Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert.
Non so dove Paolo abbia ancora trovato l'eneriga per una spiegazione completa e esauriente di questo nuovo progetto che prende vita per e con i nostri figli o nipoti. Grazie Paolo!
Chi legge in lista e non sa bene come impiegare il tempo durante #iostoacasa deve solo farsi vivo qui. diego --------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
[image: Not f'd — you won't find me on Facebook] https://www.fsf.org/fb Not f'd — you won't find me on Facebook
On Sun, 15 Mar 2020 at 22:49, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Ottima iniziativa, grazie.
Alla scuola prof. Mattei di Bressanone ci stiamo attrezzando con fuss moodle per i corsi online.
Aderirei volentieri all'offerta del BigBlueButton, sarebbe interessante da integrarne il plugin sul fuss moodle.
Abbiamo provato per le videoconferenze jitsi con 4 collegamenti contemporanei, sembrava tenere, dipende dai momenti. Grazie anche per le dritte sui software ciao
Il giorno lun 16 mar 2020 alle ore 00:47 Diego Maniacco < diego.maniacco@gmail.com> ha scritto:
Non so dove Paolo abbia ancora trovato l'eneriga per una spiegazione completa e esauriente di questo nuovo progetto che prende vita per e con i nostri figli o nipoti. Grazie Paolo!
Chi legge in lista e non sa bene come impiegare il tempo durante #iostoacasa deve solo farsi vivo qui. diego
Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com
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On Sun, 15 Mar 2020 at 22:49, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Il 17/03/2020 18:41, Roberto De Colle ha scritto:
Alla scuola prof. Mattei di Bressanone ci stiamo attrezzando con fuss moodle per i corsi online.
Grande Roberto!
Aderirei volentieri all'offerta del BigBlueButton, sarebbe interessante da integrarne il plugin sul fuss moodle
Personalmente ha avuto in passato un'esperienza non soddisfacente con BigBlueButton; la situazione era stata molto demotivante, soprattutto con utenti che si aspettavano che invece tutto "magicamente" funzionasse. In quell'occasione, passare ad Adobe Connect aveva risolto tutto. Forse le cose sono cambiate, quando avete fatto mi piacerebbe avere un aggiornamento.
Grazie,
--
MC
Ciao a tutti,
segnalo dalla conferenza stampa di oggi ( http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=636550 ) gli strumenti "meno liberi", che sono però gli unici citati:
-8<- Ad oggi, *31 istituti scolastici* in lingua italiana hanno attivato la didattica on line utilizzando diverse piattaforme, oltre al registro elettronico, gsuite di google.
“Molti dirigenti ci chiedono le licenze office – spiega l’assessore alla scuola Giuliano Vettorato – stiamo lavorando, ogni giorno, per migliorare ulteriormente tutti i servivi online e venire incontro alle richieste principali che ci vengono richieste dai dirigenti scolastici... -8<-
Ciao, Daniele
--
Il giorno dom 15 mar 2020 alle 22:49, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com ha scritto:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi.
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Gianguido
On Thu, 2020-03-19 at 15:58 +0100, Daniele Gobbetti wrote:
Ciao a tutti,
segnalo dalla conferenza stampa di oggi ( http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_i... ) gli strumenti "meno liberi", che sono però gli unici citati:
-8<- Ad oggi, 31 istituti scolastici in lingua italiana hanno attivato la didattica on line utilizzando diverse piattaforme, oltre al registro elettronico, gsuite di google.
“Molti dirigenti ci chiedono le licenze office – spiega l’assessore alla scuola Giuliano Vettorato – stiamo lavorando, ogni giorno, per migliorare ulteriormente tutti i servivi online e venire incontro alle richieste principali che ci vengono richieste dai dirigenti scolastici... -8<-
Ciao, Daniele
--
Il giorno dom 15 mar 2020 alle 22:49, Paolo Dongilli < paolo.dongilli@gmail.com> ha scritto:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi.
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
Bye, Chris.
Mi scuso se c'e' stata un'incomprensione. Mi riferivo a politici, giornalisti ecc. certamente non ai partecipanti alla lista)))
Gianguido
On Thu, 2020-03-19 at 16:08 +0100, Chris Mair wrote:
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
Bye, Chris. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Mi scuso se c'e' stata un'incomprensione. Mi riferivo a politici, giornalisti ecc. certamente non ai partecipanti alla lista)))
Oops, Chris che risponde a domande retoriche... ;)
Scusa tu, Chris.
Qui i riferimenti dei componenti ns. Giunta Provinciale http://www.provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/kompatscher-collaborator... Per l'informatica la competenza ha Arno Kompatscher
Qui quelli della Ripartizione Informatica http://www.provinzia.bz.it/la/contac.asp?orga_orgaid=526
Qui quelli della presidenza consiglkio ministri http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Organizzazione/Telef...
