Martin Senoner ha scritto:
Roberto mi meraviglia di leggere frasi del genere da parte di un (ex?) presidente di un lug, specialmente in questo caso dove non esiste nessuna raggione per lanciare certe polemiche (non parliamo di SAP o Autocad)
Ti sbagli, dovrebbe meravigliarti il contrario che una persona impegnata nel sw libero non sia abbastanza open da considerare il confronto con i sw che il resto del mondo comunque considera alternativo al sw libero. Se ignori il sw proprietario hai semplicemente meno possibilità e credibilità di proporre il sw libre. Qualcuno pensa il contrario, questione di coerenza, basta non farne una fede ed ecco che il problema della coerenza diventa MOLTO più sfumato e MOLTO più pragmatico l'approccio: si vincono le battaglie a portata di mano e si sposta il fronte in avanti invece di inneggiare alla grande vittoria finale.
Quello che invece mi stupisce (nemmeno più di tanto) è leggere posizioni del tutto idealistiche come questa:
ce chi usa il sw propietario e cerca di creare un alternativa libera. va bene. io nn faccio parte a questi. il mondo di la nn mi frega piu di tanto. io penso che la strada giusta e' creare il sw di cui ce la necessita. cioe, ce la necessita di un softphone? va bene lo si crea. ma mica si deve andare a vedere cosa fanno i altri x farlo.
Avete provato a scaricarvi i sorgenti di openwengo? Io si. Un mio collega anche. L'impressione è che quel codice è davvero difficile da gestire e anche l'uso è più complicato del necessario o della concorrenza prorpietaria. Ora se la concorrenza proprietaria ha sviluppato uno strumento tecnicamente migliore (cosa non vera in generale, ma sotto alcuni aspetti si) è ovvio che mi preoccupi di capire quali siano queste differenze. Purtroppo nel caso di openwengo ritengo che la difficoltà di contribuzione a quel codice sia troppo elevata in relazione al costo/beneficio che ne scaturisce.
In questo contesto tre sono le cose o si fa un "from scratch" o si fa un fork o si contribuisce. Ma tutte queste soluzioni di sviluppo sono estremamente pesanti in termini di ore/uomo, anche la terza purtroppo. Io non lavoro gratis, il che significa che se qualcuno mi paga per fare un softphone è quasi certo che lo sviluppi sotto GPL [1] partendo dall'esistente, cercando di non ripetere gli errori degli altri e cercando di metterci il meglio anche se l'ispirazione mi viene, in modo legittimo, da sw proprietari.
Il software libre è, per me, un cultura di condivisione, un sistema di fair trading e quindi anche un'attività di lobbing. Non è e non ho nessun intezione di sostenerlo come forma di condizionamento atta a produrre gratuitamente software. L'accettazione incodizionata di sw libre come buono a priori è culturalmente identica all'accettazione incondizionato che la copia illecita sia pirateria. Un modo estremamente limitato di percepire le *necessarie* [2] sfumature del mondo.
Il motivo per cui esistono due gruppi a genova, al di là di tanti altri aspetti folkloristici è che nel lugge la visione di Linus è prevalente rispetto a quella di RMS. Al di fuori della comunità italiana, e quindi all'estero, fatta eccezione ovviamente la FSF, la visione di Linus è quella più accettata. Pur sapendo che il numero non fa la ragione è utile interrogarsi sul motivo per cui questa posizione comunque è dominante nonostante non venga praticamente mai sbandierata: chi strilla anche se in pochi fa più casino ma il casino non fa prodotto.
Il motivo è semplice: il programmatore non è mai un programmatore universale che può fare tutto (e anche se lo fosse non potrebbe fare tutto contemporaneamente), quindi in alcuni specifici ambiti è produttore mentre nella maggior parte degli altri è utilizzatore. Linus ad esempio usava (usa ancora?) powerpoint eppure senza il suo contributo è difficile pensare di essere qui oggi.
Io come sviluppatore di sw libre sono utente di un certo numero di sw moltissimi dei quali liberi altri no. La loro scelta è fatta in base a precise scelte di ottimizzazione, una delle quali ad esempio è: inutile che perda tempo a utilizzare openwengo e/o a svilupparlo quando posso usare quel tempo per sviluppare busybox dove so che il mio contributo può essere più utile e mirato.
Per me che Openwengo sia open o close non cambia nulla perchè ad oggi non posso modificarlo per una serie di ragioni che non dipendono dalla mia volontà. Detto francamente ho usato e proposto StarOffice e KDE ben prima che diventassero software libre, non me ne vergogno minimamente e non ritengo di aver sbagliato perchè alla fine il tempo mi ha dato ragione. Skype/openwengo sono oggi kde/gnome dell'epoca e la storia si ripeterà. Ovvio si tratta di un'ipotesi ma avendo incontrato chi ha sviluppato skype è forse più fondata di quelli che ipotizzano il contrario. Il sole sorge alle 6:-- del mattino, bene, è inutile fare tanto chiasso perchè sorga... sorgerà comunque.
Si tratta di una posizione che molti trovano discutibile ma in genere sono quelli che di solito fanno un gran chiasso e poco di più. In buona sostanza in Italia il calcio come la GPL diventano una fede e come tale si porta avanti: salmodiando e attacando l'avversario. Ora chi ha alle spalle risultati concreti può anche farmi la morale, se ne ha tempo e voglia, ma gli altri rimane giusto la libertà di esprimersi ed indignarsi.
[1] GPL non è l'unica licenza libera o opensource. [2] Il nostro universo, per quanto noto, non ammette modelli che prevedano come accettabili solo funzioni 1/0 (a scalini) anzi detto francamente la MCQ ammette solo funzioni infinitamente derivabili e tutte le altre ci tocca normalizzarle (cioè barare) perciò la sfumatura non è un fatto contingente ma necessario.
Ciao,