di via Santa Gertrude a Bz per i loro tecnici ignari di linux.
La maggiore responsabilità ricade però sull' Intendenza italiana che non ha capito la nostra funziona di cerniera fra il tecnico informatico e il docente, che era ed è, la maggiore barriera allo sviluppo delle tecnologie in campo didattico, per le note difficoltà di comunicazione fra questi due settori.
Perciò in pratica il servizio FUSS (8 persone fra docenti e tecnici) non esiste più, quello che rimane verrà fatto lentamente morire senza molto clamore.
Io spero che il LUGBZ e tutti coloro che hanno a cuore il software libero non solo come appassionati ma come sopratutto cittadini, "costringano" le istituzioni che di open source e formati aperti parlano molto, ma realizzano poco, a mantenere almeno nelle scuole questa scelta di campo.
Ricordo che dieci anni fa il progetto nato dalla Formazione professionale in lingua italiana di Bz, dall'Intendenza scolastica in lingua italiana, da un partner privato di consulenza (Trulite s.r.l) e finanziato da FSE era la vera innovazione per le dimensioni, dato che riguardava la gestione di più di 80 server e circa 2500 computer sparsi nelle scuole, oltre a fornire supporto didattico-tecnico ai docenti.
Il progetto doveva essere allargato alle scuole in lingua tedesca e all'amministrazione provinciale.
Cosa ne è stato?
Dopo dieci anni siamo arrivati alla proposta di libreoffice negli uffici provinciali e al progetto di cui Paolo Dongilli ci informa!
Il prossimo anno sarà il mio ultimo anno di insegnamento, ma nonostante tutto sono ostinato e farò di tutto perchè quello che ho affermato non si avveri.
Ho lavorato per il software libero come tutti miei colleghi FUSS, con l' obiettivo di portare innovazione in luoghi come la scuola che sono fondamentali per la formazione dei nuovi cittadini che devono possedere competenze digitali da utilizzare poi nel mondo del lavoro e non solo.
Vi chiedo quindi di vigilare e attivarvi in modo che almeno il software libero rimanga nella scuola, al di là delle persone che lo porteranno avanti.
Ciao a tutti Ezio Monastero
-- _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Non e' quindi morto il progetto, ne lo sviluppo dei tools ad esso associati.
Ha!
Siamo tutti come i figli di quel tizio della pubblicita` di EDEKA che sta spopolando su youtube: solo al (falso!?) annuncio di morte di FUSS ci svegliamo tutti quanti e commentiamo all'impazzita... ;)
Meglio cosi` :)
Bye, Chris.
Buonaserea sono Michele Di Mauro,
insegnante presso la Scuola Media di Bolzano Ada Negri.
Come già scritto prima, mi sono occupato per 5 anni di supportare i colleghi/e del comprensivo, come funzione obiettivo informatica, nell'utilizzo del software libero e relativi applicativi didattici, validamente supportato e formato dal mio referente insegnante del GRUPPO FUSS.
Infatti, solo un insegnante consapevole delle problematiche quotidiane (e non un tecnico sprovvisto di competenze didattiche), è in grado di agevolare i colleghi nel proseguimento delle loro attività.
Questo senza nulla togliere alle competenze tecniche e alla professionalità del personale tecnico.
Arriviamo al punto: fino a giugno 2015 potevamo avvalerci della collaborazione del gruppo Fuss costituito da 8 insegnanti distaccati (per tutta la provincia di Bolzano) e preposti al supporto didattico e in secondo luogo tecnico per la gestione delle reti didattiche, vale a dire, installazione, configurazione server, client e produzione distribuzione GNU/Linux aggiornata per le scuole.
All'inizio del nuovo anno scolastico, come referente informatico, mi sono trovato in serie difficoltà, in quanto il gruppo Fuss è stato sciolto e in sua vece, sostituito dal progetto fuss, che attualmente si avvale di 3 insegnanti distaccati (per tutta la provincia di Bolzano) e dei tecnici della Ripartizione 9.
Ci rinfreschiamo la memoria con il fiore all''occhiello della trasmissione su RAI report del seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=jPLfnnzAhXc
Invito chi volesse avere dei feedback dai miei colleghi, di venire nel mio Istituto per rendersi conto delle problematiche insorte senza un costante supporto da parte di personale qualificato.
Mi auguro di non dover assistere ad una seconda puntata su RAI3 Report di
"Come è andata a finire"?
un saluto a tutti Michele Di Mauro Istituto Comprensivo Bolzano2
________________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org Inviato: venerdì 4 dicembre 2015 17.26 A: Linux User Group Bozen-Bolzano-Bulsan Oggetto: Re: [Lugbz-list] Fwd: FUSS alla Coalizione per le competenze digitali - URGENTE
Non e' quindi morto il progetto, ne lo sviluppo dei tools ad esso associati.
Ha!
Siamo tutti come i figli di quel tizio della pubblicita` di EDEKA che sta spopolando su youtube: solo al (falso!?) annuncio di morte di FUSS ci svegliamo tutti quanti e commentiamo all'impazzita... ;)
Meglio cosi` :)
Bye, Chris.
_______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list