cari lugbzisti,
- nella attuale versione del piano 2004-2008 ( punto 4 ) viene indicato "fuer die fortschreibung ... und die ueberwachung der im plan festgelegten massnahmen ... soll ein staendiger, interdisziplinaerer beratungstisch zur informationsgesellschaft" eingerichtet werden". i contorni precisi di questo tavolo permanente interdisciplinare sulla societa' dell'informazione sono tutti ancora da vedere... "sorvegliare" sull'attuazione del piano di sviluppo (che coinvolge anche un bel po di soldi pubblici) non e' questione da poco. E presumo che tanti avranno da dire la loro, che finora non hanno parlato pubblicamente.
comunque: una proposta molto simile e' contenuta nella presa di posizione unitaria sindacale (cf. il forum di discussione sull'insieme del piano di azione http://forum.siag.it/e-suedtirol/viewtopic.php?t=28&sid=8e84550ad2947182... - la costituzione del gruppo di studio sindacale "e-altoadige" si puo' vedere come un contributo su questa strada - ed il lugbz e' presente in questo gruppo, giusto ? ) - nel convegno 1 ottobre e' emersa l'ipotesi ( visto che i "centri di competenza" attualmente tendono a nascere come funghi ) di una "rete di competenze". in questa ottica di "rete di competenze" bisogna riuscire ad avere anche una struttura agile ma capace di occuparsi con continuita' e nitidamente di progetti di software libero (basta un piccolo gruppo di persone, ma pagate e non solo volontari ). poi ci sara' anche tutto il resto ( che deve esserci per forza di cose ;-)perche' la informatizzazione della societa' sta facendo girare centinaia di milioni di euro ). Ipotesi di ragionamento: Il lugbz e' la piu' significativa aggregazione di persone con competenze intorno al software libero. la sua forza e' la adesione volontaria ed il volontariato dell'impegno dei soci. Se nel passato si trattava di promuovere in generale il software libero, adesso si sta andando oltre: si tratta di promuovere azioni operative, la creazione di strutture e di servizi, ecc. ecc. Cosa significa per il LugBZ ? Cresce l'immportanza di questioni che nel passato non erano di gran peso. Solo un esempio: - serve una rappresentanza specifica per la "imprenditorialita' " del software libero in provincia ? non penso che il lugbz possa svolgere questa funzione. allora: in che direzione andare ? in che direzione NON andare ? che esperienze in merito esistono altrove ? cosa chiedere alla mano pubblica ? Quest'ultima domanda e' solo un'esempio, ma puo' bastare per rendere l'idea. Se son rose, fioriranno :-) anton
Thu Oct 14 2004 12:25:11
Patrick Ohnewein patrick.ohnewein@lugbz.org Subject: Re: [Lugbz-list] Re: [Lugbz-list] CAN Südtirol gründet Open Source-Zentrum
Ciao!
roberto palmarin wrote: | questo centro di competenza non é quello richiesto | dalla Provincia, vero?
No.
La provincia ha istituito una "Lenkungsgruppe".
L'UNIBZ assieme al BIC stanno per istituire un centro di competenza. Dobbiamo vedere, se questo del CAN e' un nuovo centro o se si appoggera' all'altro.
In fine sta per essere istituito un centro di competenza sul software libero da parte dei sindacati, che hanno gia' creato un tavolo di competenza, con la funzione di assisterli nelle prese di posizione sulla tematica societa' del sapere.
Una marea di tavoli e centri. Si potrebbe pensare che non servano tutti questi centri, ma e' bene che non ci sia solo un unico centro o un unico tavolo, il quale possa decidere tutto. Come nel mondo del software anche qui e' bene evitare le monoculture.
| Sapete chi ne fa parte operativamente?
Mi e' arrivato l'invito solo ieri. Per quanto so e' un progetto del CAN, percio' penso che chi fa parte del CAN puo' far parte del centro. Ma non sono sicuro. Vedremo questa sera.
Happy hacking! Patrick
Thu Oct 14 2004 17:38:20
roberto palmarin rpalmarin@yahoo.com Subject: [Lugbz-list] Re: [Lugbz-list] Re: [Lugbz-list] CAN Südtirol gründet Open Source-Z
--- Patrick Ohnewein patrick.ohnewein@lugbz.org ha scritto:
Una marea di tavoli e centri. Si potrebbe pensare che non servano tutti questi centri, ma e' bene che non ci sia solo un unico centro o un unico tavolo, il quale possa decidere tutto. Come nel mondo del software anche qui e' bene evitare le monoculture.
Dici? imho: non sono sfavorevole ai centri di competenze, ma mi lasciano un po perplesso. il Lug é giá un centro di competenze, penso imparziale, apolitico ecc ecc, se i vari enti vogliono dei pareri basta chiederli. Il discorso é un po difficile da fare via mail.
ciao ~roberto
Saluti a tutti, non sono un membro del LugBz ma mi permetto di dire la mia.
per quanto riguarda la partecipazione ai tavoli di lavoro penso che il lug debba partecipare solo a quelli strettamente pubblici, e non a quelli a carattere commerciale o altri. Naturalmente se c'é unitá di intenti ben vengano le collaborazioni ma io garantirei al massimo l'indipendenza. Che poi membri del Lug facciano parte privatamente di vari gruppi di lavoro non ci vedo niente di male.
IMHO ~roby
Se nel passato si trattava di promuovere in generale il software libero, adesso si sta andando oltre: si tratta di promuovere azioni operative, la creazione di strutture e di servizi, ecc. ecc. Cosa significa per il LugBZ ? Cresce l'immportanza di questioni che nel passato non erano di gran peso. Solo un esempio:
- serve una rappresentanza specifica per la
"imprenditorialita' " del software libero in provincia ? non penso che il lugbz possa svolgere questa funzione. allora: in che direzione andare ? in che direzione NON andare ? che esperienze in merito esistono altrove ? cosa chiedere alla mano pubblica ? Quest'ultima domanda e' solo un'esempio, ma puo' bastare per rendere l'idea. Se son rose, fioriranno :-) anton
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Il giorno mer, 20-10-2004 alle 16:02 +0200, anton auer ha scritto:
Ipotesi di ragionamento: Il lugbz e' la piu' significativa aggregazione di persone con competenze intorno al software libero. la sua forza e' la adesione volontaria ed il volontariato dell'impegno dei soci. Se nel passato si trattava di promuovere in generale il software libero, adesso si sta andando oltre: si tratta di promuovere azioni operative, la creazione di strutture e di servizi, ecc. ecc.
Condivido
Cosa significa per il LugBZ ? Cresce l'immportanza di questioni che nel passato non erano di gran peso. Solo un esempio:
- serve una rappresentanza specifica per la "imprenditorialita' " del
software libero in provincia ? non penso che il lugbz possa svolgere questa funzione. allora: in che direzione andare ? in che direzione NON andare ? che esperienze in merito esistono altrove ? cosa chiedere alla mano pubblica ? Quest'ultima domanda e' solo un'esempio, ma puo' bastare per rendere l'idea.
rende toni Io ho già perso il conto delle associazioni alle quali ho partecipato nella mia vita e ultimamente ho anche perso il conto delle associazioni alle quali partecipo attualmente, partecipo si fa per dire poichè portare avanti 2000 cose non è positivo ne per me ne per le associazioni. Detto ciò mi sto chiedendo seriamente quale sia il vero scopo di tutte queste associazioni e se devo essere sincero ancora non ho trovato una risposta convincente. A volte mi chiedo se non sarebbe una cosa saggia riconoscere che i vari lug, le varie assoli e le diverse FSF siano arrivate alla fine del binario. Malgrado lo possa sembrare, non è assolutamente una visione pesimistica, anzi tutt'altro. Credo che le associazioni legate al software libero hanno raggiunto gli obiettivi prefissati in modo egregio, il più delle volte superandoli, oggi come oggi perfino mia nonna sa cosa è sto linux, e la discussione sul software libero è entrata nei tavoli che "contano", senza andare troppo lontano negli ultimi 15 giorni Assoli si è vista rappresentata al Senato della Repubblica e ai consigli provinciali di Bologna e Bolzano. La stessa cosa vale a livello locale per il LUGBZ. Due anni fa nessuna persona sana di mente avrebbe pensato ad una cosa simile. E' sempre più evidente che man mano che si diventa "adulti" ci si ha bisogno di nuovi stimoli ma anche di risorse maggiori e più articolate che le "vecchie" associazioni di smanettoni non riescono a fornire per il semplice motivo che sono nate con altri obiettivi ed in un contesto assai diverso. E' un bel po' di tempo che si parla di questa cosa dietro un caffe ma mi sa che il momento di fare una svolta si avvicina sempre più rapidamente. La domanda che pongo io per continuare il dibatito che ha lanciato toni (con la lucidità che lo distingue) è: Abbiamo il coraggio di trasformare le vecchie strutture o di costruirne di nuove? Questa è la nuova sfida di un movimento che ormai ha 20 anni di vita e che ha saputo nel tempo crescere e trasformarsi senza perdere lo spirito hacker con il quale è nato.
