Ciao
Permettetemi in questa lunga discussione di sottolineare alcune cose che sono state dette e che non si dovrebbero perdere.
Ho apprezzato molto quanto detto da Patrick, perché definire il target della comunicazione è fondamentale per costruire una comunità. In effetti il livello della discussione in lista è sempre interessante sopratutto per uno come me che ha lavorato per dieci anni al progetto Fuss applicato alla didattica, ma non è un informatico. Leggere gli interventi mi ha fatto imparare molte cose e mi ha aiutato a comprendere e a risolvere molti problemi. Ritengo quindi che per la sua funzione sia giusto che questa lista debba essere l’organo ufficiale del LugBz a cui TUTTI fare riferimento. Dall’altra parte è però sorta l’esigenza di avere una comunicazione (telegramm o altro ?) più snella, informale, se volete anche più banale, dovuta alla necessità di agire e coordinarsi per portare a termine le azioni intraprese.
Ho apprezzato l’intervento di Chris perchè credo abbia ragione su un fatto che cerco di sintetizzare in una affermazione se ho ben interpretato il suo pensiero: TUTTI i soci devono sapere in tempo reale quali iniziative il LugBz sostiene e quindi poter aderire o dissentire.
Ho apprezzato l’ e-mail di Paolo che ha risposto a questa esigenza riassumendo tutte le varie iniziative in essere (che io approvo e a cui partecipo), ma forse è mancata la condivisone con TUTTI i soci.
TUTTI siamo impegnati, ognuno con le sue competenze, a sostenere il software libero e l’open source, andiamo tutti nella stessa direzione, utilizziamo forse strade diverse, ma l’obiettivo è lo stesso, non mi sembra il caso di dividere le nostre esigue forze.
Per questo vorrei sostenere l’idea di costruire, a fianco della mailing-list, un canale (tecnologia da definire) dove far scorrere un informazione più diretta, a cui tutti i soci sono iscritti, ma anche aperto ad altre persone che contribuiscono alle iniziative in cui il lugBz è coinvolto. Poi ognuno di noi deciderà se seguire il flusso delle informazioni o no, ma almeno sarà al corrente di tutto quello che si agita in rete.
Le discussioni importanti relative all’associazione e ai problemi tecnici di rilevanza generale andranno quindi e comunque sempre affrontati sulla mailing-list.
Dico questo perché attualmente le iniziative del LugBz e quelle in condivisione con altre associazioni si distribuiscono su ben 8 canali telegramm, ma le persone che partecipano sono per lo più sempre le stesse e molti sono soci del LugBZ. Il fattore entropico e qui, come chimico parlo con cognizione di causa, è troppo elevato; quando la comunicazione è troppa si fa fatica a seguire tutte le informazioni, si rischia di perdere importanti passaggi oltre a leggere informazioni ripetute da un canale all’altro e soprattutto c’è il rischio di sentirsi esclusi anche se nessuno di noi agisce con questa intenzione.
Grazie a TUTTI voi.
Ezio Monastero
ps Non so se Fuss andrà avanti, ma sono sicuro che la chiusura sarà una sconfitta di TUTTI. Linux sopravviverà, ma rimarrà una nicchia di pensiero. Qualche domanda ce la dobbiamo porre.
Possiamo applicare un po` di common sense e andare per grado
e mettere via le pitch fork un momento?
Re: open letter panic
Per quanto riguarda le varie lettere aperte, mi sembra che Anton et. al.
avevano gia` fatto la mega raccolta di firme legate alla decisioni di terminare
FUSS, no?
https://www.openpetition.eu/it/petition/online/il-progetto-didattico-fuss-d…
Avevo firmato anch'io.
Ora questa nuova lettere che Karl ha postato a me e` sembrato di capire
che semplicemente era un iniziativa privata di Hugo?
O no?
Anch'io io penso che il LUGBZ non dovrebbe supportare una
nuova lettera che e` essenzialmente un subset (formulato in modo
piu` privato), della mega petizione. Questo non vuole dire
ovviamente che Hugo non possa mandarla (esistono anche
le lettere firmate ai giornali).