--------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
[image: Not f'd — you won't find me on Facebook] https://www.fsf.org/fb Not f'd — you won't find me on Facebook
On Thu, 19 Mar 2020 at 16:20, Gianguido Piani < gianguido.piani@brennercom.net> wrote:
Mi scuso se c'e' stata un'incomprensione. Mi riferivo a politici, giornalisti ecc. certamente non ai partecipanti alla lista)))
Gianguido
On Thu, 2020-03-19 at 16:08 +0100, Chris Mair wrote:
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
Bye, Chris. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
perche' non fare una mozione/ lettera collettiva? Con trasmissione anche agli organi di stampa? Lo strapotere di alcuni colossi USA vanifica nella sostanza, se non nella forma, gli obiettivi di GDPR. Quando era commissario Mario Monti la Commissione UE con la Microsoft si fece sentire eccome! Ora il Parlamento Europeo ha deciso di passare rapidamente alle sedute e al voto elettronici. Sono curioso di sapere se per l'organizzazione si rivolgeranno a Microsoft, a Google, oppure faranno in proprio usando i servizi cloud AWS.
Gianguido
On Thu, 2020-03-19 at 22:51 +0100, Diego Maniacco wrote:
Qui i riferimenti dei componenti ns. Giunta Provinciale http://www.provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/kompatscher-collaborator... Per l'informatica la competenza ha Arno Kompatscher
Qui quelli della Ripartizione Informatica http://www.provinzia.bz.it/la/contac.asp?orga_orgaid=526
Qui quelli della presidenza consiglkio ministri
http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Organizzazione/Telef...
Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com
Not f'd — you won't find me on Facebook
On Thu, 19 Mar 2020 at 16:20, Gianguido Piani < gianguido.piani@brennercom.net> wrote:
Mi scuso se c'e' stata un'incomprensione. Mi riferivo a politici,
giornalisti ecc. certamente non ai partecipanti alla lista)))
Gianguido
On Thu, 2020-03-19 at 16:08 +0100, Chris Mair wrote:
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in
pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune
multinazionali
USA poi
mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
Bye,
Chris.
perche' non fare una mozione/ lettera collettiva? Con trasmissione anche agli organi di stampa? Lo strapotere di alcuni colossi USA vanifica nella sostanza, se non nella forma, gli obiettivi di GDPR. Quando era commissario Mario Monti la Commissione UE con la Microsoft si fece sentire eccome! Ora il Parlamento Europeo ha deciso di passare rapidamente alle sedute e al voto elettronici. Sono curioso di sapere se per l'organizzazione si rivolgeranno a Microsoft, a Google, oppure faranno in proprio usando i servizi cloud AWS.
Gianguido
Francamente, in questo momento a livello di LUGBZ temo che ci sia troppa confusione e divisione per una lettera col consenso di tutti.
Tu sei uno degli ultimi soci arrivati, quindi in particolare farai fatica a seguire tutti questi thread ;)
Sfrutto l'occasione per uno status quo LUGBZ - un associazione ormai divisa in correnti che sembra che non si parlino piu` :/
C'e` Paolo D., Marco M. et. al. che ovviamente e giustamente stanno diffendendo FUSS e sistemi senza (o con poco) lock-in per la didattica remota. Questo nel contesto della provincia che ha recentemente deciso di passare la didattica delle scuole in lingua italiana a Microsoft.
Poi c'e` il famoso gruppo sostenibilita` digitale (Anton A., Markus E. & Co di cui anche Paolo D.), con cui io personalmente non mi trovo d'accordo: nelle generalizazioni e nelle analisi naiv condensati in slogan ("GAFAMWERTYASDF bad") che fanno e soprattutto questa maledetta segretezza e tendenza a perdersi in echo chamber su internet.
Il gruppo sostenibilita` digitale ha fatto un take over di fatto del board LUGBZ e ha importato la loro segretezza dentro LUGBZ. Tant' e` che soci comuni come me vengono a sapere dalla stampa cosa fa l'associazione. Vedi il recente commento di Daniele G.
Poi ci sono le persone piu` che altro interessate in tecnologia (come me) e anche perche` no alle implicazioni della tecnologia per la societa`. Pero` almeno a me non piaciono "i guru", i filosofi e i "manifesti", mi piace pensare per me, analizzare e non generalizzare il non-generalizzabile.
Una corrente trasversale sono i "recyclers", quelli che continuano a proporre iniziative di installare Linux su vecchi PC. Tu Gianguido non lo sai, ma queste iniziative ci sono in varie forme da 20 anni.
Io continuo a vedere molto cautamente queste iniziative. C'e` il rischio di fare un "Baerendienst" a Linux. Se FUSS sul PC vecchio 10 anni e` lento, e` colpa di FUSS... Se Windows non va e` colpa del vecchio PC.
Molti anni fa il LUGBZ faceva le "installation party", vedilo come proto-sportello. Ricordo uno che veniva con una cassa di legno con vecchi componenti PC e ci chiedeva se potevamo costruire un PC funzionante a partire da quei componenti.
Anche a me piace smanetterare con underpowered devices, che magari uso come serverino, ma non mi metto a dare a un enduser un PC totalmente underpowered che s'inchioda quando apri repubblica.it su Firefox... what could go wrong?