Ciao
Che cosa cambia o che cosa e' gia' cambiato? Oltre i tavoli e i centri di competenza non si e' creato tanto di concreto nel 2004. I server GNU/Linux e l'OpenOffice.org nei comuni non ci sono per il fatto di un centro di competenza, ma perche' ci sono delle persono che lo fanno. Il Software Libero nella PA o anche nell'azienda non ha fatto grandi sviluppi nel 2004. Si e' parlato tanto di Software Libero e di Open Source, ma i fatti mancano. Se voglio avere un PC con il GNU/Linux me lo devo fare io stesso o comprarlo da PC Shop, tutti gli altri negozi non mi supportano e devo essere felice se non mi costringano a comprare la licenza M$. Se voglio communicare con la PA non posso mandare un documento OpenOffice.org, perche' di office ne hanno uno solo. Se frequento una scuola nella nostra provincia per il 99% devo rubare una licenza del M$ Office da qualce parte, perche' la scuola utilizza soltanto sistemi operativi e office di un solo produttore, visto che la provincia supporta un unica soluzione proprietaria, con le licenze, con la formazione degli amministratori e anche con la fornitura di hardware poca GNU/Linux friendly! Siamo fermi alle parole, i fatti mancano! E questo e' un grave. Secondo me i centri di competenza non servono a niente, devono essere le persono del rip. 9 e altri adetti al lavoro che devono cercare le competenze con il Software Libero come lo hanno fatto le persone del consorzio comunale. Le competenze le devono avere quelli che vendono il hardware e le soluzioni e danno supporto ai clienti. E' li che si deve creare competenza. E per creare quelle competenze non c'e' bisogno di centri di competenza ma basta fare, imparare, anche con i fatti e non limitandosi alle parole. C'e' l'offerta formativa da qualche anno a Bolzano e sempre piu' frequentamente anche a Merano e Bressanone.
Dove e' il ruolo del LUG li dentro? Finche' non posso andare nel negozio e comprare il PC con il GNU/Linux installato e trovare la persona che mi risponde alle domande c'e' bisogno del LUG o magari di un centro di competenza che da sostegno e da risposte. Finche' non c'e' Software Libero sui PC della PA c'e' bisogno del LUG che lo chieda, perche' e' soltanto il LUG che lo po' chiedere, visto che non ha interessi economici per le quali lo chiede. E alla fine, finche' Software Libero e tanti progetti liberi hanno un valore culturale c'e' bisogno del LUG per non dimenticare quelli progetti, perche' non credo che i centri di competenza possono sostenere quest'ultimo aspetto del Software Libero.
Si, il LUG c'e' e la nostra provincia ha ancora bisogno del LUG! Dobbiamo soltanto star attenti a concentrarci alle cose importanti e a non seguire 1000 cose perdendo energia e anche persone!
Vu il LUGBZ e tutti gli altri che sostengono il SL! ~Karl
Condivido le vostre perplessità ma non dobbiamo smettere di mettere in gioco il Software Libero e GNU/Linux in ogni momento, anche se partecipare al centro di competenza FS del CAN non sarà il massimo. Intanto dobbiamo aspettare che il test di openoffice.org prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni (oltre la 9) Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice ;-) La provincia deve però anche includere una java vm per poter utilizzare anche il futuro database di openoffice 2
I colleghi che lavorano nelle varie ripartizioni non devono smettere di proporre Software Libero per le varie necessità. La provincia ogni tanto incarica dei software house a srcivere dei programmi (esempi: lexbrowser, geobrowser, athena, protocollo...) Se la provincia vuole sostenere il Software Libero dovrebbe richiedere che vengo forniti con GPL utilizzando ed adattando magari qualche programma gpl preesistente Così si possono usare degli standard liberi e risparmiare sui costi di produzuione.
Martin Senoner (rip 38)
Intanto dobbiamo aspettare che il test di openoffice.org prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni (oltre la 9) Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice ;-)
Non vorrei smontare nessun mito qui, ma mi sa che l'ufficio per l'inovazione aparte, qui Open Office lo usiamo tutti da anni... altro che test...
Bye, Chris.
Chris Mair wrote:
Intanto dobbiamo aspettare che il test di openoffice.org prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni (oltre la 9) Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice ;-)
Non vorrei smontare nessun mito qui, ma mi sa che l'ufficio per l'inovazione aparte, qui Open Office lo usiamo tutti da anni... altro che test...
Mi aggiungo e dico che il trasporto pubblico della provincia autonoma di bolzano è tutto basato su linux e tecnologie aperte. Tutto dalle WS agli autobus.
http://www.roberto.foglietta.name/pub/lwe2k4/SAD_Foglietta_pubblicazione.pdf
Ciao,
On Mon, 25 Oct 2004 12:50:00 +0200 "Roberto A. Foglietta" roberto.foglietta@sad.it wrote:
Chris Mair wrote:
Intanto dobbiamo aspettare che il test di
openoffice.org
prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni
(oltre la
Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice
;-)
Non vorrei smontare nessun mito qui, ma mi sa che
l'ufficio
per l'inovazione aparte, qui Open Office lo usiamo tutti da anni... altro che test...
Mi aggiungo e dico che il trasporto pubblico della provincia autonoma di bolzano è tutto basato su linux e tecnologie aperte. Tutto dalle WS agli autobus.
il sistema che sta dietro alle macchinette verdi di sad... non centra con i desktop della ap e in provincia è molto complicato fare istallare nuovi prgrammi e per questo è importante che ci siano dei test .
http://www.roberto.foglietta.name/pub/lwe2k4/SAD_Foglietta_pubblicazione.pdf
Ciao,
Roberto A. Foglietta Analista Programmatore GNU/Linux SAD Trasporto Locale S.p.a. Corso Italia 13/N 39100 BOLZANO (I)
Tel. +39/0471-450.261 Fax +39/0471-450.253
http://www.lugbz.org/mailman/listinfo/lugbz-list LUGBZ is pcn.it-powered
mit freundlichen Grüßen
Martin Senoner http://www.emsis.it/
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Il giorno lun, 25-10-2004 alle 17:52 +0200, martin@emsis.it ha scritto:
il sistema che sta dietro alle macchinette verdi di sad... non centra con i desktop della ap e in provincia è molto complicato fare istallare nuovi prgrammi e per questo è importante che ci siano dei test .
Centra Martin centra, La Sad non usa software libero soltanto nelle macchinette verdi ma in tutto il loro sistema, compresi i desktop degli utenti. Io posso parlare perchè ho organizzato per loro i corsi di OpenOffice.org. E' vero che in provincia è tutto molto complesso ma Openoffice.org sono capaci di installarlo i miei allievi della prima... Forse un po' più di volontà non guasterebbe. Sap lo hanno installato in molto meno tempo senza fare tante storie malgrado il disaggio degli utenti. Bisogna dirle tutte.
Antonio Russo wrote:
Il giorno lun, 25-10-2004 alle 17:52 +0200, martin@emsis.it ha scritto:
il sistema che sta dietro alle macchinette verdi di sad... non centra con i desktop della ap e in provincia è molto complicato fare istallare nuovi prgrammi e per questo è importante che ci siano dei test .
Centra Martin centra, La Sad non usa software libero soltanto nelle macchinette verdi ma in tutto il loro sistema, compresi i desktop degli utenti.
Vero e il documento in questione ne parlava... ...inoltre *proprio* le macchinette verdi funzionavano anche senza linux! ;-)
Ciao,
ciao, ad essere sincero mi aspettavo piú risposte su questo argomento, sopratutto dal 'direttivo'. Direi anche che se il tema é scivolato un po OT....
Credo cmq che antonio si sbagli a definire vicino alla fine queste associazioni, visto che (come poi lui stesso afferma) sono molto attive in ambito politco e anche a livello Nazionale ce nè un estremo bisogno.
Karl dice che i centri di competenze non servono ma non sono molto d'accordo. Se una ditta non ha le competenze necessarie perché non puó chiedere in un posto organizzato dove dei professionisti possono dare delle risposte? e questo vale sia per il privato che per il pubblico.
saluti ~roberto
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On Thu, 2004-10-21 at 17:51, roberto palmarin wrote:
Karl dice che i centri di competenze non servono ma non sono molto d'accordo. Se una ditta non ha le competenze necessarie perché non puó chiedere in un posto organizzato dove dei professionisti possono dare delle risposte? e questo vale sia per il privato che per il pubblico.
per quello basta un elenco con delle ditte che sono davvero professionisti. un centro di competenze sempre ha bisogno anche delle persone che sono competenti. penso che quelle persone lavorino gia' da altre parti.
se una ditta non ha le competenze che servono, allora penso che sarebbe meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi dipendenti ai corsi (che esistono gia'). e per trovare dei corsi basta un elenco centralizzato e ben coordinato.
peter
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
Ciao Peter,
sono d'accordissiomo!
Anche se non e' cosi' facile come descritto nella E-Mail.
Se si fanno un elenco, serve gente che lo gestisca.
Chi e' competente per gestire un elenco e chi finanzia la gente che fa questo lavoro?
| per quello basta un elenco con delle ditte che sono davvero | professionisti.
Come si decide se una ditta e' competente?
| un centro di competenze sempre ha bisogno anche delle persone che sono | competenti. penso che quelle persone lavorino gia' da altre parti.
Se lavorono da qualche parte, non hanno tempo per gestire un elenco e probabilmente non sono piu' adatti a gestirlo in modo indipendente.
| se una ditta non ha le competenze che servono, allora penso che sarebbe | meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi dipendenti ai corsi (che | esistono gia'). | e per trovare dei corsi basta un elenco centralizzato e ben coordinato.
Di nuovo serve gente competente per gestirlo.
Ammettiamo il caso che qualcuno viene eletto per gestire gli elenchi. Quest'ultimo riceve un potere non indifferente. Percio' e' molto pericoloso far gestire elenchi (chiamiamoli albi), perche' chi gli gestisce sara' sottoposto ad una pressione non indifferente.
Penso che un unico centro di competenza sia pericoloso, datoche il potere a questo conferitovi e' troppo grande.
Penso che il concetto della rete di competenza, emmerso all'incontro [1]eSuedtirol a castel flavon, sia l'unica possibilita' per distribuire il potere su piu' centri, evitando cosi' il pericolo di avere un controllore incontrollato.
Io mi immagino un sistema del genere: I vari centri formerebbero una rete. Ogni centro ha i suoi criteri, che speriamo siano validi. Questa rete potrebbe poi venir usata come testimonianza di validita'.
