Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
Il parallelo esiste certamente, in primo luogo riguardo l'interesse delle aziende. Nel caso del contatore ci sono pero' due elementi opposti. L'urgente bisogno pubblico di diminuire i consumi in tutti i modi possibili e il diritto del cittadino ad avere informazioni su quello che fa e quanto va a spendere. In ultima analisi l'apparecchio sperimentato da e-distribuzione deve essere in grado di segnalare o visualizzare all'utente "stai consumando 1,738 kW e ti costa 52 cents durante la prossima ora" (con il prezzo momentaneo dell'elettricita' letto via internet).
In termini piu' tecnici, e-distribuzione porta in casa dati a livello OSI-2/3 ma non li rende leggibili. Ci obbliga a pagare un fornitore esterno che li restituisce a livello 7 e in modo non utilizzabile per controlli automatici. Perche' occorre acquistare forzatamente un'elaborazione extra se questa non e' voluta?
Tornando all'esempio medico, sarebbe come "tu cittadino sei obbligato a farti da solo il tampone ma l'esito, dal quale dipende se puoi uscire o devi stare a casa, lo impari solo pagando un Asset Provider e contattandolo via smartphone. In piu' i tuoi dati stanno sul cloud."
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 16:21 +0200, Diego Maniacco wrote:
Vedo comunque un parallelo con il dato relativo al paziente presente in cartella clinica. Da domanda posta tempo fa ho ricavato che la proprietà del dato è di chi lo produce, nel mio esempio quindi del medico che firma il referto, nel caso in oggetto di chi effettua la misura. Che il dato si riferisca ad un cittadino pare non abbia peso sulla proprietà del dato.
diego
On Tuesday, 13 September 2022, Maurizio Napolitano < napoogle@gmail.com> wrote:
Ho letto l'interrogazione ed ho visto che si va anche a fondo sulla questione facendo presente quali sono i fornitori e quali sono
anche
gli strumenti presenti. In ogni caso sono certo che, scavando a fondo, si scoprono
questioni
che vanno oltre il confine provinciale. Non alcun dubbio che la maggior parte dei cittadini della provincia
di
bolzano si appoggia all'azienda elettrica altoatesina, rimane il
fatto
che la filiera potrebbe essere anche più complessa e che la stessa azienda potrebbe vendere fuori provincia e quindi scegliere di
creare
sistemi criptati di gestione del dato. Temo ci sia poi proprio un problema legato al libero mercato. Non conosco bene il tema, avevo indagato a suo tempo e quando mi trovai la risposta "i dati dei consumi elettrici sono da parte dell'azienda che va a misurarli", ci rimasi abbastanza di stucco
per
scoprire quindi che l'argomento è molto più complesso. Qui serve qualcuno che opera nel settore per capire al meglio la
questione.
La mia sensazione è che il rapporto fra open data e pubblica amministrazione in Alto Adige sia molto sano e progetti come OpenDataHub sono invidiati in tutta Italia. Sono pertanto fiducioso che ci sia volontà di dare risposta a
questa
richiesta, è il come che sarà difficile ed aprirà un capitolo tortuoso. Questo sarebbe comunque un argomento potente da convergere in un progetto a finanziamento europeo nella creazione di un data space sull'energia e l'Alto Adige potrebbe proprio essere faro. (qui ammetto che strizzo l'occhiolino a Patrick)
On Tue, Sep 13, 2022 at 9:40 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Maurizio, grazie della rapida risposta!
OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre
piu' spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.
La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia
di Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.
Il nocciolo della questione e' qui
https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html
In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi
nessuno lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa.
Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare
192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.
Non funziona cosi'.
I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset
Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.
Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il
condizionatore" non e' possibile.
Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter".
Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da
e-distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono
richiesti
da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova
sempre
tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della
pubblica
amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia
nel
rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto
per
cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità
con
cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un
insieme.
Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di
energia.
Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e
capire
cosa e come aprire.
Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti
opendata.
Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione.
Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte
soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa'
sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
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geändert werden durch / Preferences can be changed from https://postorius.lugbz.org
oppure inviando una e-mail a / oder durch Senden einer E-Mail an /
or by sending an e-mail to lugbz-list-request@lists.lugbz.org
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Vedo comunque un parallelo con il dato relativo al paziente presente in cartella clinica. Da domanda posta tempo fa ho ricavato che la proprietà del dato è di chi lo produce, nel mio esempio quindi del medico che firma il referto, nel caso in oggetto di chi effettua la misura. Che il dato si riferisca ad un cittadino pare non abbia peso sulla proprietà del dato.
diego
On Tuesday, 13 September 2022, Maurizio Napolitano napoogle@gmail.com wrote:
Ho letto l'interrogazione ed ho visto che si va anche a fondo sulla questione facendo presente quali sono i fornitori e quali sono anche gli strumenti presenti. In ogni caso sono certo che, scavando a fondo, si scoprono questioni che vanno oltre il confine provinciale. Non alcun dubbio che la maggior parte dei cittadini della provincia di bolzano si appoggia all'azienda elettrica altoatesina, rimane il fatto che la filiera potrebbe essere anche più complessa e che la stessa azienda potrebbe vendere fuori provincia e quindi scegliere di creare sistemi criptati di gestione del dato. Temo ci sia poi proprio un problema legato al libero mercato. Non conosco bene il tema, avevo indagato a suo tempo e quando mi trovai la risposta "i dati dei consumi elettrici sono da parte dell'azienda che va a misurarli", ci rimasi abbastanza di stucco per scoprire quindi che l'argomento è molto più complesso. Qui serve qualcuno che opera nel settore per capire al meglio la
questione.