Poi c'e` Anton A. che meriterebbe un essay a parte ;) La piu` breve caratterizzazione che trovo e` "human NAT trasversal tra associazioni".
Poi ci sono gli Anti-USA come Diego M e tu, Gianguido. Per me e indubbiamente altri questa generalizzazione non e` assolutamente accettabile. Le azioni di Facebook sono un problema si`, pero` lo sarebbero anche se Zuck fosse un cittadino del Belize. Dove era l'EU quando hanno consentito il merger di Whatsapp?
Gianguido, hai nominato Monti... giusto! L'antitrust e` un problema sottovalutato. Se l'EU spingerebbe sulla tax harmonization tra stati membri e sul antitrust avremo gia` un sacco meno problemi.
Ecco. Scusate ma piu` breve non riuscivo :)
Bye, Chris.
Ciao Chris,
nel passaggio
Il 20/03/20 12:26, Chris Mair ha scritto:
Il gruppo sostenibilita` digitale ha fatto un take over di fatto del board LUGBZ e ha importato la loro segretezza dentro LUGBZ. Tant' e` che soci comuni come me vengono a sapere dalla stampa cosa fa l'associazione. Vedi il recente commento di Daniele G.
Se ti riferisci al "ritardo" nelle comunicazione in merito all'istanza di BBB approntata, Paolo ci ha tenuto a dare comunicazione esaustiva appena possibile. Penso possiate comprendere che fra lavoro e non siamo tutti con load avg >= 5 su 4 core ;-) .
A presto,
Marco
Il 20/03/20 12:26, Chris Mair ha scritto:
perche' non fare una mozione/ lettera collettiva? Con trasmissione anche agli organi di stampa? Lo strapotere di alcuni colossi USA vanifica nella sostanza, se non nella forma, gli obiettivi di GDPR. Quando era commissario Mario Monti la Commissione UE con la Microsoft si fece sentire eccome! Ora il Parlamento Europeo ha deciso di passare rapidamente alle sedute e al voto elettronici. Sono curioso di sapere se per l'organizzazione si rivolgeranno a Microsoft, a Google, oppure faranno in proprio usando i servizi cloud AWS.
Gianguido
Francamente, in questo momento a livello di LUGBZ temo che ci sia troppa confusione e divisione per una lettera col consenso di tutti.
Tu sei uno degli ultimi soci arrivati, quindi in particolare farai fatica a seguire tutti questi thread ;)
Sfrutto l'occasione per uno status quo LUGBZ - un associazione ormai divisa in correnti che sembra che non si parlino piu` :/
C'e` Paolo D., Marco M. et. al. che ovviamente e giustamente stanno diffendendo FUSS e sistemi senza (o con poco) lock-in per la didattica remota. Questo nel contesto della provincia che ha recentemente deciso di passare la didattica delle scuole in lingua italiana a Microsoft.
Poi c'e` il famoso gruppo sostenibilita` digitale (Anton A., Markus E. & Co di cui anche Paolo D.), con cui io personalmente non mi trovo d'accordo: nelle generalizazioni e nelle analisi naiv condensati in slogan ("GAFAMWERTYASDF bad") che fanno e soprattutto questa maledetta segretezza e tendenza a perdersi in echo chamber su internet.
Il gruppo sostenibilita` digitale ha fatto un take over di fatto del board LUGBZ e ha importato la loro segretezza dentro LUGBZ. Tant' e` che soci comuni come me vengono a sapere dalla stampa cosa fa l'associazione. Vedi il recente commento di Daniele G.
Poi ci sono le persone piu` che altro interessate in tecnologia (come me) e anche perche` no alle implicazioni della tecnologia per la societa`. Pero` almeno a me non piaciono "i guru", i filosofi e i "manifesti", mi piace pensare per me, analizzare e non generalizzare il non-generalizzabile.
Una corrente trasversale sono i "recyclers", quelli che continuano a proporre iniziative di installare Linux su vecchi PC. Tu Gianguido non lo sai, ma queste iniziative ci sono in varie forme da 20 anni.
Io continuo a vedere molto cautamente queste iniziative. C'e` il rischio di fare un "Baerendienst" a Linux. Se FUSS sul PC vecchio 10 anni e` lento, e` colpa di FUSS... Se Windows non va e` colpa del vecchio PC.
Molti anni fa il LUGBZ faceva le "installation party", vedilo come proto-sportello. Ricordo uno che veniva con una cassa di legno con vecchi componenti PC e ci chiedeva se potevamo costruire un PC funzionante a partire da quei componenti.
Anche a me piace smanetterare con underpowered devices, che magari uso come serverino, ma non mi metto a dare a un enduser un PC totalmente underpowered che s'inchioda quando apri repubblica.it su Firefox... what could go wrong?
Poi c'e` Anton A. che meriterebbe un essay a parte ;) La piu` breve caratterizzazione che trovo e` "human NAT trasversal tra associazioni".