Esempio: Se una ditta si vuol far finanziare con soldi pubblici nel nome del software libero un progetto, il progetto deve venir accettato da almeno 75% dei centri di competenza nella rete di competenza.
Stesso concetto potrebbe essere applicato agli stessi centri della rete.
Quest'idea mi e' venuta appena adesso scrivendo questa e-mail. Percio' prendetela solo come spunto. Critiche costruttive sono come sempre ben viste.
Happy hacking! Patrick
[1] http://member.lugbz.org/wiki/ESuedtirol-2004-10-01
- -- Save software competition, use Free Software like GNU/Linux! And visit http://www.lugbz.org the Linux User Group in South Tyrol
lugbz-list@lugbz.org (patrick) on Thu Oct 21 2004 at 18:58 +0000 wrote:
Penso che un unico centro di competenza sia pericoloso, datoche il potere a questo conferitovi e' troppo grande.
Penso che il concetto della rete di competenza, emmerso all'incontro [1]eSuedtirol a castel flavon, sia l'unica possibilita' per distribuire il potere su piu' centri, evitando cosi' il pericolo di avere un controllore incontrollato.
ciao a tutti, ho passato mezz'ora rinfrescante a leggere tutti i ragionamenti vostri sui funghi che crescono :-) ( la biodiversita' vale - almeno per il mio cervello - anche per i ragionamenti: solo dall'insieme dei ragionamenti diversi inizio ad intravedere l'insieme del problema. )
vi propongo di ragionare sulla seguente questione:
immaginate che a vostro nome e con la vostra fiducia ad un gruppo di persone si dia la possibilita' di approfondire, contattare, scrivere, fare non solo come volontari totali ma come volontari parziali ( con qualche gruzzolo di soldi ). cosa dovrebbe fare questo gruppo di persone ? di che cosa avrebbe bisogno per non perdersi in mille cose ?
aggiungo una contradizione intorno al concetto di "centro di competenza software libero" che non teoricamente non e' risolvibile: - il software libero si basa sulla libera cooperazione dove chiunque e' benvenuto a partecipare ( vedi wikipedia ). - come si fa a creare una struttura che poi dovrebbe decidere cosa e' software libero "autorizzato" e cosa e' gioco di ragazine/i ?
a parole la contradizione si rivolve con la parola "rete". ed io sono d'accordo con la parola, ricordandomi che la sostanza di qualsiasi rete sono le persone che la costituiscono, non gli strumenti tecnici di supporto.
inizia la giornata di lavoro buon lavoro - buona giornata toni
I centri di competenza non decidono cos'e sl ma vedono come si puo favorire il sl nei loro abienti (ap, imprese...)
:-)
Martin S.
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
martin@emsis.it wrote: | I centri di competenza non decidono cos'e sl ma vedono come | si puo favorire il sl nei loro abienti (ap, imprese...)
Si', ma indirettamente definiscono chi fa software libero e chi no.
Se ricevono competenze per favorire il software libero, per esempio con fondi, avranno da selezionare progetti. Decideranno perciò quale progetto è software libero e quale no.
Ovvio che, chi si e' guardato le licenze e si ha fatto una minima cultura della problematica, sara' capace di distinguere software libero da software proprietario senza centri di competenza. Purtroppo pero' la massa non sono i hacker GNU, ma gente che spesso non sa' neanche cosa e' software.
Questo vuol dire che un centro di competenza potrà senza grandi problemi distribuire i fondi sulla base di criteri, che forse ai hacker GNU non andrebbero neanche bene.
Percio' penso che la concentrazione delle competenze in un unico centro sia molto pericoloso e possa portarci grandi svantaggi. Se vien investito nei progetti sbagliati, vuol dire che i progetti non avranno successo e freneranno l'evoluzione complessiva.
Il potere non deve essere concentrato in un unica testa, ma deve essere distribuito, per garantire un autocontrollo.
Solo il caos puo' garantire l'ordine! ;)
Happy hacking! Patrick
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On Fri, 22 Oct 2004 18:50:49 +0200 Patrick Ohnewein patrick.ohnewein@lugbz.org wrote:
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
martin@emsis.it wrote: | I centri di competenza non decidono cos'e sl ma vedono come | si puo favorire il sl nei loro abienti (ap, imprese...)
Si', ma indirettamente definiscono chi fa software libero e chi no.
Se ricevono competenze per favorire il software libero, per esempio con fondi, avranno da selezionare progetti. Decideranno perciò quale progetto è software libero e quale no.
i vari centri di competenza hanno compiti differenti quello dell'eurac deve (lo dice anche una leggenazionale) invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su software Libero e formati liberi Il gruppo di lavoro della provincia deve puntare sui formati liberi ma ha anche il potere di indirizzare la provincia a rndere lieri i programmi che sono scritti per la provincia tutto nell'ottica dell'egov (come posso communicare via Internet con piu persone possibile) il guppo dei sindacati, secondo me, ha il compito di contollare i primi due Il centro del CAN ha il compito di creare cooperazione tra le imprese del software libero e di favorire l'uso di software libero tra le altre imprese del CAN
ci teno a precisare che secondo me la ap puo fare molto di piu pr i SL: Creare e fare creare nuovo software libero obbligando le isoftware house a rendere libero i software che producono per l'ap
saluti
Martin
i vari centri di competenza hanno compiti differenti quello dell'eurac deve (lo dice anche una leggenazionale) invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su software Libero e formati liberi
Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC. Qualcuno conferma?
Bye, Chris.
Il giorno sab, 23-10-2004 alle 13:29 +0200, Chris Mair ha scritto:
i vari centri di competenza hanno compiti differenti quello dell'eurac deve (lo dice anche una leggenazionale) invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su software Libero e formati liberi
Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC. Qualcuno conferma?
Speriamo che non ci caschi il soffito in testa!!! :-))
On Sat, 23 Oct 2004 13:29:30 +0200 Chris Mair list@1006.org wrote:
i vari centri di competenza hanno compiti differenti quello dell'eurac deve (lo dice anche una
leggenazionale)
invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su
software
Libero e formati liberi
Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC. Qualcuno conferma?
http://www.provinz.bz.it/LPA/news/news_d.asp?art=83807 (es wurde nicht nur bei der Eurac untezeichnet sondern ist auch dort angesiedelt)
Grüße Martin
Bye, Chris.
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Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC. Qualcuno conferma?
http://www.provinz.bz.it/LPA/news/news_d.asp?art=83807 (es wurde nicht nur bei der Eurac untezeichnet sondern ist auch dort angesiedelt)
eGovernment != Open Source, oder?
Bye, Chris.
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
Chris Mair wrote: | eGovernment != Open Source, oder? |
Ich sehe es als Aggregation:
class SustainableEGovernment {
~ Area eLearning; // danger, no one has to control this ~ Area eHealth; // danger, no one has to control this ~ Area eMed; // danger, no one has to control this ~ Area eVoting; // danger, no one has to control this ~ ...
~ Technology freeSoftware; // ensure freedom to society
}
Ein erweitertes Datenmodel könnte so aussehen:
class EGovernment {
~ Area eLearning; // danger, no one has to control this ~ Area eHealth; // danger, no one has to control this ~ Area eMed; // danger, no one has to control this ~ Area eVoting; // danger, no one has to control this ~ ... }
class ControlledSociety extends EGovernment {
~ // society controlled by the richest
~ Technology nonFreeAndPatentedSoftware;
}
class SustainableEGovernment extends EGovernment {
~ // everyone has the chance to study, innovate and help
~ Technology freeSoftware; // ensure freedom to society
}
OK. Soviel zur Abbildung der Gedanken eines Java Hackers ;)
Happy hacking! Patrick
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DAS Kompetenzzentrum in Südtirol ist das von der Eurac Alles andere würde ich eher als Arbeitsgruppe, Projektgruppe, runden Tisch, Netzwerk (CAN) bezeichnen
Verstehe schon, dass es etwas weit führt, aber was das Land zu Zeit macht, ist e-gov mit OS gleichzusetzen nach dem Motto (nicht ganz zu unrecht): Was hilft mir das beste e-gov, wenn viele Bürger wegen der verwendeten proprietären Software es nicht verwenden können
mfg Martin
On Mon, 25 Oct 2004 22:02:07 +0200 Chris Mair list@1006.org wrote:
Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC. Qualcuno conferma?
http://www.provinz.bz.it/LPA/news/news_d.asp?art=83807 (es wurde nicht nur bei der Eurac untezeichnet sondern
ist
auch dort angesiedelt)
eGovernment != Open Source, oder?
Bye, Chris.
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
martin@emsis.it wrote: | Verstehe schon, dass es etwas weit führt, aber was das Land | zu Zeit macht, ist e-gov mit OS gleichzusetzen nach dem | Motto (nicht ganz zu unrecht): | Was hilft mir das beste e-gov, wenn viele Bürger wegen der | verwendeten proprietären Software es nicht verwenden können
Falls das wirklich stimmt, bin ich sehr froh.
Das bedeutet, wir haben nicht um sonst viel Zeit in Aufklärungsarbeit investiert.
Ob ich dir da so einfach glauben kann, bin ich mir leider nicht sicher. Aber ich will mal positiv denken.
Happy hacking! Patrick
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Alla fine patrick non capisco se oltre ad essere favorevole alla creazione di molti centri quale pensi che sia il ruolo del lug in questi centri?
Cmq il valore che dai a questi centri mi sembra un po troppo esagerato.
.... esco e vado a comprarmi un elmetto da cantiere :)
Si', ma indirettamente definiscono chi fa software libero e chi no.
Se ricevono competenze per favorire il software libero, per esempio con fondi, avranno da selezionare progetti. Decideranno perciò quale progetto è software libero e quale no.
Questo vuol dire che un centro di competenza potrà senza grandi problemi distribuire i fondi sulla base di criteri, che forse ai hacker GNU non andrebbero neanche bene.
