Ciao Daniele,
grazie per le tue osservazioni. La richiesta della direzione di una nostra scuola comprende la verifica di tesine e ricerche assegnate agli alunni (principalmente in lingua italiana ma anche tedesca ed inglese). Verrà usato anche per gli Esami Cambridge.
Saluti, Paolo.
On Tue, Oct 8, 2019 at 6:05 PM Daniele Nicolodi daniele@grinta.net wrote:
On 06-10-2019 07:11, Marco Ciampa wrote:
On Sat, Oct 05, 2019 at 12:46:25PM +0200, Paolo Dongilli wrote:
Carissimi,
gli istituti superiori ci chiedono un software/servizio antiplagio che supporti anche (o meglio soprattutto) il formato ODF.
Scusa l'ignoranza, ma cos'è un software/servizio antiplagio?
Non so a cosa Paolo si riferisca esattamente, soprattutto nel contesto degli istituti superiori, e credo che chi ha chiesto uno strumento del genere da utilizzare a scuola non ha ben chiaro che cosa sta chiedendo.
Tuttavia, nel mondo delle riviste scientifiche sta diventando comune di controllare gli articoli sottomessi per similitudini (solitamente a livello di paragrafi) con il corpo della letteratura scientifica già pubblicata. Questo dovrebbe servire a controllare che gli articoli proposti per la pubblicazione siano effettivamente lavori originali e non siano stati copiati (plagiati) da altri. Tutte le maggiori riviste scientifiche fanno questo tipo di verifiche. Alcune università di stanno dotando di sistemi simili per controllare le tesi degli studenti.
Ovviamente, la parte difficile di questi controlli non è l'algoritmo che misura la similitudine tra due pezzi di testo, ma l'avere accesso a quanto più possibile della produzione scientifica in modo da poter controllare contro quante più fonti possibili. Per questo, non solo questi controlli sono fatti a livello di gruppo editoriale (una manciata di gruppi editoriali pubblica la stragrande maggioranze delle riviste scientifiche) ma gli editori si riuniscono in consorzi per avere questi controlli fatti su database che raccolgono gli articoli di tutti gli editori partecipanti. Un altra difficoltà è estendere questi controlli a testi in lingue differenti. Dai casi di plagio individuati alla vecchia maniera (qualcuno che si imbatte in un passaggio che suona troppo familiare) direi che le capacità di questo tipo di controlli tra lingue diverse sono ancora molto limitate. Un altra ovvia limitazione è che, in alcune discipline, citare testualmente le fonti è prassi consolidata, e difficilmente questi software sono in grado di riconoscere il contesto in cui un passaggio con alta similitudine ad un altro è stato ripetuto, quindi ci vuole comunque un intervento umano per analizzare tutti i casi individuati automaticamente. Infine, ci sono falsi positivi (per puro caso due autori hanno formulato lo stesso paragrafo in maniera molto simile) quindi c'è sempre un certo livello di discrezionalità in definire quello che costituisce plagio e quello che non lo è.
Tutto questo premesso, non credo che Paolo voglia qualcosa di questa portata, decisamente troppo oneroso (sia in termini computazionali che in termini di accesso alle fonti) per gli istituti superiori (dove è molto più probabile che qualcuno faccia copia-incolla da Wikipedia che da Nature).
Forse Paolo dovrebbe definire meglio quali sono i requisiti per il sistema che gli è stato chiesto di fornire. Credo che la capacità di processare file in formato ODF sia la parte triviale del problema.
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