Poi ci sono gli Anti-USA come Diego M e tu, Gianguido. Per me e indubbiamente altri questa generalizzazione non e` assolutamente accettabile. Le azioni di Facebook sono un problema si`, pero` lo sarebbero anche se Zuck fosse un cittadino del Belize. Dove era l'EU quando hanno consentito il merger di Whatsapp?
Gianguido, hai nominato Monti... giusto! L'antitrust e` un problema sottovalutato. Se l'EU spingerebbe sulla tax harmonization tra stati membri e sul antitrust avremo gia` un sacco meno problemi.
Ecco. Scusate ma piu` breve non riuscivo :)
Bye, Chris. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Se ti riferisci al "ritardo" nelle comunicazione in merito all'istanza di BBB approntata, Paolo ci ha tenuto a dare comunicazione esaustiva appena possibile. Penso possiate comprendere che fra lavoro e non siamo tutti con load avg >= 5 su 4 core ;-) .
Non specificamente a quella, e` piu` una cosa ongoing...
Bye, Chris.
Ciao, Chris e grazie moltissimo per il tuo commento.
Permettimi una breve presentazione, cosi' da mettere in chiaro le rispettive posizioni.
Io non sono pro o contro USA o Russia. Io sono pro Europa e mi disturba che questa dorma. Ho vissuto negli USA, ne apprezzo moltissimi aspetti e credo che Microsoft e Facebook siano profondamente antiamericane se vediamo gli USA in termini di guerra di indipendenza 1776, WWII, impresa lunare e sviluppo di Internet. Forse quando scrivo dovrei specificare, ma si allungherebbero i messaggi. Temo quello cui porta il venture capital che cerca ritorni stellari basati su una clientela prigioniera. Cose simili le sostengono anche Vinston Cerf e Tim Berners-Lee, per non dire Donald Knuth. Ovviamente non Bill Gates.
Mentre riguardo la tecnologia sono convinto sostenitore di specifiche pubbliche e condivise di interfaccia sulle quali appoggiare le varie soluzioni. Questo esiste per Internet/ HTTP/ HTML ecc. con le RFC, ma non esiste ad esempio per Facebook. Se ci fosse una direttiva europea, uno standard ISO o delle RFC sulle API per social networks Facebook non sarebbe piu' un problema. Intanto sarebbe compatibile con VK, BAIDU ecc., altri svilupperebbero ulteriori soluzioni e Zuck avrebbe meno profili da potere vendere. Ma se l'Europa non si fa sentire a Zuck resta piu' potere. As simple as that.
Anni fa un problema simile era di odt vs doc o docx o del formato pdf, praticamente indispensabile ma di proprieta' di Adobe. Per fortuna adesso c'e' uno standard pubblico.
Perche chi usa email comunica con tutto il mondo mentre da whatsapp non si puo' messaggiare Telegram??
Infine, riguardo la mia "amata" Russia, queste questioni le hanno capite e si sono dati in tempo una strategia e gli strumenti necessari. Microsoft non e' proibito, e' una soluzione in alternativa ad altre. Credimi, sei molto meno prigioniero di ecosistemi software in Russia che in Europa. Noi cosa aspettiamo?
Allego un mio contributo pubblicato due settimane fa su "ff".
In ogni caso avro' piacere a collaborare per aiutare a spingere sia una filosofia sia una pragmatica di uso Linux e applicativi. Anche perche' spesso sono meglio del SW commerciale, sono documentati, e soprattutto perche' si basano su interfacce aperte.
cari saluti, Gianguido
On Fri, 2020-03-20 at 12:26 +0100, Chris Mair wrote:
perche' non fare una mozione/ lettera collettiva? Con trasmissione anche agli organi di stampa? Lo strapotere di alcuni colossi USA vanifica nella sostanza, se non nella forma, gli obiettivi di GDPR. Quando era commissario Mario Monti la Commissione UE con la Microsoft si fece sentire eccome! Ora il Parlamento Europeo ha deciso di passare rapidamente alle sedute e al voto elettronici. Sono curioso di sapere se per l'organizzazione si rivolgeranno a Microsoft, a Google, oppure faranno in proprio usando i servizi cloud AWS.
Gianguido
Francamente, in questo momento a livello di LUGBZ temo che ci sia troppa confusione e divisione per una lettera col consenso di tutti.
Tu sei uno degli ultimi soci arrivati, quindi in particolare farai fatica a seguire tutti questi thread ;)
Sfrutto l'occasione per uno status quo LUGBZ - un associazione ormai divisa in correnti che sembra che non si parlino piu` :/
C'e` Paolo D., Marco M. et. al. che ovviamente e giustamente stanno diffendendo FUSS e sistemi senza (o con poco) lock-in per la didattica remota. Questo nel contesto della provincia che ha recentemente deciso di passare la didattica delle scuole in lingua italiana a Microsoft.
Poi c'e` il famoso gruppo sostenibilita` digitale (Anton A., Markus E. & Co di cui anche Paolo D.), con cui io personalmente non mi trovo d'accordo: nelle generalizazioni e nelle analisi naiv condensati in slogan ("GAFAMWERTYASDF bad") che fanno e soprattutto questa maledetta segretezza e tendenza a perdersi in echo chamber su internet.