Percio' penso che la concentrazione delle competenze in un unico centro sia molto pericoloso e possa portarci grandi svantaggi. Se vien investito nei progetti sbagliati, vuol dire che i progetti non avranno successo e freneranno l'evoluzione complessiva.
Il potere non deve essere concentrato in un unica testa, ma deve essere distribuito, per garantire un autocontrollo.
Solo il caos puo' garantire l'ordine! ;)
Happy hacking! Patrick
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roberto palmarin wrote: | Alla fine patrick non capisco se oltre ad essere | favorevole alla creazione di molti centri quale pensi | che sia il ruolo del lug in questi centri?
Be' che io sia favorevole alla creazione di molti centri di competenza, non vuol dire che li vado a cercare. Preferisco pero' avere piu' centri invece di averne solo uno. Sono infatti convinto che le monoculture siano un male in se.
Il ruole del LUGBZ e', e secondo me lo rimmara' sempre, quello di rappresentare gli utenti e gli sviluppatori di software libero in provincia.
Gia' oggi il LUGBZ e' la porta alla communita' internazionale del software libero. Una porta che e' aperta per tutti e lo rimmara' sempre.
Essendo il LUGBZ indipendente e basato sul lavoro di volontariato, penso, che attualmente sia l'unico punto d'informazione indipendente in provincia. Purtroppo essere indipendenti non e' sempre facile. Se fossimo stati creati da un ente ricconosciuto come l'UNIBZ o l'EURAC, tutto sarebbe molto piu' facile. Ma non saremmo piu' indipendenti. Percio' e' meglio cosi!
Penso e spero venga anche ricconosciuto, che i centri di competenza sul software libero necessitano di qualcuno che rappresenti in modo indipendente gli utenti e gli sviluppatori del software libero.
I centri percio' devono tener conto e coinvolgere anche la communita'. La communita' oggi puo' essere rappresentata o dal LUGBZ, essendo la porta locale, oppure dalla FSFE.
| Cmq il valore che dai a questi centri mi sembra un po | troppo esagerato.
Il valore che do' io non ha grande peso. Si deve poi vedere il valore che verra' dato dalle persone in provincia.
Se i centri di competenza favoriscono solo progetti basati su software non libero, vuol dire che e' un grande svantaggio per chi fa e usa software libero.
Oggi come oggi molti progetti non liberi vengono favoreggiati. Noi lo possiamo criticare e qualche volta riusciamo anche a istruire la gente, del pericolo per la societa', che deriva dall'uso di software non libero in certi ambieti. Devo sempre pensare all'eVoting. Se uso un sistema col quale decido, chi mi rappresentera' per 4 o piu' anni, voglio perlomeno poter accertarmi o far accertare, che il sistema non abbia delle buche.
Non possiamo pero' cambiare il fatto, che anche software non libero venga favoreggiato. Una cosa che pero' non voglio vedere e', che venga finanziato lo sviluppo e l'introduzione di software non libero nel nome di Open Source o Free Software!
| .... esco e vado a comprarmi un elmetto da cantiere :)
Comprati anche un megafono e istruisci la gente su cosa e' software libero.
Happy hacking! Patrick
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Il giorno dom, 24-10-2004 alle 13:17 +0200, Patrick Ohnewein ha scritto:
Il ruole del LUGBZ e', e secondo me lo rimmara' sempre, quello di rappresentare gli utenti e gli sviluppatori di software libero in provincia.
Gia' oggi il LUGBZ e' la porta alla communita' internazionale del software libero. Una porta che e' aperta per tutti e lo rimmara' sempre.
Essendo il LUGBZ indipendente e basato sul lavoro di volontariato, penso, che attualmente sia l'unico punto d'informazione indipendente in provincia. Purtroppo essere indipendenti non e' sempre facile. Se fossimo stati creati da un ente ricconosciuto come l'UNIBZ o lI'EURAC, tutto sarebbe molto piu' facile. Ma non saremmo piu' indipendenti. Percio' e' meglio cosi!
Penso e spero venga anche ricconosciuto, che i centri di competenza sul software libero necessitano di qualcuno che rappresenti in modo indipendente gli utenti e gli sviluppatori del software libero.
I centri percio' devono tener conto e coinvolgere anche la communita'. La communita' oggi puo' essere rappresentata o dal LUGBZ, essendo la porta locale, oppure dalla FSFE.
Sulla questione della rappresentatività del LUG io non sono d'accordo e spiego il perché. Il LUG si è costituito come associazione di utenti con lo scopo di diffondere il sistema operativo GNU/Linux e il software libero in generale ma non ha mai ricevuto da parte della comunità di sviluppatori nessun mandato di rappresentazione, il LUG quanto tale non ha mai sviluppato del software libero e non possiede nessun diritto su alcun programma per ellaborazione dati distribuito sotto licenza libera. Inoltre in questo modo si chiude la porta ad eventuali associazioni che in futuro si vogliano costituire, magari con altri scopi (associazioni di imprenditori, associazioni di sviluppatori, associazioni di enti pubblici, ecc.) ma altretanto legitime e magari più rappresentative. Che il LUG si autoproclami rappresentante a livello locale della comunità sinceramente mi sembra una pretesa un po' fuori luogo. La stessa cosa vale per Assoli, ILS, Consorzio e le altre associazioni locali o nazionali. L'unico ente in grado di rappresentare più o meno la comunità del software libero è a mio avviso la FSF, non perchè siano i più vecchi ma perché sono gli unici a detenere il copyright di una gran parte del software libero attualmente distribuito sotto licenza GPL, e quindi oltre all'attività svolta negli ultimi 20 anni hanno la rappresentanza legale davvanti ad una corte. Questo diritto sacrosanto non nasce di una autoproclamazione ma dalla libera cessione di diritti da parte degli stessi sviluppatori. Sono due cose ben diverse ed addiritura è la stessa FSF a ribadirlo, dicendo che loro non rappresantano la comunità del SL, ma solo una parte di essa. Inoltre la struttura legale di FSF è abbastanza solida e non c'è pericolo di "colpo di mano", con lo attuale statuto del LUG questa pretesa oltre che esagerata la trovo pericolosa, vi ricordo che all'ultima assemblea che ha avuto il compito di scegliere il direttivo eravamo presenti 22 persone, basta che qualche "mitico" (e tutti sanno chi sono) si presenti alla prossima assemblea accompagnato di 10 o 15 persone e si cambia direttivo in un colpo. Io sono più per le persone che per le strutture, come si sta dimostrando in questi giorni chiunque è in grado di mettere in piede una struttura anche se di SL non ha mai nemmeno sentito parlare. Su questo piano i conti sono diversi perche nessuno può togliere alle persone la loro carriera e la loro esperienza a favore di un determinato modello. Io sono d'accordo con te Patrick quando dici che è meglio avere più centri di competenza per evitare di avere il potere concentrato in una sola mano e in questo modo potersi controllare a vicenda, credo però che la stessa cosa valga anche per le associazioni, non ci dobbiamo dimenticare che le linee di pensiero all'interno del movimento sono tante: softwareliberisi, opensourcisti, aziendalisti, statisti, pro-legge, contro-legge, ecc. E l'idea della associazione unica (associazione di raccolta) se pur comoda al raggiungimento di certi obiettivi va contro i nostri principi.
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| [...] E l'idea della associazione unica | (associazione di raccolta) se pur comoda al raggiungimento di certi | obiettivi va contro i nostri principi.
Neanch'io parlo di un esclusiva.
Ma, se oggi mi vien chiesto, chi in provincia possa rappresentare la communita' del software libero, io gli rispondo senza pensarci due volte, che e' il LUGBZ.
Se parli di aspetti legali. Guarda che il LUGBZ non deve diffendere progetti di software libero in tribunale. Questa responsabilita' e' e rimmara' del copyright holder.
I sviluppatori GNU hanno la possibilita' di cedere il loro copyright alla FSF, in modo che l'FSF possa diffendere i diritti davanti ad un tribunale. Questo compito lo fa' egregiamente e non penso servi un associazione locale.
Se altri progetti si uniscono per fare una cosa simile ben venga. Il LUGBZ non lo vuol' e non lo puo' fare.
Nella communita' ci sono infatti molti di questi rappresentanti. Una delle piu' note e' forse l'Apache Software Foundation, che rappresenta tutti i progetti su Apache.org.
Forse in un indomani ci sara' una BZ Software Foundation :) Anche se e' molto improbabile, perche i limiti territoriali nello sviluppo del software libero non esistono.
I limiti territoriali non esisterebbero neanche nella rappresentanza della communita', ma nascono da un bisogno pratico. Datoche non possiamo avere Stallman ogni giorno a Bolzano, e neanche Georg ha il tempo. Nascono associazioni che concentrano il loro lavoro su una certa zona.
Su territorio nazionale ci sono AsSoLi e il chapter italiano della FSFE. Su territorio europeo e direi anche asiatico c'e' la FSFE e in America c'e' la FSF.
Questo non vuol dire che in provincia la FSFE non sia gradita o che il LUGBZ non possa lavorare con AsSoLi o altri.
La collaborazione c'e' stata e ci sara' anche in futuro.
Un simbolo attuale della cooperazione nella communita' e' proprio l'SFScon2004, che viene sostenuta dalla FSFE e dal progetto Debian. C'e' una collaborazione molto buona nella communita' e non ci si vuole mica escludere o combattere. Anzi ogni aiuto e' ben visto.
Se domani nasceranno nuove associazioni il LUGBZ sara' il primo a cedere a loro lavori e responsabilita', che attualmente non saprebbe a chi potrebbero essere cedute.
La communita' e' una rete e come rete deve essere gestita. Devono pero' nascere ancora molti nodi per tessere la rete in provincia. Toni leggendo questo, mi sa' che mi definira' un lilliputiano ;)
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Il giorno dom, 24-10-2004 alle 18:20 +0200, Patrick Ohnewein ha scritto:
Neanch'io parlo di un esclusiva.