Re: azioni politiche
Mi sa che ha ragione Giulio, ormai il treno "FUSS come Leitplattform"
e` partito. Non e` che alla settima lettera aperta del tenore "MS sucks",
Vettorato fa un face-palm e` dici, "ma si`, hanno ragione, cambio idea,
lasciamo tutto su FUSS".
Il resto sono azioni politiche e, caro DigSust, siete liberissimi di farne,
ma lasciate per cortesia fuori il LUGBZ che per statuto e` apolitico!
In consolazione agli insegnanti legati a FUSS.... Notare anche l'autonomia
della scuola: FUSS sopravivera` nelle scuole cosi` come Linux e` sempre
sopravissuto nelle scuole LANG=de anche se non d'ufficio a livello
dell'intendenza.
Bye,
Chris.
Hallo LUGBZ Freunde,
möchte mich bei der LUGBZ und vor allem bei Anton Auer gratulieren.
LUGBZ vertreten durch Anton ist heute Südtiroler des Tages:
http://www.suedtirol1.it/beitrag/suedtiroler-des-tages-linux-user-group-boz…
Südtiroler des Tages: Linux User Group Bozen und die Gruppe Digitale
Nachhaltigkeit Südtirol
17.03.2020
*Name: Anton Auer**
Beruf: Rentner**
Alter: 74*
Die Bildung soll in diesen Zeiten für alle Schüler natürlich nicht
ausbleiben. Deshalb sammeln die Linux User Group Bozen (LUGBZ) und die
Gruppe Digitale Nachhaltigkeit Südtirol alte PCs und Laptops für arme
Familien. Sie reparieren sie und stellen sie den Kindern zur Verfügung.
Dafür küren wir die beiden Gruppen zu unseren Südtirolern des Tages.
Wenn auch Sie einen alten Laptop oder Computer zu Hause haben, dann
einfach melden unter info(a)lugbz.org. <mailto:info@lugbz.org>
Gerade im Radio gehört!!!
Patrick
Hallo an alle,
das Cloud-Konzept bringt nicht nur Vorteile, es erhöht leider auch das
Risiko für Machtlosigkeit!
"There is NO CLOUD, just other people's [or companies] computers", wie
das die FSFE formuliert.
Dies wurde durch den aktuellen Einschränkungen deutlich, welche
Microsoft deren Kunden auferlegt hat:
https://www.golem.de/news/teams-microsoft-beschraenkt-office-365-fuer-mehr-…
Microsoft hat diese Einschränkungen wohl aus Ressourcenmangel einführen
müssen. Deren Kunden haben jedoch keine Möglichkeit eine Alternative zu
nutzen, sobald deren Daten einmal massiv in Office365 liegen. Dann sind
die Kunden einfach Machtlos.
Es ist ein gutes Beispiel vom Risiko der Cloud-Dienste, wenn diese nicht
auf Freie Software aufbauen. Bei Freier Software, wie Beispielsweise
NextCloud, können die Kunden immer entscheiden, selbst einen eigenen
Server zu kaufen/anzumieten und die Daten wieder aus der Cloud heraus zu
holen, und alle Funktionen der Softwarelösung zu nutzen. Nur Freie
Software bietet dem Benutzer eine nachhaltige Exit-Strategie und belebt
die Konkurrenz im Cloud-Business!
Liebe Grüße
Patrick
Ist mir zufällig untergekommen, eine Emailaussendung an alle Eltern:
---------- Forwarded message ---------
Von: C.S.(a)schule.suedtirol.it>
Date: Fr., 20. März 2020 um 16:54 Uhr
Subject: Gratis-Version Office 365
To:
Sehr geehrte Eltern,
die Schüler der 5. Klasse Grundschule und jene der Mittelschule haben
die Möglichkeit, kostenlos eine Lizenz des Produkts Office 365 (Word,
Excel, PowerPoint, Teams …) der Firma Microsoft zu erhalten, das nun im
Rahmen des Fernunterrichts sehr nützlich sein kann. Sollten Sie daran
Interesse haben, melden Sie sich bitte per E-Mail im Sekretariat der
Schule (ssp.nonsberg(a)schule.suedtirol.it). Bitte teilen Sie in der Mail
Ihren Namen, den Namen Ihres Kindes sowie eine Handynummer mit (diese
ist für eine evtl. Wiederherstellung des Passwortes nötig).
