ciao,
 che siano dati moolto sensibili lo prova questa notizia:

http://www.corriere.it/tecnologia/15_ottobre_30/ladri-bicicletteinvolontario-aiuto-app-strava-runtastic-498018fc-7f10-11e5-882e-dcc202b27802.shtml?refresh_ce-cp

ciao

Il giorno 21 febbraio 2017 12:11, daniele <daniele@gobbetti.name> ha scritto:
Ciao a tutti,

shameless plug: riapro l'argomento per far sapere agli interessati che sul numero attualmente in distribuzione di c't (2017-05) c'è un articolo che parla del progetto Gadgetbridge (link: http://heise.de/-3622131 purtroppo con paywall).

Volevo anche ringraziare con le persone che mi hanno scritto fuori lista per richiedermi informazioni, ma mi piacerebbe continuare il discorso in lista perchè secondo me il tema è importante (si tratta di dati *molto* personali) e mi piacerebbe tenere alta l'attenzione.

Ciao,
Daniele



On 2016-12-10 10:19, daniele wrote:
Ciao Lista,

mi permetto di risollevare un argomento che mi tocca direttamente e
che conferma ancora una volta che solo la presenza di un software free
ed open source consenta la tutela di noi tutti in quanto consumatori.

Forse non tutti sanno che nei giorni scorsi la Pebble Inc. è fallita,
ed alcuni brevetti ed IP sono stati rilevati da Fitbit. Pebble
produceva degli smartwatch i quali ovviamente diventano dei piccoli
soprammobili nel momento in cui l'applicazione che li supporta smette
di funzionare. Fitbit ha annunciato che "per un certo tempo" i servizi
continueranno a funzionare.

Per il momento l'applicazione ufficiale continua a funzionare, questa
però a sua volta è (come d'uso, purtroppo) legata a doppio filo ai
server dell'azienda: questo non soltanto per reperire dati "live" come
ad esempio meteo e/o notizie, ma anche per tenere traccia delle
applicazioni installate sullo smartwatch e delle sue impostazioni.

Io ho il piacere ed il privilegio di lavorare con altri sviluppatori
molto in gamba al progetto Gadgetbridge (
https://github.com/Freeyourgadget/Gadgetbridge - AGPL3 - per android )
che supporta - tra gli altri - proprio gli smartwatch della pebble.

Per questo se qualcuno della lista avesse uno smartwatch Pebble e lo
utilizzasse con un telefono Android, volentieri lo posso aiutare a
passare a Gadgetbridge. Allo stesso modo se ci fossero persone che
invece hanno altri sistemi operativi sul proprio dispositivo e
volessero un aiuto per supportare gli smartwatch pebble, volentieri
posso spiegare il codice di Gadgetbridge.

Se invece qualcuno avesse un altro smartwatch o fitness band e avesse
paura che lo stesso destino di Pebble Inc. potrebbe toccare
all'azienda che ha prodotto il dispositivo e volesse quindi
aggiungerlo a Gadgetbridge... volentieri possiamo parlare di come
procedere :-)

Insomma, a parte tutti i vantaggi di avere i propri dati per se e non
sui server di qualche azienda, studiare il protocollo di comunicazione
tra dispositivi ed implementarlo è una bella sfida di "reverse
engineering" che da tante soddisfazioni di per se, e in piú consente
di assicurarsi della longevità del proprio dispositivo indossabile.
Provateci :-)

Ciao!
Daniele

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http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list
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Roberto De Colle
GNU/Linux User
Bressanone