Ma, se oggi mi vien chiesto, chi in provincia possa rappresentare la communita' del software libero, io gli rispondo senza pensarci due volte, che e' il LUGBZ.
Cosa intendi con rappresentare la comunità del SL? Io non ti seguo. Provo a girare la questione e vediamo se la mia idea rende. Cosa diresti te se domani la Università di Bolzano uscisse pubblicamente a dire noi rappresentiamo la comunità dell'Open Source, abbiamo fatto il progetto COSPA che fino a prova contraria è il progetto di ricerca europeo più significativo e quindi ci sentiamo di affermare che siamo in grado di rappresentare a tutti gli utenti di software OS. Oppure La Formazione Professionale potrebbe dire noi siamo stati gli unici a formare più di 200 amministratori di sistema e oltre 30 sviluppatori di software libero, dunque abbiamo il diritto di rappresentarli e ogni volta che parliamo lo stiamo faccendo a nome della comunità.
Pur facendo parte dell'ultima istituzione io sarei il primo ad incazzarmi, ma se ho interpretato bene il tuo ragionamento chiunque abbia a che fare con software libero potrebbe dichiararsi rappresentante della comunità.
Non ti ho dato inoltre due esempi a caso, ma due istituzioni non-profit quale il LUGBZ.
I limiti territoriali non esisterebbero neanche nella rappresentanza della communita', ma nascono da un bisogno pratico. Datoche non possiamo avere Stallman ogni giorno a Bolzano, e neanche Georg ha il tempo. Nascono associazioni che concentrano il loro lavoro su una certa zona.
Su territorio nazionale ci sono AsSoLi e il chapter italiano della FSFE. Su territorio europeo e direi anche asiatico c'e' la FSFE e in America c'e' la FSF.
Io posso parlare per Assoli e dirti che codesta associazione non vuole rappresentare nessuno tranne i suoi soci. Un conto è la difesa a livello nazionale degli interessi del software libero e un altro molto diverso è autodenominarsi rappresentanti della comunità nazionale. Assoli non rappresenta nessuno, quando parla lo fa per se, e conoscendo gli altri membri credo che questa è una cosa che non vorrà mai fare.
Per il resto sono d'accordo con te e così è come ha sempre funzionato. Sulla questione della rappresentanza credo che sia l'ultima cosa della quale la comunità abbia bisogno.
PS: devo ringraziare di nuovo Toni per aver lanciato questo interessante argomento.
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Antonio mi sai dare una risposta alle seguenti domande?
Quali persone fanno parte della communita' locale del software libero?
Dove si ritrova a discutere la maggior parte delle persone della communita' del software libero in provincia?
Chi non fa ancora parte della communita' e vuol informarsi su questioni tecniche e/o philosophiche riguardanti il software libero, nella nostra provincia dove puo' andare?
Chi si impegna da anni a diffondere la cultura del software libero e a diffenderla da mal' interpretazioni?
E come ultima domanda: Communita' per te cosa e'? E' un progetto che ha ricevuto una marea di euro dall'UE e che ha una data di scadenza o sono le persone che si ritrovano e che lo fanno perche' sono convinte di fare una cosa giusta?
Happy hacking! Patrick
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Il giorno lun, 25-10-2004 alle 08:31 +0200, Patrick Ohnewein ha scritto:
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Antonio mi sai dare una risposta alle seguenti domande?
No, come buon politologo ho solo domande mai risposte :-) Ma anche frasi provocatorie, metti che la risposta alle tue domande fosse il LUGBZ, cosa cambia? Questo non ci da diritto a dichiararci rappresentanti della comunità, basta che una persona dica che non si sente rappresentata dal LUGBZ e ci casca l'asino. Concordo con Paolo che ci definisce punto di riferimento, una cosa molto diversa.
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Antonio Russo wrote: | No, come buon politologo ho solo domande mai risposte :-)
A scusa come buon hacker sono abituato a cercare le risposte. ;)
| Ma anche frasi provocatorie, metti che la risposta alle tue domande | fosse il LUGBZ, cosa cambia? Questo non ci da diritto a dichiararci | rappresentanti della comunità, basta che una persona dica che non si | sente rappresentata dal LUGBZ e ci casca l'asino. Concordo con Paolo
Invece no. Se si vuol rappresentare, che lo faccia!
| che ci definisce punto di riferimento, una cosa molto diversa.
Grazie Paolo. Appunto io come tedesco un po crucco, non sempre riesco ad esprimermi puntualmente.
Il LUGBZ rappresenta gli utenti e gli sviluppatori di software libero locali, che si fanno rappresentare dal LUGBZ. La via piu' semplice e' ovviamente aderire come socio al LUGBZ.
E vuol essere un punto di riferimento per la comunità del SL in provincia.
Se poi c'e' chi, si vuol far rappresentare da qualcun'altro o da solo, ben' venga. Ma per favore, che si alzi dassolo!
Per quanto riguarda il pericolo di perdere l'indipendenza, concordo con Roberto. E' una questione molto importante, che non deve essere presa troppo alla leggera.
Ne discuteremo anche alla riunione domani sera. Purtroppo l'organizzazione del SFScon2004 attualmente ci ruba ogni minuto, percio' non e' facile trovare il tempo.
Happy hacking! Patrick
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Patrick Ohnewein wrote:
Per quanto riguarda il pericolo di perdere l'indipendenza, concordo con Roberto. E' una questione molto importante, che non deve essere presa troppo alla leggera.
Apro una questione che alcuni preferiscono etichettarla come una questione "personale" perchè in questo modo ne riducono la portata ma credo invece sia di interesse per molti perchè se sostituamo i soggetti il discorso rimane perfettamente valido anche se generale.
Da quando MOLTE PERSONE COMUNI conoscono linux il fatto che l'associazione LUGGE sia linkata nelle pagine di ILS riduce la nostra rapresentatività infatti sebbene non vi sia scritto da nessuna parte che ILS rappresenti i LUGs è anche vero che la maggioranza delle persone (giornalisti, sponsor, etc. etc.) lo pensa fermamente.
A questo punto è inutile dire "i più sbagliano" occore valutare quanto, in questo caso specifico, aderire anche solamente con una presentazione del LUG sulle pagine di ILS porti vantaggi corrispondenti alla parziale perdita di individualità. In particolare è successo che uno sponsor non volesse trattare con i LUGGE seppur è un'associazione come ILS perchè preferiva farlo a livello nazionale attraverso ILS. Lo sponsor evidentemente non ha capito che ILS non può prendere accordi per noi da cui ne deriva che lo sponsor sta perdendo parte del suo tempo e noi parte della nostra credibilità.
Ora se s/LUGGE/LUG/g e s/ILS/XXX/g abbiano un esempio valido che può essere esteso e generalizzato. Purtroppo è un problema che presto vedrò di affrontare con i soci del LUGGE ma temo si porrà nei medesimi termini anche per gli altri LUG in particolare quelli che sono associazioni e che avrebbero tutto il diritto di stabilire con altre associazione un dialogo a pari dignità e non subordinato.
Contro questo punto di vista rema ovviamente l'abitudine ad avere determinati riferimenti e modi di fare LUG che IMHO sono davvero antichi.
Sono daccordo con Patrick dicendo che i centri devono essere molti ma i riferimenti pochi. I riferimenti sono sicuramente Assoli per l'italia e FSF Europa per l'europa. Ma entrambe riguardano il software libero non i LUGs come associazioni e gruppi.
Questo per dire che non solo nella Provincia di Bolzano c'è il problema di riorganizzarsi... ma anche a livello nazionale IMHO. Quando scegliemmo il dominio di primo livello per il LUGGE scegliemmo .net perchè l'idea di organizzare i LUGs come una rete piuttosto che con un contenitore nazionale mi sembrava assai più democratica e vicina allo spirito del Software Libero.
Dopo tutto i contenitori sono fatti per "contenere" cioè limitarsi mentre le reti sono fatte per mettere in comunicazioni molti centri. Le persone si riuniscono i gruppi (in questo caso di utenti) come un fatto naturale di appartenere ad una comunità. Le associazioni sono in grado di rappresentare gruppi di persone ma non fa senso che le associazioni si accorpino. Però IMHO fa senso che stabiliscano una rete di collaborazione attraverso il quale possano avere un impatto unitario sulla società ma conservando la loro individualità come centri diversi.
Oltrettutto in questo modo se ci sono molti centri significa che nessuno può comprarli e/o farsi eleggere dai parenti/amici in ognuno di questi gruppi. Ergo grarantisce la democraticità.
Ciao,
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E bravo!
Patrick
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On Mon, 2004-10-25 at 19:14, Antonio Russo wrote:
Antonio mi sai dare una risposta alle seguenti domande?
basta che una persona dica che non si sente rappresentata dal LUGBZ e ci Concordo con Paolo che ci definisce punto di riferimento, una cosa molto diversa.
non vi pare che questa discussione non e' altro che pedanteria.
i partecipanti di una "rete di competenza" si interessano se un possibile rappresentativo del lugbz e' la' per rappresentare una comunita' o un associazione o un punto di riferimento?
il lug nei ultimi anni era l'unica associazione locale che si occupava di software libera. penso che quel fatto basta per giustificare una possibile partecipanza datoche' il lug ha un po' di esperienza in questa tematica, che potrebbe essere utile anche per una rete.
?
peter
--- Peter Warasin Peter.Warasin@darkrealms.org ha scritto:
non vi pare che questa discussione non e' altro che pedanteria.
Secondo me è etica e non pedanteria, se non ti interessa non leggerla.
Domani buona riunione e buon lavoro a tutti.
ciao ~roberto
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roberto palmarin wrote:
--- Peter Warasin Peter.Warasin@darkrealms.org ha scritto:
non vi pare che questa discussione non e' altro che pedanteria.
