Ottima iniziativa, grazie.
Alla scuola prof. Mattei di Bressanone ci stiamo attrezzando con fuss moodle per i corsi online.
Aderirei volentieri all'offerta del BigBlueButton, sarebbe interessante da integrarne il plugin sul fuss moodle.
Abbiamo provato per le videoconferenze jitsi con 4 collegamenti contemporanei, sembrava tenere, dipende dai momenti. Grazie anche per le dritte sui software ciao
Il giorno lun 16 mar 2020 alle ore 00:47 Diego Maniacco < diego.maniacco@gmail.com> ha scritto:
Non so dove Paolo abbia ancora trovato l'eneriga per una spiegazione completa e esauriente di questo nuovo progetto che prende vita per e con i nostri figli o nipoti. Grazie Paolo!
Chi legge in lista e non sa bene come impiegare il tempo durante #iostoacasa deve solo farsi vivo qui. diego
Diego Maniacco, Bolzano (Italy) diego.maniacco@gmail.com
[image: Not f'd — you won't find me on Facebook] https://www.fsf.org/fb Not f'd — you won't find me on Facebook
On Sun, 15 Mar 2020 at 22:49, Paolo Dongilli paolo.dongilli@gmail.com wrote:
Cari amici,
scusate il ritardo di questa comunicazione, ma i ritmi degli ultimi 10 giorni per chi lavora per le scuole sono stati abbastanza concitati. La scorsa settimana le scuole hanno iniziato con la didattica da remoto e ciascuna è partita con strumenti suggeriti dalle singole intendenze scolastiche. Strumenti che a seconda della sensibilità di chi li ha proposti sono più o meno liberi. Pertanto i docenti hanno fatto pieno uso di piattaforme di e-learning (Moodle, Chamilo, ...), tool per preparare videolezioni (RecordMyDesktop, Kazam, OBS Studio, ..), tool di editing audio/video (Audacity, Kdenlive, Openshot , ...), portali per il caricamento di libri o tutorial (Wikibooks, Wikiversity, ...). I sistemi più critici tra quelli necessari per sostituire una lezione in presenza sono, senza ombra di dubbio, quelli di videoconferenza. La scorsa settimana i docenti hanno fatto uso di Jitsi (che purtroppo al mattino risultava intasato nella sua istanza meet.jit.si), Nextcloud Talk, BigBlueButton, e molto altro, persino piattaforme di web conferencing per gamers (!). Grazie all'impegno di un membro del board di The Document Foundation, Paolo Vecchi, CEO della ditta Omnis Systems in Lussemburgo, abbiamo potuto sperimentare e testare più da vicino BigBlueButton (https://bigbluebutton.org/) che è un sistema di videoconferenza ovviamente Free Software in grado di integrarsi con le principali piattaforme di e-learning oltre ad offrire le ben note funzionalità di tali sistemi: condivisione schermo, caricamento presentazioni, editing collaborativo, chat, registrazione videoconferenza, mute/unmute microfoni, promozione partecipanti a presentatori e quant'altro. La ricerca ed il test di sistemi di web conferencing libero è il pallino di un po' tutte le comunità open source. Ed un conto è installarli per qualche decina di utenti contemporanei, un conto è riuscire a mettere in piedi l'infrastruttura necessaria per permettere a centinaia di utenti di lavorare contemporaneamente in più stanze come ad oggi riescono a fare solo le grosse multinazionali, che ben conosciamo, e che hanno infrastrutture stratosferiche.
I giorni passano e le scuole cercano questi strumenti e tendono a rivolgersi ai big, spesso senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze legate alla profilazione degli utenti e all'apparente gratuità di alcuni strumenti che vengono invece pagati da docenti e alunni con i propri dati.
Questo venerdì il board del LUGBZ si è consultato per cercare di dimostrare che fare videoconferenza con software libero senza profilare gli utenti su server esotici è possible per le nostre scuole. Di qui l'iniziativa di fare un piccolo investimento iniziale (300 €) in questo periodo di emergenza e mettere a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta un numero massimo di 6 stanze ciascuna per un massimo di 60 stanze utilizzando BigBlueButton e come provider la ditta Omnis Systems che lavora da anni con software libero; Omnis mette a disposizione della comunità una pagina di applicativi web liberi https://opencloud.lu dove trovate anche l'istanza di test di BigBlueButton che la scorsa settimana diverse scuole del Nord Italia hanno potuto usare e testare a fondo. I membri del direttivo del LUGBZ hanno deciso di contribuire anche con propri mezzi a questa iniziativa per elevare il numero di stanze che verranno messe a disposizione sul server che nella giornata di oggi è in fase di configurazione per poter partire la prossima settimana. Nell'articolo comparso oggi sul quotidiano Alto Adige (grazie a Diego, Toni, Andrea e Maria Pia per l'aiuto!) e sul sito della nostra associazione (https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza/) si invitano enti pubblici e privati e chiunque voglia a contribuire allo scale-up dell'infrastruttura per fornire nuove stanze virtuali alle scuole nelle prossime settimane.
Abbiamo concordato che la condizione per accettare la richiesta da parte di una scuola è che la scuola stessa non disponga già di un sistema di videoconferenza acquistato con soldi pubblici. Qualora invece la scuola dichiari di non voler utilizzare sistemi che profilano i propri utenti (docenti e alunni) come avviene con i membri del gruppo GAFAM, avranno pieno accesso all'offerta.
Questa iniziativa è stata inserita, come proposta di solidarietà digitale, sull’apposito sito del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione e dell’Agenzia per l’Italia Digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it (in attesa di pubblicazione).
Nel contempo, chi lavora nelle scuole ci comunica che non poche famiglie non dispongono di un PC a casa. Di qui l'idea di partire con una seconda iniziativa di solidarietà dove il gruppo Digital Sustainability Südtirol-Alto Adige con il LUGBZ ha chiesto alle aziende del territorio di non gettare vecchi PC ancora funzionanti (spesso perché non aggiornabili a Windows 10). Stamattina alle 10:00 erano già arrivate due proposte di donazione di una ditta informatica locale ed uno studio privato per un totale di circa 10 PC e notebook funzionanti. Non riusciremo a muoverci subito per le restrizioni in atto, ma appena possibile ci verranno consegnati i PC e con il valido aiuto degli Sportelli e di chiunque voglia sostenere l'iniziativa installeremo le macchine che potranno essere ritirate dalle famiglie che ne facciano richiesta.
Per gestire la domanda e l'offerta di PC che perverrà al LUGBZ, sarebbe utile un applicativo web per velocizzare il lavoro. Cosa suggerireste? Chi potrebbe aiutare nel mettere in piedi qualcosa?
Un caro saluto a tutti voi. VI terremo aggiornati nel corso della prossima settimana.
Il direttivo, Andrea, Paolo, Matthias, Markus, Robert. _______________________________________________ http://lists.lugbz.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lugbz-list