Vi confermo che questa sera l'incontro di svolgerà alle ore 20 cirsa
presso la Forst di Lagundo.
Uno dei temi da discutere è OpenData proposto da Roberto Palmarin e
Maurizio Napolitano.
Ci vediamo sta sera!
Patrick
Cari colleghi,
come forse sapete, la roadmap della direttiva INSPIRE obbliga anche la Provincia
Autonoma di Bolzano a mettere in funzione i servizi di scaricamento (download) e
di trasformazione entro la fine del 2012.
Rimane sottinteso che il servizio di download dei geodati debba essere
accompagnato da una licenza e da un meccanismo che comunica la licenza in
funzione del dato e del gruppo di utenti (GeoDRM).
Vi informo che stiamo lavorando nello sviluppo dei due servizi e che stiamo
valutando un prodotto per la comunicazione della licenza.
A proposito del contenuto della licenza, vi posso dire che presso la nostra
amministrazione che un certo orientamento verso il modello CC0 per la maggior
parte dei geodati prodotti dalla provincia.
Tuttavia non sarà possibile adottare questo modello su tutti i dati della
provincia. Questo vale per esempio per alcune versioni di ortofoto e per i dati
del catasto geometrico. Per dati di wuesto tipo ci vorrà appunto un modello
consono alle policy di cessione ed un meccanismo che sa comunicare la licenza in
maniera distinta.
Ciao e buon lavoro.
Ivo Planötscher
Responsabile del programma INSPIRE della PAB
Mi viene in mente anche un'altra cosa che può essere di rilievo.
La
possibilità di firmare digitalmente un documento ODT in modo conforme a
quanto stabilito da DigiPA, utilizzando l'estensione oxsit sviluppata
dal Comune di Trento e altri.
Ciao!
--
MC
> Anzi, avete qualche suggerimento per una definizione di formato
aperto
> che non dia spazio a OOXML ?
Secondo me, dal momento che è
l'opposto di un formato proprietario, andrebbe specificato in aggiunta
che il formato aperto non può essere protetto da un brevetto e non si
può imporre il versamento di royalty a chi ne fa uso.
Questa era una
delle note che Marco Ciurcina aveva fatto in occasione del Document
Freedom Day, che avevamo organizzato con il TIS al CTS nel lontano 26
marzo 2008...
Ciao,
--
MC
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Il 29/08/2012 16:15, Paolo Dongilli ha scritto:
Avrei bisogno del vostro aiuto congiunto :-)
Sto cercando un documento o più documenti che dimostrino con un numero
sufficiente di *argomentazioni valide ed inconfutabili* che nella
scelta tra i due formati ODF e MS-OOXML per la memorizzazione di
documentazione d'ufficio in una qualsiasi istituzione pubblica, sia
evidente che la scelta debba ricadere sullo standard ISO ODF anziché
sullo "standard ISO" MS-OOXML.
Come PLIO eravamo nel board che ha portato all'astensione dell'Italia
sulla procedura di fast-track. Se può servire, questa è la sintesi dei commenti esposti in
quell'occasione:
1. La possibilità di includere parti di documenti in formato
proprietario – RTF e MHTML, o i formati chiusi delle precedenti versioni
di Microsoft Office – fa si che la sola Microsoft sarà in grado di
utilizzare lo standard mentre tutti gli altri saranno limitati a usare
un sottoinsieme dello stesso.
2. L'assenza di opzioni di interoperabilità con gli standard ISO
esistenti e già in uso, come il formato ODF – standard ISO/IEC 23600 –
nei confronti del quale non ci sono rimandi, nonostante l'ambito
applicativo sia lo stesso (i documenti da ufficio) e il processo di
standardizzazione sia terminato da più di un anno, ma siano addirittura
presenti più soluzioni incompatibili.
3. La possibilità di includere parti binarie non specificate, che apre
le porte a una estensione del formato e consente a chiunque di
aggiungere delle caratteristiche estranee al formato stesso,
trasformandolo da formato aperto a formato chiuso e proprietario (una
caratteristica che va contro il concetto di standard aperto).
4. La presenza di una sola implementazione completa sul mercato, che è
costituita da un software proprietario – Microsoft Office 2007 – che
difficilmente potrà essere preso a riferimento da chi intende adottare
il formato.
5. La mancanza di chiarezza sulla proprietà intellettuale del formato,
in quanto la licenza attribuisce la proprietà a Microsoft e tutela le
terze parti che adottano il formato stesso con una generica "promessa a
non perseguire" (anche questo va contro il concetto di standard
aperto).
6. Il mancato rispetto di alcune direttive del comitato JTC1, che ha il
compito di esaminare e approvare il formato, come quella che richiede la
disponibilità di un periodo di tempo sufficiente per un'analisi
approfondita delle specifiche e la verifica della loro stabilità
(soprattutto se il volume delle specifiche è di circa 6.000 pagine di
testo).
7. La presenza di numerose contraddizioni all'interno del testo e delle
definizioni, che in alcuni casi prendono a riferimento standard
obsoleti, come – ad esempio – nel caso dei codici linguistici (che usano
un sottoinsieme dello standard ISO 639 che esclude – di fatto – il
supporto di molte lingue).
Cerco il documento di dettaglio e te lo giro in privato.
Chiaramente, se c'è un atteggiamento ideologico contro OpenOffice.org, anche le migliori argomentazioni tecniche sono destinate a non essere considerate. Secondo me bisognerebbe puntare - ancora una volta - sulla possibilità di re-investire il denaro delle licenze, di non incorrere in citazioni in tribunale da parte di Assoli ;-) e dell'aumento della produttività individuale dei dipendenti che utilizzano OpenOffice.org come largamente dimostrato.
Intanto, ti consiglio la lettura di questo blog, che è molto di parte e personalmente mi piace:
http://www.noooxml.org/
Ciao,
--
MC
> Chiaramente, se c'è un atteggiamento ideologico contro OpenOffice.org, anche le migliori argomentazioni tecniche sono destinate a non essere considerate.
> Secondo me bisognerebbe puntare - ancora una volta - sulla possibilità di re-investire il denaro delle licenze, di non incorrere in citazioni in tribunale da parte di Assoli ;-)
> e dell'aumento della produttività individuale dei dipendenti che utilizzano OpenOffice.org come largamente dimostrato.
... e mi stavo dimenticando dell'aggiornamento dell'art. 68 del CAD, che, chissà quando, dovranno pur iniziare a tenere in considerazione!!! ;-)
Ciao,
--
MC
Buongiorno a tutti!
Avrei bisogno del vostro aiuto congiunto :-)
Sto cercando un documento o più documenti che dimostrino con un numero
sufficiente di *argomentazioni valide ed inconfutabili* che nella
scelta tra i due formati ODF e MS-OOXML per la memorizzazione di
documentazione d'ufficio in una qualsiasi istituzione pubblica, sia
evidente che la scelta debba ricadere sullo standard ISO ODF anziché
sullo "standard ISO" MS-OOXML.
Vi ringrazio in anticipo per i link o i suggerimenti che riuscite a
fornirmi.
Un caro saluto,
Paolo.
Ciao lista,
se questa sera qualcuno ha bisogno di un passaggio da Bolzano per la Forst,
me lo faccia sapere! (Io partirò intorno alle 19:30/19:40 o forse poco dopo).
Ciao,
Daniele
--