Maurizio, grazie della rapida risposta!

OT: scrivendo sulle ML di Bolzano e di Trento mi confondo sempre piu' spesso se il nuovo messaggio vada in alto o in fondo. Lo metto qui sperando di non combinare guai.

La questione e' stata sollevata grazie al fatto che la Provincia di Bolzano ha un notevole grado di autonomia anche in questioni energetiche e che la Giunta prende molto sul serio le interrogazioni. In altre Regioni non ci sarebbe reazione e lo stesso Parlamento a un'interrogazione simile sarebbe distratto. Al massimo venti deputati presenti e un sottosegretario che legge banalita'.

Il nocciolo della questione e' qui https://www.e-distribuzione.it/open-meter/chain-2.html

In chiaro: Abbiamo i nuovi contatori elettronici. Siccome quasi nessuno lo tiene in casa in un posto accessibile, sono quasi sempre in cantina, per leggere i dati di consumo e-distribuzione ha sviluppato un'interfaccia chiamata "Chain-2". E' simile a un caricabatteria per il cellulare, si infila in una presa qualsiasi, comunica con il contatore tramite onde convogliate e si collega alla rete WiFi di casa. 

Tutti noi Linux penseremmo, allora tramite WiFi ci basta digitare 192.168.xx.yy, inviare una query ad es. HTML e ricevere in risposta una stringa con i dati di consumo attualizzati, gli stessi che si leggono sul contatore premendo il tastino.

Non funziona cosi'.

I dati sono criptati, sono inviati via WiFi/Internet a un "Asset Provider" che li salva su cloud. All'utente sono disponibili solo collegandosi via smartphone al cloud dal quale si riceve un istogramma o una torta colorata. Per questo l'Asset Provider va pagato, ovvio.

Un banalissimo script locale del tipo "se supero i 2 kW stacco il condizionatore" non e' possibile.

Pero' e-distribuzione chama il contatore "Open meter".

Noi normali umani non abbiamo la minima chance di farci sentire da e-distribuzione, Ma Alperia ha qualche possibilita' in piu'. Come l'avrebbe Dolomiti Energia. Alperia dovra' chiedere a e-distribuzione e alla fine mettere in chiaro se i dati sono open di fatto oltre che di nome. Oppure se vogliono solo vendere istogrammi e torte colorate sullo smartphone e nulla piu'.


Gianguido



On Tue, 2022-09-13 at 09:16 +0200, Maurizio Napolitano wrote:
Ciao Gianguido
grazie di questa condivisione.
I dati dell'energia sono quelli fra i più "sexy" che vengono richiesti
da sempre come opendata.
Purtroppo si portano dietro tutta una serie di vincoli, legati in
particolar modo agli asset aziendali, per cui il rilascio trova sempre
tantissimi ostacoli.
Alcune pubbliche amministrazioni rilasciano i dati dei consumi
elettrici delle loro strutture o dei quartieri delle città.
Basta che vai su dati.gov.it e cerchi "Consumi energetici"
https://dati.gov.it/view-dataset?Cerca=consumi+energetici
Trovare il dato tutto insieme è abbastanza un'impresa.
Siamo davanti alla solita questione delle partecipate della pubblica
amministrazione che riescono sempre a muoversi in una zona grigia nel
rilascio dei dati (per farti un esempio il dataset con i confini
geografici dei codici di avviamento postale non sono opendata).
Questa iniziativa del movimento TeamK mi sembra un ottimo spunto per
cominciare a sollecitare la richiesta.
Sarà necessario però anche spingere per individuare una modalità con
cui rilasciare i dati sapendo che potranno uscire ad un livello di
aggregazione molto alto o rappresentando solo una parte di un insieme.
Non è detto che tutti si rivolgono allo stesso fornitore di energia.
Inoltre il conteggio dei consumi, dal poco che avevo visto a suo
tempo, mi sembra sia a sua volta gestito da terzi.
In conclusione:
serve un'attenta operazione per individuare l'intera filiera e capire
cosa e come aprire.

Consiglierei di scrivere anche sulla mailing list di spaghetti opendata.
Eventualmente scrivo io.
Nel frattempo ho fatto un tweet sapendo che ci saranno sicuramente
altri attivisti pronti a cogliere la questione.

Grazie ancora














On Tue, Sep 13, 2022 at 8:12 AM Gianguido Piani
<dmarc-noreply@freelists.org> wrote:
Buongiorno!

nell'attuale crisi energetica si stanno moltiplicando finte soluzioni e pannicelli caldi. Quelle vere, tipo rivedere le regole sul mercato dell'energia, tutte decise dalla UE, continuano a venire rimandate. Parlano invece di un tetto ai prezzi che dovrebbe coinvolgere anche i venditori - sempre che questi siano d'accordo.

Un'importante potenziale fonte di guadagno per le grandi societa' sono i dati di dettaglio dei consumi. Dovrebbero essere open, nella pratica sono mantenuti closed. A questo proposito segnalo questa interrogazione alla Giunta provinciale di Bolzano (consumi elettrici e open data)

http://www2.landtag-bz.org/documenti_pdf/idap_661775.pdf

Restiamo in attesa degli sviluppi.


cari saluti,
Gianguido




-- 
Maurizio "Napo" Napolitano
http://de.straba.us