Il gruppo sostenibilita` digitale ha fatto un take over di fatto del board LUGBZ e ha importato la loro segretezza dentro LUGBZ. Tant' e` che soci comuni come me vengono a sapere dalla stampa cosa fa l'associazione. Vedi il recente commento di Daniele G.
Poi ci sono le persone piu` che altro interessate in tecnologia (come me) e anche perche` no alle implicazioni della tecnologia per la societa`. Pero` almeno a me non piaciono "i guru", i filosofi e i "manifesti", mi piace pensare per me, analizzare e non generalizzare il non-generalizzabile.
Una corrente trasversale sono i "recyclers", quelli che continuano a proporre iniziative di installare Linux su vecchi PC. Tu Gianguido non lo sai, ma queste iniziative ci sono in varie forme da 20 anni.
Io continuo a vedere molto cautamente queste iniziative. C'e` il rischio di fare un "Baerendienst" a Linux. Se FUSS sul PC vecchio 10 anni e` lento, e` colpa di FUSS... Se Windows non va e` colpa del vecchio PC.
Molti anni fa il LUGBZ faceva le "installation party", vedilo come proto-sportello. Ricordo uno che veniva con una cassa di legno con vecchi componenti PC e ci chiedeva se potevamo costruire un PC funzionante a partire da quei componenti.
Anche a me piace smanetterare con underpowered devices, che magari uso come serverino, ma non mi metto a dare a un enduser un PC totalmente underpowered che s'inchioda quando apri repubblica.it su Firefox... what could go wrong?
Poi c'e` Anton A. che meriterebbe un essay a parte ;) La piu` breve caratterizzazione che trovo e` "human NAT trasversal tra associazioni".
Poi ci sono gli Anti-USA come Diego M e tu, Gianguido. Per me e indubbiamente altri questa generalizzazione non e` assolutamente accettabile. Le azioni di Facebook sono un problema si`, pero` lo sarebbero anche se Zuck fosse un cittadino del Belize. Dove era l'EU quando hanno consentito il merger di Whatsapp?
Gianguido, hai nominato Monti... giusto! L'antitrust e` un problema sottovalutato. Se l'EU spingerebbe sulla tax harmonization tra stati membri e sul antitrust avremo gia` un sacco meno problemi.
Ecco. Scusate ma piu` breve non riuscivo :)
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Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org Inviato: giovedì 19 marzo 2020 16:08 A: Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org Oggetto: Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
Bye, Chris. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Già che voi stiate utilizzando le piattaforme di FUSS è molto! Riuscite mica a partire anche con il sistema di videoconferenza che abbiamo proposto?
MM
Il 19/03/20 16:21, Di Mauro, Michele ha scritto:
Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
*Da:* Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org *Inviato:* giovedì 19 marzo 2020 16:08 *A:* Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org *Oggetto:* Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA
poi
mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
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Ciao Marco, lo stiamo testando. Al momento abbiamo 7 stanze e sembra molto stabile. Si rilevano alcuni problemi di connessione, ma ciò è dovuto a problemi con la rete wi-fi dei singoli. Per quanto mi concerne tutto procede, sembra, bene. Ciao, Michele Di Mauro ________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Marco Marinello - Mailing lists lists@marcomarinello.it Inviato: giovedì 19 marzo 2020 18:08 A: lugbz-list@lists.lugbz.org lugbz-list@lists.lugbz.org Oggetto: Re: [Lugbz-list] R: Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
Già che voi stiate utilizzando le piattaforme di FUSS è molto! Riuscite mica a partire anche con il sistema di videoconferenza che abbiamo proposto?
MM
Il 19/03/20 16:21, Di Mauro, Michele ha scritto: Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.orgmailto:lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.orgmailto:chris@1006.org Inviato: giovedì 19 marzo 2020 16:08 A: Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.orgmailto:lugbz-list@lists.lugbz.org Oggetto: Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
Lo chiedi qui?
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ciao, come dicevo a Bressanone (scuola professionale Mattei) stiamo sperimentando fuss moodle.
Non solo per gli allievi ma anche con un corso che simula una "Sala prof" per la collaborazione tra docenti.
Per la videconferenza in sala prof ho messo un link a una virtual room su meet.jitsi, finora con 5 collegati contemporaneamente è andato bene: qualcuno ha esperienze con più connessioni? Se ho capito bene la virtual room non è persistente giusto?
Un grosso ringraziamento va al gruppo fuss ciao
Il giorno gio 19 mar 2020 alle ore 18:08 Marco Marinello - Mailing lists < lists@marcomarinello.it> ha scritto:
Già che voi stiate utilizzando le piattaforme di FUSS è molto! Riuscite mica a partire anche con il sistema di videoconferenza che abbiamo proposto?