La mia sensazione è che il rapporto fra open data e pubblica amministrazione in Alto Adige sia molto sano e progetti come OpenDataHub sono invidiati in tutta Italia. Sono pertanto fiducioso che ci sia volontà di dare risposta a questa richiesta, è il come che sarà difficile ed aprirà un capitolo tortuoso. Questo sarebbe comunque un argomento potente da convergere in un progetto a finanziamento europeo nella creazione di un data space sull'energia e l'Alto Adige potrebbe proprio essere faro. (qui ammetto che strizzo l'occhiolino a Patrick)
On Tue, Sep 13, 2022 at 9:40 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Maurizio, grazie della rapida risposta!
OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre piu'
spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.
La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia di
Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.
Il nocciolo della questione e' qui
https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html
In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi nessuno
lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa.
Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare
192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.
Non funziona cosi'.
I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset
Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.
Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il
condizionatore" non e' possibile.
Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter".
Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da
e-distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme. Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia. Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire cosa e come aprire.
Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata. Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione.
Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e
pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i
dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
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Ho letto l'interrogazione ed ho visto che si va anche a fondo sulla questione facendo presente quali sono i fornitori e quali sono anche gli strumenti presenti. In ogni caso sono certo che, scavando a fondo, si scoprono questioni che vanno oltre il confine provinciale. Non alcun dubbio che la maggior parte dei cittadini della provincia di bolzano si appoggia all'azienda elettrica altoatesina, rimane il fatto che la filiera potrebbe essere anche più complessa e che la stessa azienda potrebbe vendere fuori provincia e quindi scegliere di creare sistemi criptati di gestione del dato. Temo ci sia poi proprio un problema legato al libero mercato. Non conosco bene il tema, avevo indagato a suo tempo e quando mi trovai la risposta "i dati dei consumi elettrici sono da parte dell'azienda che va a misurarli", ci rimasi abbastanza di stucco per scoprire quindi che l'argomento è molto più complesso. Qui serve qualcuno che opera nel settore per capire al meglio la questione. La mia sensazione è che il rapporto fra open data e pubblica amministrazione in Alto Adige sia molto sano e progetti come OpenDataHub sono invidiati in tutta Italia. Sono pertanto fiducioso che ci sia volontà di dare risposta a questa richiesta, è il come che sarà difficile ed aprirà un capitolo tortuoso. Questo sarebbe comunque un argomento potente da convergere in un progetto a finanziamento europeo nella creazione di un data space sull'energia e l'Alto Adige potrebbe proprio essere faro. (qui ammetto che strizzo l'occhiolino a Patrick)
On Tue, Sep 13, 2022 at 9:40 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Maurizio, grazie della rapida risposta!
OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre piu' spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.
La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia di Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.
Il nocciolo della questione e' qui https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html
In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi nessuno lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa.
Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare 192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.
Non funziona cosi'.
I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.
Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il condizionatore" non e' possibile.
Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter".
Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da e-distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme. Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia. Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire cosa e come aprire.
Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata. Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione.
Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
Trovo il tema di ampio interesse, vi seguo e ringrazio. diego
On Tuesday, 13 September 2022, Gianguido Piani via Lugbz-list < lugbz-list@lists.lugbz.org> wrote:
Maurizio, grazie della rapida risposta! OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre piu'
spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.
La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia di
Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.
Il nocciolo della questione e' qui
https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html
In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi nessuno
lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa.
Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare
192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.
Non funziona cosi'. I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset
Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.
Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il
condizionatore" non e' possibile.
Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter". Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da
e-distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme. Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia. Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire cosa e come aprire. Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata. Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione. Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno! nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e
pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i
dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
Maurizio, grazie della rapida risposta!
OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre piu' spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.
La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia di Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.
Il nocciolo della questione e' qui https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html
In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi nessuno lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa.
Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare 192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.
Non funziona cosi'.
I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.
Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il condizionatore" non e' possibile.
Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter".
Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da e- distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.
Gianguido
On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme. Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia. Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire cosa e come aprire.
Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata. Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione.
Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido
-- Maurizio "Napo" Napolitano http://de.straba.us
Ciao Gianguido grazie di questa condivisione. I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti da sempre come opendata. Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre tantissimi ostacoli. Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città. Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici" https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa. Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata). Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per cominciare a sollecitare la richiesta. Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme. Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia. Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi. In conclusione: serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire cosa e come aprire.
Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata. Eventualmente scrivo io. Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente altri attivisti pronti a cogliere la questione.
Grazie ancora
On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani dmarc-noreply@freelists.org wrote:
Buongiorno!
nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.
Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)
http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf
Restiamo in attesa degli sviluppi.
cari saluti, Gianguido