Secondo me è etica e non pedanteria, se non ti interessa non leggerla.
Le associazioni rappresentano solo i loro soci e si dovrebbero ben guardare da rappresentare chiunque altro.
Però mi pare che sia ampiamente emerso che il concetto diffuso da Patrick sia "il LUGBZ rappresenta un riferimento per tutti quelli che si interessano di software e di software libero".
Essere dei riferimenti per gli altri non è "un'autoproclamazione" e non dovrebbe esserlo. È un merito che gli altri ci riconoscono. Perciò se vogliamo mettere i puntini sulle i allora consiglio a Patrick di usare una frase simile:
"noi del LUGBZ abbiamo fatto tutto quanto il possibile da anni a questa parte perchè in provincia chi si occupa di software guardasse a noi come un riferimento nel software libero".
+/- così non dovrebbe urtare nessuno e anche etico.
Ciao,
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Roberto A. Foglietta wrote: | "noi del LUGBZ abbiamo fatto tutto quanto il possibile da anni a questa | parte perchè in provincia chi si occupa di software guardasse a noi come | un riferimento nel software libero".
Ci serve aiuto per i lavori PR, saresti disponibile? Non e' uno scherzo.
Happy hacking! Patrick
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Patrick Ohnewein wrote:
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Roberto A. Foglietta wrote: | "noi del LUGBZ abbiamo fatto tutto quanto il possibile da anni a questa | parte perchè in provincia chi si occupa di software guardasse a noi come | un riferimento nel software libero".
Ci serve aiuto per i lavori PR, saresti disponibile? Non e' uno scherzo.
Sono disponibile. Puoi anche chiamarmi in ufficio. Fra l'altro lavoro con uno dei vostri soci che mi ha riferito che voi di BZ avete avuto lo stesso nostro problema con lo stesso sponsor XXX! ;-)
Ciao,
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Roberto A. Foglietta wrote: | Sono disponibile. Puoi anche chiamarmi in ufficio. | Fra l'altro lavoro con uno dei vostri soci che mi ha riferito che voi | di BZ avete avuto lo stesso nostro problema con lo stesso sponsor XXX! | ;-)
Si.
Ma datoche non riesco a seguire tutti i thread sulla ML LUG non so come e' l'ultimo stato della discussione.
Ieri pero' HAL mi ha contattato, vediamo...
Ma non mi illudo, oramai e' tardissimo e dobbiamo chiudere entro domani.
Happy hacking! Patrick
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Patrick Ohnewein wrote:
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Roberto A. Foglietta wrote: | Sono disponibile. Puoi anche chiamarmi in ufficio. | Fra l'altro lavoro con uno dei vostri soci che mi ha riferito che voi | di BZ avete avuto lo stesso nostro problema con lo stesso sponsor XXX! | ;-)
Si.
Ma datoche non riesco a seguire tutti i thread sulla ML LUG non so come e' l'ultimo stato della discussione.
Io mi sono tolto così ho tagliato la testa al toro. A breve chiederò ai soci se desiderino ancora essere linkati nella pagina di ILS e attività. La mia conclusione è che sia inutile discutere, a questo punto hanno annusato il grano e l'ultima cosa che vorranno è mollare la presa.
Immagina la provincia di Bolzano senza "autonoma" davanti e hai bello che fatto il paragone. Alla provincia di Genova arrivano i soldi quando i politici locali vanno d'accordo con quelli di Roma, altrimenti ciccia!
Perciò o si accettano le cose come stanno, cioè si accetta un'amministrazione centrale fatta da altri oppure ce ne andiamo per la nostra strada e un modo di collaborare lo cerchiamo/facciamo dal basso.
Ieri pero' HAL mi ha contattato, vediamo...
Non so chi è HAL :-(
Ma non mi illudo, oramai e' tardissimo e dobbiamo chiudere entro domani.
Può anche darsi che qualcuno dentro a ILS abbia letto questo thread e si assicuri di mandarvi uno sponsor per continuare a tenere diviso il fronte dei malcontenti... ma tanto è una politica che non porterà molto lontani. Perchè comunque i fatti sono fatti e le caramelle li addolciscono ma non li cambiano.
I lug che non sono associazioni possono anche starsene: in cambio ottengono m-list, spazio web, cd, e adesivi. Ma i lug che sono associazioni IMHO devono puntare almeno 2 obbiettivi concreti:
# rappresentarsi (e non delegare la rappresentanza) da se stesse perchè i soci pagano e si iscrivono per essere rappresentati da persone che possono incontrare ogni settimana e non da gente che si/no vedranno una volta all'anno se va bene o mai se va male.
# gestire in prima persona le sponsorizzazioni in cui sono coinvolti o per lo meno avere un controllo diretto degli accordi con gli sponsor.
Tiriamo le somme, e permettimi un poco di pessimismo, anche se forse le cose sono migliori di come le prospetto. Cosa fa ILS?
a) organizza il linuxday presentandolo alla stampa e publicando le linee guida che i lug devono rispettare (le quali fra l'altro restringono le possibilità di sponsorizazzioni) altrimenti ILS mediante un comitato interna li giudica "cattivi" e li estranea dalle sucessive manifestazioni. Ergo, dal di fuori: ILS *fa* il linuxday.
b) Attraverso il linuxday raccoglie fondi ma forse questa è la cosa meno importante dopo tutto. Il fatto che li raccolga SOLO ILS è invece più preoccupante.
Come usa questi fondi?
1) per mantenere knoppils e diffonderla, insieme alla loro immagine 2) per mantenere i loro server e i mirror di debian 3) direttamente o indirettamente per sostenere i gruppi non organizzati
C'è forse una minima possibilità che sostenga i lug organizzati? Perchè dovrebbe farlo? Poi magari si ritrova a dover dialogare alla pari con altre associazioni. Meglio che i lug restino gruppi non organizzati.
In buona sostanza noi LUG si fa il linuxday e ILS l'organizza per diffondere capillarmente la sua "autorevolezza". Ora che ILS sia autorevole mi può anche stare bene quello che non mi sta bene è la seguente proposizione:
Abbiamo noi lug modo di intervenire in ILS in modo che sia un'associazione democratica e rappresentativa di almeno di molti? Abbiamo cioè la possibilità di bilanciare con la nostra influenza il loro operato?
No. Perchè no?
Perchè la strada (intrapresa da alcuni) sarebbe quella di associarsi ma se anche ci associassimo tutti alla fine saremmo in moltissimi ed il voto di ognuno dei quali varrebbe poco o nulla. Abbiamo già i lug da mandare avanti e alla fine come accade come nelle democrazie NON-LOCALI vincono le cordate/partiti più che le persone.
Indirettamente ci fai capire tu stesso che la lista lugs non è più fruibile da persone impegnate in faccende locali e urgenti... ...accettano di dare parola a CHIUNQUE invece di riservare almeno la scrittura ai rappresentanti dei gruppi. Come si fa a seguire?
ILS non è un problema. Il problema dei LUG (se lo abbiamo) è quello che fatto il passo di autoderminazione locale dobbiamo ancora fare il passo di coordinamento nazionale. ILS sta semplicemente riempiendo questo "buco". Il buco però è un nostro difetto non un loro.
Tutto questo *a prescindere* dal fatto che il modo con cui gestiscono sponsor e risorse di rete *IMHO* non è affatto trasparente ed univoco. L'anno scorso ci hanno mandato CD di software proprietario e pubblicità commerciale ma quest'anno ci dicono che "non si fa così..."
Tutto questo *a prescindere* dal fatto che soci storici di ILS che hanno aderito al gruppo LUGGE sono stati silenziosamente dimenticati da ILS e non hanno più ottenuto risposta alle loro richieste di rinnovo!
Sottolineo _a prescindere_ perchè noi del LUGGE siamo forse la pecora nera d'italia come supporto morale ad ILS e probabilmente ILS ricambia.
Ciao,
Ciao a tutti, ringrazio anch'io Toni, perché adesso posso prendere la mia bici e venire a lavorare con l'elmetto consigliato da Antonio e il megafono consigliato da Patrick... :-)
Per quanto riguarda il confronto Lug e altre istituzioni io penso che che il Lug qui da noi é l'UNICA Associaz che é nata con lo scopo di diffondere il SL e non di fare formazione o istruzione o profitto... ecc ecc come formaz Profess UnivBz ecc ecc. Quindi essendo il Lug una delle porte per accedere al SL perché non lasciarla aperta ai vari centri di competenze?
il problema che vedo é se uscire da questa porta e partecipare ai vari centri o no. Ripeto che uscire e andare a far parte di centri di competenze di carattere "profit" non sia corretto per il lug. Questioni di indipendenza e anche di rappresentativitá. Se i vari centri "profit" hanno bisogno di un rappresentante che conosca il SL vanno da una ditta che si occupa di SL e pagano una consulenza.
Se il centro é "no-profit" allora il discorso puó essere differente.
saluti ~roberto
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roberto palmarin wrote: | Ciao a tutti, | ringrazio anch'io Toni, perché adesso posso prendere | la mia bici e venire a lavorare con l'elmetto | consigliato da Antonio e il megafono consigliato da | Patrick... :-)
Haha, mandaci una foto! :)
| Per quanto riguarda il confronto Lug e altre | istituzioni io penso che che il Lug qui da noi é | l'UNICA Associaz che é nata con lo scopo di diffondere | il SL e non di fare formazione o istruzione o | profitto... ecc ecc come formaz Profess UnivBz ecc | ecc.
Daccordissimo!
| Quindi essendo il Lug una delle porte per accedere al | SL perché non lasciarla aperta ai vari centri di | competenze?