MM
Il 19/03/20 16:21, Di Mauro, Michele ha scritto:
Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
*Da:* Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org chris@1006.org *Inviato:* giovedì 19 marzo 2020 16:08 *A:* Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org lugbz-list@lists.lugbz.org *Oggetto:* Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
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Per la videconferenza in sala prof ho messo un link a una virtual room su meet.jitsi, finora con 5 collegati contemporaneamente è andato bene: qualcuno ha esperienze con più connessioni? Se ho capito bene la virtual room non è persistente giusto?
Ciao,
ecco i miei 2c Jitsi Meet, dopo 9 giorni che lo uso.
Il mio record finora era 7 partecipanti su server dedicato e non ho avuto problemi. Jitsi "succhia" parecchio upload se si usa la webcam e non appare essere molto smart a limitare la banda. Chi ha poco upload (< 1 Mbit/s) meglio chiudere il proprio cam feed. Screensharing usa pochissima banda invece.
Un room si disintegra da solo quando l'ultimo partecipante esce.
Bye, Chris.
Grazie Chris, dei tuoi interventi sempre molto informativi e concisi
Il giorno gio 19 mar 2020 alle ore 18:41 Chris Mair chris@1006.org ha scritto:
Per la videconferenza in sala prof ho messo un link a una virtual room su meet.jitsi, finora con 5 collegati contemporaneamente è andato bene: qualcuno ha esperienze con più connessioni? Se ho capito bene la virtual room non è persistente giusto?
Ciao,
ecco i miei 2c Jitsi Meet, dopo 9 giorni che lo uso.
Il mio record finora era 7 partecipanti su server dedicato e non ho avuto problemi. Jitsi "succhia" parecchio upload se si usa la webcam e non appare essere molto smart a limitare la banda. Chi ha poco upload (< 1 Mbit/s) meglio chiudere il proprio cam feed. Screensharing usa pochissima banda invece.
Un room si disintegra da solo quando l'ultimo partecipante esce.
Bye, Chris.
Ciao a tutti,
follow-up rispetto a qualche giorno fa, segnalo qualche novità nello sforzo documentale per installazione di jitsi in modo sicuro e compliant (GDPR): https://jitsi-club.gitlab.io/jitsi-self-hosting/en/
Ciao, Daniele
--
Il 19 marzo 2020 18:41:07 CET, Chris Mair chris@1006.org ha scritto:
Per la videconferenza in sala prof ho messo un link a una virtual room su meet.jitsi, finora con 5 collegati contemporaneamente è andato bene: qualcuno ha esperienze con più connessioni? Se ho capito bene la virtual room non è persistente giusto?
Ciao,
ecco i miei 2c Jitsi Meet, dopo 9 giorni che lo uso.
Il mio record finora era 7 partecipanti su server dedicato e non ho avuto problemi. Jitsi "succhia" parecchio upload se si usa la webcam e non appare essere molto smart a limitare la banda. Chi ha poco upload (< 1 Mbit/s) meglio chiudere il proprio cam feed. Screensharing usa pochissima banda invece.
Un room si disintegra da solo quando l'ultimo partecipante esce.
Bye, Chris.
Michele, puoi confermare che, a cura della Ripartizione 9 Informatica, tutti gli studenti delle scuole italiane ricveranno d'ufficio un account per Office365 ? diego --------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
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On Thu, 19 Mar 2020 at 16:21, Di Mauro, Michele < Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.it> wrote:
Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
*Da:* Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org *Inviato:* giovedì 19 marzo 2020 16:08 *A:* Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org *Oggetto:* Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
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Ciao Diego, mi giunge nuova; stamani chiedo alla Funzione obiettivo e poi ti faccio sapere ________________________________ Da: Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Diego Maniacco diego.maniacco@gmail.com Inviato: giovedì 19 marzo 2020 22:53 A: Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org Oggetto: Re: [Lugbz-list] R: Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
Michele, puoi confermare che, a cura della Ripartizione 9 Informatica, tutti gli studenti delle scuole italiane ricveranno d'ufficio un account per Office365 ? diego --------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.commailto:diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
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On Thu, 19 Mar 2020 at 16:21, Di Mauro, Michele <Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.itmailto:Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.it> wrote: Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
________________________________ Da: Lugbz-list <lugbz-list-bounces@lists.lugbz.orgmailto:lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org> per conto di Chris Mair <chris@1006.orgmailto:chris@1006.org> Inviato: giovedì 19 marzo 2020 16:08 A: Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan <lugbz-list@lists.lugbz.orgmailto:lugbz-list@lists.lugbz.org> Oggetto: Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
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vedi l'intervista all'assessore di oggi sul Corriere A.A.
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On Fri, 20 Mar 2020 at 08:28, Di Mauro, Michele < Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.it> wrote:
Ciao Diego, mi giunge nuova; stamani chiedo alla Funzione obiettivo e poi ti faccio sapere
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Michele, puoi confermare che, a cura della Ripartizione 9 Informatica, tutti gli studenti delle scuole italiane ricveranno d'ufficio un account per Office365 ? diego
Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com
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On Thu, 19 Mar 2020 at 16:21, Di Mauro, Michele < Michele.Di-Mauro@scuola.alto-adige.it> wrote:
Buon giorno a tutti, sono Di Mauro Michele, referente tecnico per l'informatica alle scuole Foscolo. Ci sarebbe da scatenare l'inferno a questo riguardo, ma siamo impegnati costantemente a supportare colleghi/e nell'uso di piattaforme (fuss campus 2) oltre che nell'attivazione della didattica a distanza. Sicuramente mi farò sentire ( chi mi conosce lo sa), non appena avrò un attimo di respiro. un saluto e un abbraccio a tutti!
