Patrick Ohnewein ha scritto:
Io non uso l'acrobat reader perchè penso che non ci siano reader pdf liberi attraenti, proprio per colpa del freeware acrobat reader disponibile gratuitamente.
Bello. Non lo conoscevo, l'ho installato, disponibile sotto MDK2006. Non credo sia fondamentale ma sarebbe opportuno che avesse un plugin per browser infatti gli internet point che usano il browser è probabile che non desiderino permettere a quest'ultimo di aprire NESSUN applicativo.
Questo fatto toglie a molti la motivazione di implementare un reader libero. Per fortuna non a tutti e oggi sotto GNU/Linux c'è Evince!
Non credo che sia capitato per fortuna! ;-)
Windows NT era un sistema che funzionava bene o comunque a livelli più che accettabili per l'epoca. Eppure gnu e linux sono apparsi. Direi piuttosto che: *è difficile fare un buon software* quindi se ne esiste già uno che funziona (relativamente) molto bene gli utenti tendono ad usare quello. Ciò non ha impedito a xpdf, gv, ggv, kpdf e compagni di vedere la luce però gli ha impedito di soppiantare acrobat.
Chi sviluppa sw libre lo fa chiaramente per convinzione personale ma se poi non è altrettanto bravo/a rispetto alla controparte... qui però ci addentriamo in discorsi quali il plus/minus valore produttivo di una comunità cioè la somma dei contributi ha un valore maggiore (positivo o negativo) rispetto alla somma del valore dei singoli contributi. Una questione (mito o realtà) che è diatriba dalla pubblicazione di "the cathedral and the bazaar" di Raymond.
Di certo si può dire che la probabilità che la divina commedia venga scritta è maggiore per un uomo solo piuttosto che per un branco, per quanto vasto, di scimmie. Questo dovrebbe farci pensare che sia più importante convertire al sw libre i programmatori e quelli bravi in special modo piuttosto che gli utenti finali. Poi però per questioni di lobbing (soprattuto per questioni di prudenza verso legislazioni potenzialmente scellerate) è opportuno ampliare il bacino di utenza. Ma i due obiettivi, pur essendo entrambi strategici sono funzionali a due diverse esigenze: eccellenza tecnica e difesa politco/legislativa.
Un discorso del genere spesso è fortemente criticato perchè troppo soffice sul piano della filosofia, però...
Affrontare un manager di una swhouse con un posizione nettamente sbilanciata ed emotiva a favore del sw libre spesso comporta solo la totale chiusura del canale di comunicazione quando invece una posizione più elastica e logicamente basata su fatti verficabili permette a costui di prendere in considerazione quello che per lui è un ulteriore possibilità di fare business o di convertire il suo business in una direzione nella quale può trovare più interesse economico o strateggico: sacrifico il valore commerciale di un prodotto sw per aumentare il valore aggiunto di un servizio.
Alcuni manager sono molto più confidenti di poter gestire in modo proffittevole una rete di vendita/offerta di servizi di quanto non lo siano nel gestire un gruppo di sviluppo specie se composto da tecnici altamente qualificati. Fidelizzare il cliente mediante un contratto di fornitura di servizio è molto più facile che strozzinarlo con un sistema di pedaggio a licenza per singola postazione.
Ecco che questa è una porta socchiusa per la transizione verso il sw libre, richiede però tempo e pazienza. Cercare di spalancarla a calci non è ne etico e neppure produttivo.
La maggiore diffusione di sw libre crea però maggior offerta di programmatori bravi, quindi comincia a diventare più conveniente sviluppare e vendere un sw che un servizio... però guarda caso quei sviluppatori saranno più propensi ad usare tencologie libere quindi a fare programmi potenzialmente multi piattaforma. Il programma eccellente genera velocemente un indotto e la quota [1] servizi in percentuale diventa preponderante rispetto alla produzione e mantenimento del software... e si ricomincia il giro.
Ogni volta però che si comincia il giro il baricentro del sistema si è avvicinato ad un mercato interamente composto di software libero... in fondo a pensarci bene che ci importa che per 12-24 mesi il sw resti proprietario se poi viene liberato? Lo scopo della GPL non è focalizzato nell'immediato ma sul medio-lungo periodo e IMHO è in questo ciclico equilibrio mercato-libertà che si può definitivamente sperare di chiudere la partita contro il monopolio del sw e dei brevetti. In buona sostanza facendo in modo di ridurre ai mimini termini le prerogative di esclusiva senza però necessariamente eliminarle. Novell ad esempio sta sviluppando a porte chiude sw che comunque intende rilasciare sotto GPL, magari non immediatamente.
Se i leoni mangiano tutte le gazzelle gli rimane l'erba ammesso che riescano a digerirla e se i leoni si estinguessero probabilmente le gazzelle finirebbero per cresce a tal punto da mangiare tutta l'erba così velocemente da estinguersi. La natura ha i cicli e i suoi equilibri. Non è affatto strano che tali fenomeni di equilibrio ciclico si manifestino anche nel mercato e nella cultura degli esseri umani (cfr.: termodinamica dei sistemi complessi).
Si sente nell'aria che oggi è venerdì! :-)
[1] intesa come differenziale in-out dei flussi di cassa di quella categoria di prodotti, ad empio: ricavi vendita sw / ricavi servizi
Ciao,