Ecco.
| il problema che vedo é se uscire da questa porta e | partecipare ai vari centri o no. | Ripeto che uscire e andare a far parte di centri di | competenze di carattere "profit" non sia corretto per | il lug. Questioni di indipendenza e anche di | rappresentativitá.
Secondo te, se il LUGBZ manda un suo rappresentante a vari centri di competenza, ne diventa dipendente?
Una discussione del genere l'ho avuta tempo fa sul fatto di richiedere contributi alla provincia. Mi hanno avvertito che se si prendono contributi, si diventa dipendenti. Puo' essere vero questo, ma abbiamo dimostrato che anche se quest'ultimo anno l'ufficio della cultura ci ha dato dei contributi, noi saremo sempre grati, ma mai ci faremo dettare cosa dire o fare!
| Se i vari centri "profit" hanno bisogno di un | rappresentante che conosca il SL vanno da una ditta | che si occupa di SL e pagano una consulenza.
Da quale ditta potrebbero andare? E sei sicuro che vogliano pagare un consulente, che se fa bene il suo lavoro, avra' molto da criticare?
Inoltre non sono convinto che una ditta possa rappresentare la philosofia di una communita' piu' grande della ditta stessa.
Come anche il LUGBZ rappresenta i suoi soci. La differenza consiste pero' nel fatto, che il LUGBZ lo fa per convinzione (vincolate anche da uno statuto).
| Se il centro é "no-profit" allora il discorso puó | essere differente.
Be' non vedo la differenza. La vedrei se la domanda fosse la seguente: Il LUGBZ vuol integrarsi con un centro? Ma la domanda reale e': Il LUGBZ puo' rappresentare la communita' del software libero in provincia nei vari centri?
Penso che attualmente in provincia solo il LUGBZ abbia la capacita' di istruire sugli aspetti philosofici del software libero. Inoltre il LUGBZ fa parte della communita' internazionale del software libero e non ha nessun problema a portare rappresentanti come l'FSF, FSFE, Debian, ecc.
Vorrei pero' precisare che mi trovi daccordo col fatto, che il LUGBZ deve conservare la sua indipendenza!
Happy hacking! Patrick
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Secondo te, se il LUGBZ manda un suo rappresentante a vari centri di competenza, ne diventa dipendente?
Primo se riceve dei soldi la cosa é delicata, secondo se il centro da delle direttive queste diventano indirettamente anche quelle proposte o appoggiate dal Lug. il che non é giusto soprattutto se ci sono collegamenti di tipo partitico.
Da quale ditta potrebbero andare?
perché non esistono ditte/persone che hanno competenze nel SL? e se non esistono qui a Bz vanno da un'altra parte e cmq questo non é un problema ns.
Inoltre non sono convinto che una ditta possa rappresentare la philosofia di una communita' piu' grande della ditta stessa.
un centro di competenze "profit" lo vedo molto piú tecnico che filosofico.
Il LUGBZ puo' rappresentare la communita' del software libero in provincia nei vari centri?
Io penso possa essere una delle voci, ma se ce ne sono altre tipo AsSoLi o FSF meglio ancora. ....e se si entra in una "profit" chi del Lug partecipa? i soldi che in caso incassa dove vanno? la persona che rappresenta il lug magari lavora da qualche parte.. come gestire il "conflitto di interessi"? ecc ecc
Io resto sempre convinto che per stare lontano da tutti questi problemi non si deve partecipare.
ciao ~roberto
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Il giorno lun, 25-10-2004 alle 12:15 +0200, roberto palmarin ha scritto:
perché non esistono ditte/persone che hanno competenze nel SL? e se non esistono qui a Bz vanno da un'altra parte e cmq questo non é un problema ns.
Ohh, finalmente qualcuno che chiama le cose col loro nome! Il problema dell'assistenza o della migrazione lo deve risolvere il mercato e non la provincia attraverso i centri di competenza. Quello che si invece *deve* fare la provincia è distribuire i documenti in formati liberi e porre fine ai finanziamenti indiretti. Un esempio di finanziamento indiretto è stato dato in questa lista: le scuole usando del software proprietario continuano a buttare benzina sul fuoco.
Antonio Russo wrote:
Il giorno dom, 24-10-2004 alle 18:20 +0200, Patrick Ohnewein ha scritto:
Neanch'io parlo di un esclusiva.
Ma, se oggi mi vien chiesto, chi in provincia possa rappresentare la communita' del software libero, io gli rispondo senza pensarci due volte, che e' il LUGBZ.
Cosa intendi con rappresentare la comunità del SL? Io non ti seguo.
Comprendo e condivido l'urgenza nel voler puntualizzare l'uso di termini e di espressioni inesatte per evitare fraintendimenti.
D'altra parte bisogna cercare, con un po' di flessibilità, di interpretare quanto l'altro voleva dire aiutandolo ad aggiustare il tiro.
Immagino (correggimi Patrick se sbaglio) che tu volessi dire che "il LUGBZ vuole rappresentare un punto di riferimento per la comunità del SL in Provincia".
Saluti, Paolo.
Premetto che i centri di competenze non garbano neppure a me, ma penso che le libertá siano semre da rispettare.
ora Peter dice
un centro di competenze sempre ha bisogno anche delle persone che sono competenti. penso che quelle persone lavorino gia' da altre parti.
E allora? il lavoro dei "competenti" per 1 giorno alla settimana sará quello di essere consulente per il centro.
se una ditta non ha le competenze che servono, allora penso che sarebbe meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi dipendenti ai corsi (che esistono gia').
Ma guarda che le ditte non hanno mica sempre dipendenti nel ramo infomatico! e neppure i soldi per mandarli ai corsi! Faccio un esempio banale: Un commercialista deve aggiornare il suo parco HW e SW, Viene a sapere che l'ordine dei commercialisti sponsorizza un centro di competenze OS. Allora si rivolge a loro che gli daranno i giusti consigli. Dove sta il problema?
Patrik parla di rete di centri..... giá mi piacciono poco i centri figurarsi le reti. L'esmepio poi che poni non lo capisco, forse non ho capito bene cosa sono questi centri. Una ditta che finanzia con soldi pubblici?
Antonio parla di salto di qualitá, e credo che abbia ragione, o cmq serve qualcuno che rappresenti politicamente il SL.
ciao ~roberto
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Il giorno gio, 21-10-2004 alle 17:51 +0200, roberto palmarin ha scritto:
Credo cmq che antonio si sbagli a definire vicino alla fine queste associazioni, visto che (come poi lui stesso afferma) sono molto attive in ambito politco e anche a livello Nazionale ce nè un estremo bisogno.
Forse mi sono spiegato male, cerco di ritarare il discorso. Io non sto decretando la fine delle associazioni, ma credo sinceramente che *questo tipo* di associazioni non rispondono più alle attuali esigenze. Prendiamo in considerazione i LUG. Lo stesso nome sta ad indicare che tipo di associazione sia e penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che i diversi LUG non sono nati ne come gruppo di presione politica, ne come gruppo di imprenditori ne come organizzatori di eventi della portata di SFScon. Nella maggior parte dei casi 5 o 6 persone che usavano GNU/Linux si sono agregate con il semplice scopo di raccontare ad altre persone quanto figo era il loro sistema operativo, aiutarsi mutuamente e organizzare qualche evento per 20/30 persone solitamente legato all'installazione. E' parzialmente vero quello che dice Karl, oggi come oggi tutti parlano e nessuno migra, e dico parzialmente perche io qualche migrazione la sto vedendo. Ma mi permetto di ricordare che 3 anni fa non ci cagava nessuno e a dimostrare quel che dico ci sono le statistiche. Al primo Linux Day non si è vista neanche l'ombra di un giornalista, al secondo è venuto Peter Goeller della Südtiroler Wirtschaftszeitung e una giornalista di TGA, al terzo siamo usciti nell'Alto Adige, Dolomiten, RAI italiana e tedesca e TGA. Il numero dei presenti anche parla da solo. Mi sembra più che evidente che la situazione è cambiata in un modo che almeno io non me lo sarei mai aspettato, e questo è un dato di fatto. Allora io non sto dicendo che bisogna chiudere le associazioni e restare a casa ad aspettare che mamma provincia si decida ad installare Apache attraverso il Centro di Competenze Spifetepaf, ci mancherebbe altro!! Sto semplicemente dicendo, è non la prima volta che lo farò e non sarà sicuramente l'ultima, che le associazioni così come sono non vanno bene, per una serie di motivi che cercherò di specificare:
- Le persone non siamo più le stesse, ci sono tante persone che col software libero mangiano ogni giorno (all'interno di questa lista ne conosco almeno 5) e quindi hanno/abbiamo altri interessi che vanno *giustamente* al di là della semplice diffusione fra i ragazzi dell'università. - Oggi partecipiamo a diversi tavoli politici, che sia utile o meno utile è da discutere, ma cosa facciamo restiamo a mangiare la pizza fra di noi o andiamo a dire la nostra? Sbatersi da un ufficio all'altro cercando di spiegare le bontà di un modello costa tempo e denaro e le nostre associazioni tante volte non hanno nemmeno la capacità economica di rimborsare le spese vive. - C'è il problema di aprire il mercato che da sempre è un cane che si morde la coda, da una parte le aziende si lamentano che non c'è assistenza, dall'altra parte le poche aziende che lavorano col SL non hanno la capacità economica di portare avanti azioni di marketing efficace. - I contributi pubblici ci giocano contro perche non ce la facciamo mai a prenderli, sia per mancanza di tempo o di capacità. - Le aziende di SL non possono partecipare al 99% delle gare di appalto perche non hanno i requisiti richiesti (quale azienda di SL ha un fatturato pari a 2.000.000 di euro all'anno?)