*Da:* Lugbz-list lugbz-list-bounces@lists.lugbz.org per conto di Chris Mair chris@1006.org *Inviato:* giovedì 19 marzo 2020 16:08 *A:* Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan lugbz-list@lists.lugbz.org *Oggetto:* Re: [Lugbz-list] Didattica d'emergenza e contributo LUGBZ + Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige
C'e' qualcuno che ha il coraggio di mettere in chiaro e in pubblico che fondi che vanno ad arricchire alcune multinazionali USA poi mancano, ad esempio, a scuola e sanita'?
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Bye, Chris. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
Buonasera a tutti,
vi salutiamo dalle nostre rispettive case ed aggiorniamo, come promesso, sullo stato delle iniziative in corso che coinvolgono la nostra associazione.
Innanzitutto il sistema di videoconferenza che abbiamo acquisito con i fondi del LUGBZ per questo periodo di emergenza (300 € al mese + IVA al 17.5%) sta avendo successo in termini di iscrizioni: attualmente ci sono 26 docenti iscritti (divisi su 6 scuole) e possiamo assicurare lezioni on-line a circa 520 studenti circa (contando una ventina di studenti per classe). Le stanze virtuali vengono usate ovviamente anche per i collegi docenti al pomeriggio o per incontri tra gruppi di insegnanti. C'è ancora posto per almeno altrettanti docenti (max 6 per scuola) le cui scuole desiderino usare questo sistema di videoconferenza libero (basato su BigBlueButton) senza che i propri utenti vengano tracciati. Il link: https://lugbz.opencloud.lu. Spargete la voce. A questo esempio di solidarietà digitale promossa dal LUGBZ si sono aggiunti i contributi di diversi soci e non soci grazie ai quali sono stati donati ben 470 € durante la scorsa settimana. Un grazie di cuore a tutti voi a nome dell'associazione!
Anche l'iniziativa (provo a darle un nome: OFPC - One FUSS-PC per Child) di raccolta di PC usati per gli studenti (requisiti minimi: CPU 64 bit dual core, almeno 2 GB RAM) è partita bene grazie al contributo dei soci della nostra associazione, del gruppo Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige e di ADA (Associazione per i diritti degli anziani). L'associazione ADA si occupa della logistica (ritiro PC, igienizzazione, consegna agli installatori).
I numeri di questa settimana: - 12 PC/notebook donati - 8 richieste da parte delle famiglie - 6 installatori disponibili
Servono mouse ed adattatori wifi USB.
I PC vengono installati con chiavette USB che contengono nei primi settori l'immagine di Clonezilla con la quale viene fatto il boot e nei restanti settori una partizione ext4 contenente il clone del disco di una macchina FUSS 9 (Debian 9 "stretch"). In tal modo si riesce a portare a termine l'installazione in pochi minuti. Al termine rimane solo da estendere la partizione di root per sfruttare tutto il disco della macchina installata.
PC e notebook che non rispondono ai requisiti ma sono ancora funzionanti verranno destinati ad altri progetti.
Per entrambi i progetti il contatto è l'indirizzo 'info' della nostra associazione.
A tutti un caro saluto e buon fine settimana!
Andrea, Paolo, Matthias, Markus e Robert.
On Sun, 2020-03-15 at 22:49 +0100, Paolo Dongilli wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert.
Grazie Paolo, in particolare per tenere fermo il titolo "*Didattica d'Emergenza*" con cui tentiamo fare un parallelo con la Medicina d'Emergenza, laddove le esperienze in regime di emergenza inducono feedback di vario livello sulle situazioni ordinarie. diego --------------------------------------- Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com ---------------------------------------
[image: Not f'd — you won't find me on Facebook] https://www.fsf.org/fb Not f'd — you won't find me on Facebook
On Sat, 21 Mar 2020 at 21:29, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com wrote:
Buonasera a tutti,
vi salutiamo dalle nostre rispettive case ed aggiorniamo, come promesso, sullo stato delle iniziative in corso che coinvolgono la nostra associazione.