Der Schulsekretär wird Ihre Daten dann an die Bildungsdirektion
weiterleiten und Ihnen nach einigen Tagen mitteilen, wie weiter
vorzugehen ist. Auch ist er freundlicherweise dazu bereit, Sie
gegebenenfalls bei der Installation des Produkts, die Sie selbst zuhause
durchführen können, zu unterstützen (falls es Schwierigkeiten gibt und
soweit dies telefonisch möglich ist).
Bitte melden Sie sich auch im Sekretariat, falls Sie das Produkt für
Ihren Sohn/ Ihre Tochter bereits vor einiger Zeit über die Schule
angefordert, es aber bis jetzt nicht installiert haben und nicht mehr
wissen, wie vorzugehen ist.
Dir. C.S.
Ciao Giulio,
per info openvidu è un fork di kurento, che è alla base di apache
openmeetings.
Ciao,
Daniele
--
Il giorno mer 18 mar 2020 alle 11:09, Giulio Roman <giulio(a)roman.bz.it>
ha scritto:
> Segnalo anche openvidu.io
Ciao Lista,
come forse saprete, la Provincia Autonoma di Bolzano ha incominciato, su indicazione del Governo, delle procedure per garantire lo smart working ai propri dipendenti.
Ho casualmente avuto modo di visionare molto brevemente una recentissima circolare alla quale era allegato anche un form che il dipendente deve compilare - facendolo sottoscrivere anche dal proprio supervisore, per richiedere l'attivazione della procedura.
Tra i campi compilabili appariva:
> Il sottoscritto dichiara di mettere a disposizione per la prestazione lavorativa da remoto la seguente strumentazione:
>
> [ ] PC (indicare sistema operativo: Windows [ ], MacOS [ ])
> [ ] Smartphone (collegamento RDP non possibile)
> [ ] Tablet (collegamento RDP non possibile)
> [ ] Altro (indicare _______________)
La cosa ambigua e' il fatto che manchi Linux tra i sistemi operativi supportati in concomitanza alla casella Altro.
Per smartphone e tablet e' indicato "collegamento RDP non possibile" (cosa peraltro non del tutto vera according to Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Remote_Desktop_Protocol). La cosa mi fa pensare che scelgano di usare RDP per permettere ai dipendenti di collegarsi da remoto. Come forse ben saprete, Linux supporta perfettamente RDP. Ho personalmente lavorato per anni su laptop Linux collegandomi via RDP a Windows.
Credete che si tratti di una semplice dimenticanza? Cosa pensate che si dovrebbe fare per sollevare il problema **in modo propositivo** e non polemico? Credete che si potrebbe offrire assistenza alla Provincia nella configurazione dei pc dei dipendenti che usano Linux, nonostante il vigente coprifuoco? (assistenza da remoto via ssh basterebbe)
Saluti
Giulio
Cari amici del LugBZ,
il 2019 è stato (purtroppo o per fortuna) un anno molto concitato, per
me soprattutto. Mi ha dato modo tuttavia di esplorare ancora un po’ le
varie sfaccettature dell’open source. Il LugBZ ha trasmesso i suoi primi
eventi in streaming e, anche se la piattaforma è sicuramente da
sostituire, penso sia un enorme valore aggiunto per i workshop che
organizziamo e che sia un’abitudine da mantenere ed estendere. I nostri
interventi, in collaborazione col gruppo di sostenibilità digitale,
contro la decisione di chiudere il progetto FUSS hanno avuto una buona
risonanza a livello locale e sono molto felice di aver potuto
collaborare, partecipando al gruppo della petizione e agli incontri con
i politici.
Tutti questi sono stati momenti molto belli, a volte adrenalinici, ma la
cosa che mi ha più gratificato è stato l’SFSaward: un riconoscimento
inaspettato ed un faro all’interno del mio percorso che penso (e spero)
indichi che sono e devo continuare su questa buona strada. È per questo
motivo che ho deciso di candidarmi al Board del LugBZ. Col concludersi
del mio percorso scolastico avrò finalmente più tempo da dedicare
all’open source e ho intenzione di metterlo bene a frutto.
A presto
Marco