Allora se qualcuno pensa che questi problemi si risolvono con l'ottimismo mi dispiace dirlo ma si sbaglia di brutto. Non ho mai detto che bisogna mollare le associazioni e lasciare le cose in mano ai fantomatici centri di competenze che crescono come i funghi in autunno. Sto semplicemente dicendo che le associazioni devono fare un salto di qualità, cercando possibilmente di garantirsi le risorse finanziarie che li consentano di supportare alle persone che fanno di questo un quasi mestiere. Io parlo per me, ma so che altri sono nella mia stessa posizione, i capi tendono ad incazzarsi se in orario di lavoro fai attività di volontariato, ma siccome il giorno ha 24 ore e ancora si deve mangiare, dormire e fare l'amore di soluzioni alternative ne vedo ben poche. Le strade sono ben due: o si continua a far finta che vada tutto bene confidando nella capacità di comprensione di certi datori di lavoro o si cerca di crescere e di diventare delle associazioni di categoria che rappresentano un determinato interesse attraverso delle persone cha fanno di questa attività il loro mestiere. Nulla toglie che i diversi LUG possano continuare a fare le attività per le quali sono stati creati.
Am Donnerstag, den 21.10.2004, 18:53 +0200 schrieb Antonio Russo:
Il giorno gio, 21-10-2004 alle 17:51 +0200, roberto palmarin ha scritto:
Credo cmq che antonio si sbagli a definire vicino alla fine queste associazioni, visto che (come poi lui stesso afferma) sono molto attive in ambito politco e anche a livello Nazionale ce nè un estremo bisogno.
Forse mi sono spiegato male, cerco di ritarare il discorso. Io non sto decretando la fine delle associazioni, ma credo sinceramente che *questo tipo* di associazioni non rispondono più alle attuali esigenze. Prendiamo in considerazione i LUG. Lo stesso nome sta ad indicare che tipo di associazione sia e penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che i diversi LUG non sono nati ne come gruppo di presione politica, ne come gruppo di imprenditori ne come organizzatori di eventi della portata di SFScon. Nella maggior parte dei casi 5 o 6 persone che usavano GNU/Linux si sono agregate con il semplice scopo di raccontare ad altre persone quanto figo era il loro sistema operativo, aiutarsi mutuamente e organizzare qualche evento per 20/30 persone solitamente legato all'installazione. E' parzialmente vero quello che dice Karl, oggi come oggi tutti parlano e nessuno migra, e dico parzialmente perche io qualche migrazione la sto vedendo. Ma mi permetto di ricordare che 3 anni fa non ci cagava nessuno e a dimostrare quel che dico ci sono le statistiche. Al primo Linux Day non si è vista neanche l'ombra di un giornalista, al secondo è venuto Peter Goeller della Südtiroler Wirtschaftszeitung e una giornalista di TGA, al terzo siamo usciti nell'Alto Adige, Dolomiten, RAI italiana e tedesca e TGA. Il numero dei presenti anche parla da solo. Mi sembra più che evidente che la situazione è cambiata in un modo che almeno io non me lo sarei mai aspettato, e questo è un dato di fatto. Allora io non sto dicendo che bisogna chiudere le associazioni e restare a casa ad aspettare che mamma provincia si decida ad installare Apache attraverso il Centro di Competenze Spifetepaf, ci mancherebbe altro!! Sto semplicemente dicendo, è non la prima volta che lo farò e non sarà sicuramente l'ultima, che le associazioni così come sono non vanno bene, per una serie di motivi che cercherò di specificare:
- Le persone non siamo più le stesse, ci sono tante persone che col
software libero mangiano ogni giorno (all'interno di questa lista ne conosco almeno 5) e quindi hanno/abbiamo altri interessi che vanno *giustamente* al di là della semplice diffusione fra i ragazzi dell'università.
- Oggi partecipiamo a diversi tavoli politici, che sia utile o meno
utile è da discutere, ma cosa facciamo restiamo a mangiare la pizza fra di noi o andiamo a dire la nostra? Sbatersi da un ufficio all'altro cercando di spiegare le bontà di un modello costa tempo e denaro e le nostre associazioni tante volte non hanno nemmeno la capacità economica di rimborsare le spese vive.
- C'è il problema di aprire il mercato che da sempre è un cane che si
morde la coda, da una parte le aziende si lamentano che non c'è assistenza, dall'altra parte le poche aziende che lavorano col SL non hanno la capacità economica di portare avanti azioni di marketing efficace.
- I contributi pubblici ci giocano contro perche non ce la facciamo mai
a prenderli, sia per mancanza di tempo o di capacità.
- Le aziende di SL non possono partecipare al 99% delle gare di appalto
perche non hanno i requisiti richiesti (quale azienda di SL ha un fatturato pari a 2.000.000 di euro all'anno?)
Allora se qualcuno pensa che questi problemi si risolvono con l'ottimismo mi dispiace dirlo ma si sbaglia di brutto. Non ho mai detto che bisogna mollare le associazioni e lasciare le cose in mano ai fantomatici centri di competenze che crescono come i funghi in autunno. Sto semplicemente dicendo che le associazioni devono fare un salto di qualità, cercando possibilmente di garantirsi le risorse finanziarie che li consentano di supportare alle persone che fanno di questo un quasi mestiere. Io parlo per me, ma so che altri sono nella mia stessa posizione, i capi tendono ad incazzarsi se in orario di lavoro fai attività di volontariato, ma siccome il giorno ha 24 ore e ancora si deve mangiare, dormire e fare l'amore di soluzioni alternative ne vedo ben poche. Le strade sono ben due: o si continua a far finta che vada tutto bene confidando nella capacità di comprensione di certi datori di lavoro o si cerca di crescere e di diventare delle associazioni di categoria che rappresentano un determinato interesse attraverso delle persone cha fanno di questa attività il loro mestiere. Nulla toglie che i diversi LUG possano continuare a fare le attività per le quali sono stati creati.
Come giustamente dici Antonio continuando così, sicuramente sprechiamo tante energie risolvendo poco. Dall'altra parte però se guardiamo se non ci sarebbero le varie associazioni probabilmente oggi in pochi saprebberò dell'esistenza del Software Libero. Io credo che i centri di competenza servono sì, anche se non ne sono un fan. Ci deve essere qualcuno di neutrale che dice quale attività sono produttive o meno. E appunto un'associazione come il LUG deve avere il compito di dire la sua, come associazione neutrale, e fare l'osservatore su tali centri. Se dopo c'è il problema che sono sempre i solti che si tirano su le maniche e danno il loro impegno a tutto ciò a gratis, è vero. Lo fanno per il puro idealismo. È anche vero che non è giusto che tale impegno non venga onorato. Giustamente un gruppo di persone lavorando part-time o a tempo pieno probabilmente riuscirebbe fare di più del solo parlare del Software Libero. Però non è detto. Siccome il problema principale è convincere l'altra parte che il Software Libero è la cosa giusta e non le persone che promuovono il Software Libero, perchè quelle ci sono e sicuramente se ne trovano anche di nuove. Io stesso sto cercando da poco tempo dare il mio piccolo contributo, e vedo quanto lavoro ci sarebbe da fare e quante poche risorse umane e finanziarie ci sono. Secondo me il compito più importante hanno le scuole. Loro devono cercare di insegnare ai studenti non solo di usare software propretario ma anche Software Libero, dando a loro la possibilità di scelta. Che fino ad'oggi praticamente non c'è. Così forse almeno le prossime generazione riescono vedere le cose più chiare.
E per ultimo complimenti a tutti quelli che hanno dato e che daranno il loro contributo al Software Libero.
Saluti Robert
On Fri, 2004-10-22 at 11:03, Dolle wrote:
Secondo me il compito più importante hanno le scuole. Loro devono cercare di insegnare ai studenti non solo di usare software propretario ma anche Software Libero, dando a loro la possibilità di scelta. Che fino ad'oggi praticamente non c'è. Così forse almeno le prossime generazione riescono vedere le cose più chiare.
full ack!
missa' che ce ne sono delle scuole che insegnano usare software libero gia' da anni, ma sono delle scuole specializzate.
se per esempio le medie avrebbero anche software libero la gente diventerebbe sensabilizzata gia' in una stagione dove non si ha ancora fissato nel cervello il pensiero di software proprietario.
peter
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
roberto palmarin wrote: | ad essere sincero mi aspettavo piú risposte su questo | argomento, sopratutto dal 'direttivo'. | Direi anche che se il tema é scivolato un po OT....
Questo e' forse uno degli svantaggi che ha un associazione che e' composta esclusivamente da volontari. Non c'e' una segretaria che ha una directory piena di template di risposte pronte :)
Happy hacking! Patrick
- -- Save software competition, use Free Software like GNU/Linux! And visit http://www.lugbz.org the Linux User Group in South Tyrol
roberto palmarin wrote:
ciao, ad essere sincero mi aspettavo piú risposte su questo argomento, sopratutto dal 'direttivo'. Direi anche che se il tema é scivolato un po OT....
Credo cmq che antonio si sbagli a definire vicino alla fine queste associazioni, visto che (come poi lui stesso afferma) sono molto attive in ambito politco e anche a livello Nazionale ce nè un estremo bisogno.
Io credo che non intendesse chiudere le associazioni, credo intendesse che queste associazioni devono provare a guardare più avanti che non essere semplici luoghi di raccolta di smanettoni.
Eccetto alcuni casi la maggioranza dei LUG in italia non rientra nemmeno nelle "associazioni di fatto". Cioè per le le pubbliche amministrazioni, i politici ed eventualmente il mondo del commercio (anche quello al dettaglio che si chiede "a chi lo vendo il pc con linux?") questi lug non esistono (di per se).
Ciao,
Il giorno gio, 21-10-2004 alle 08:55 +0200, Karl Lunger ha scritto:
Dobbiamo soltanto star attenti a concentrarci alle cose importanti e a non seguire 1000 cose perdendo energia e anche persone!
Quale sarebbero le cose importanti e quale sarebbero le altre 1000 cose?