Innanzitutto il sistema di videoconferenza che abbiamo acquisito con i fondi del LUGBZ per questo periodo di emergenza (300 € al mese + IVA al 17.5%) sta avendo successo in termini di iscrizioni: attualmente ci sono 26 docenti iscritti (divisi su 6 scuole) e possiamo assicurare lezioni on-line a circa 520 studenti circa (contando una ventina di studenti per classe). Le stanze virtuali vengono usate ovviamente anche per i collegi docenti al pomeriggio o per incontri tra gruppi di insegnanti. C'è ancora posto per almeno altrettanti docenti (max 6 per scuola) le cui scuole desiderino usare questo sistema di videoconferenza libero (basato su BigBlueButton) senza che i propri utenti vengano tracciati. Il link: https://lugbz.opencloud.lu. Spargete la voce. A questo esempio di solidarietà digitale promossa dal LUGBZ si sono aggiunti i contributi di diversi soci e non soci grazie ai quali sono stati donati ben 470 € durante la scorsa settimana. Un grazie di cuore a tutti voi a nome dell'associazione!
Anche l'iniziativa (provo a darle un nome: OFPC - One FUSS-PC per Child) di raccolta di PC usati per gli studenti (requisiti minimi: CPU 64 bit dual core, almeno 2 GB RAM) è partita bene grazie al contributo dei soci della nostra associazione, del gruppo Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige e di ADA (Associazione per i diritti degli anziani). L'associazione ADA si occupa della logistica (ritiro PC, igienizzazione, consegna agli installatori).
I numeri di questa settimana:
- 12 PC/notebook donati
- 8 richieste da parte delle famiglie
- 6 installatori disponibili
Servono mouse ed adattatori wifi USB.
I PC vengono installati con chiavette USB che contengono nei primi settori l'immagine di Clonezilla con la quale viene fatto il boot e nei restanti settori una partizione ext4 contenente il clone del disco di una macchina FUSS 9 (Debian 9 "stretch"). In tal modo si riesce a portare a termine l'installazione in pochi minuti. Al termine rimane solo da estendere la partizione di root per sfruttare tutto il disco della macchina installata.
PC e notebook che non rispondono ai requisiti ma sono ancora funzionanti verranno destinati ad altri progetti.
Per entrambi i progetti il contatto è l'indirizzo 'info' della nostra associazione.
A tutti un caro saluto e buon fine settimana!
Andrea, Paolo, Matthias, Markus e Robert.
On Sun, 2020-03-15 at 22:49 +0100, Paolo Dongilli wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert.
Ciao,
é possible inscriversi ancora per bbb? Un insegnate del Gymnasium Walter von der Vogelweide, in Bozen.
grazie, konrad
On 21/03/2020 21:29, Paolo Dongilli wrote:
Buonasera a tutti,
vi salutiamo dalle nostre rispettive case ed aggiorniamo, come promesso, sullo stato delle iniziative in corso che coinvolgono la nostra associazione.
Innanzitutto il sistema di videoconferenza che abbiamo acquisito con i fondi del LUGBZ per questo periodo di emergenza (300 € al mese + IVA al 17.5%) sta avendo successo in termini di iscrizioni: attualmente ci sono 26 docenti iscritti (divisi su 6 scuole) e possiamo assicurare lezioni on-line a circa 520 studenti circa (contando una ventina di studenti per classe). Le stanze virtuali vengono usate ovviamente anche per i collegi docenti al pomeriggio o per incontri tra gruppi di insegnanti. C'è ancora posto per almeno altrettanti docenti (max 6 per scuola) le cui scuole desiderino usare questo sistema di videoconferenza libero (basato su BigBlueButton) senza che i propri utenti vengano tracciati. Il link: https://lugbz.opencloud.lu. Spargete la voce. A questo esempio di solidarietà digitale promossa dal LUGBZ si sono aggiunti i contributi di diversi soci e non soci grazie ai quali sono stati donati ben 470 € durante la scorsa settimana. Un grazie di cuore a tutti voi a nome dell'associazione!
Anche l'iniziativa (provo a darle un nome: OFPC - One FUSS-PC per Child) di raccolta di PC usati per gli studenti (requisiti minimi: CPU 64 bit dual core, almeno 2 GB RAM) è partita bene grazie al contributo dei soci della nostra associazione, del gruppo Digital Sustainability Südtirol - Alto Adige e di ADA (Associazione per i diritti degli anziani). L'associazione ADA si occupa della logistica (ritiro PC, igienizzazione, consegna agli installatori).
I numeri di questa settimana:
- 12 PC/notebook donati
- 8 richieste da parte delle famiglie
- 6 installatori disponibili
Servono mouse ed adattatori wifi USB.
I PC vengono installati con chiavette USB che contengono nei primi settori l'immagine di Clonezilla con la quale viene fatto il boot e nei restanti settori una partizione ext4 contenente il clone del disco di una macchina FUSS 9 (Debian 9 "stretch"). In tal modo si riesce a portare a termine l'installazione in pochi minuti. Al termine rimane solo da estendere la partizione di root per sfruttare tutto il disco della macchina installata.
PC e notebook che non rispondono ai requisiti ma sono ancora funzionanti verranno destinati ad altri progetti.
Per entrambi i progetti il contatto è l'indirizzo 'info' della nostra associazione.
A tutti un caro saluto e buon fine settimana!
Andrea, Paolo, Matthias, Markus e Robert.
On Sun, 2020-03-15 at 22:49 +0100, Paolo Dongilli wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert.